Osservatorio Mef: le nuove partite iva aperte riguardano soprattutto persone fisiche, in particolare giovani uomini under 35. Geograficamente guida la ripresa il Nord, con Veneto e Friuli in testa
rna ad aumentare il numero di liberi professionisti e imprenditori. Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio sulle partite iva del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), infatti, nel secondo trimestre del 2021 sono state aperte 147.153 nuove partite iva, corrispondenti al 54,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Il calo dello scorso anno era chiaramente dovuto alle forti restrizioni connesse all’emergenza sanitaria per covid-19, ma il 2021 segna un ritorno di fiducia.
Relativamente alle persone fisiche, il nuovo imprenditore “tipo” è uomo (la ripartizione di genere mostra una prevalenza della quota maschile, pari al 62,3%) giovane (il 47,5% dei soggetti sono under 35) e nato in Italia (anche se 17,7% delle aperture è operato da un soggetto nato all’estero).
Nel periodo in esame 61.153 soggetti hanno aderito al regime forfetario, pari al 41,6% del totale delle nuove aperture, con un aumento del 36,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La distribuzione per natura giuridica, secondo i dati ministeriali, mostra inoltre che il 65,6% delle nuove aperture di partita Iva è stato operato da persone fisiche, il 21,1% da società di capitali, il 3% da società di persone. La quota dei “non residenti” (essenzialmente società di commercio on-line) e quella delle “altre forme giuridiche”, rappresentano oltre il 10% del totale delle nuove aperture. Rispetto al secondo trimestre del 2020, l’aumento di avviamenti è generalizzato, raggiungendo il 400% per i non residenti, mentre si assesta al 35% per le persone fisiche.
Riguardo alla ripartizione territoriale, il 47,4% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 20,3% al Centro e il 31,6% al Sud e Isole. Il confronto con lo stesso periodo dell’anno scorso mostra le crescite maggiori in Friuli-Venezia Giulia e Veneto, entrambe oltre il 110%, quella più contenuta in Molise (+18,9%).
In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio registra sempre il maggior numero di avviamenti di partite Iva con il 24,8% del totale, seguito dalle attività professionali con il 16,2% e dall’agricoltura (11%). Rispetto al secondo trimestre del 2020, tra i settori principali i maggiori aumenti si notano nelle attività di intrattenimento (+103%), nel commercio (+98,8%) e nelle attività immobiliari (+90,4%).