Divario digitale, Coding Girls contro il gender gap

Coding Girls
(foto Fondazione Mondo Digitale)

L’iniziativa di Fondazione Mondo Digitale vuole avvicinare le giovani donne alle materie scientifiche e digitali

Sostenere la parità di genere nelle discipline e nelle professioni Stem (dall’inglese science, technology, engineering and mathematics), e sensibilizzare le giovani donne sull’importanza del loro contributo per la crescita economica e sostenibile del paese.

Sono alcune tra le sfide dell’ottava edizione del programma Coding Girls, lanciato nel 2004 dalla Fondazione Mondo Digitale e Missione Diplomatica USA in Italia in collaborazione con Microsoft. Il programma vanta oggi 32 partner accademici e raggiungerà, nell’anno scolastico in corso, 15.000 studentesse di 24 città su tutto il territorio nazionale.

L’allarme: il divario di genere è anche nella formazione digitale

In Europa, solo un terzo dei laureati Stem e appena il 19% degli specialisti digitali sono donne. In Italia i numeri scendono ulteriormente: le specialiste in tecnologie digitali si fermano al 16% del totale. Dati peggiori dei nostri, nel panorama europeo, si trovano solo in Romania, Bulgaria, Polonia e Ungheria (dati rapporto Desi 2021).

In questo contesto, che nel tempo ha visto miglioramenti lenti e molto graduali, si innesta l’iniziativa Coding Girls, nata nel 2004 per sostenere la parità di genere nelle discipline e nelle professioni Stem e contribuire a raggiungere gli obiettivi del decennio digitale europeo (20 milioni di specialisti nell’ICT e convergenza di genere).

Grazie alla capacità di fare rete tra pubblico e privato e di animare un movimento “dal basso”, il programma Coding Girls è anche un’iniziativa sistemica capace di attrarre investimenti sul territorio, di innescare efficaci processi di cambiamento e di supportare le azioni della Coalizione di Repubblica Digitale.

L’impatto del progetto: aumenta la consapevolezza del gender gap

Dal programma nazionale sono nate originali declinazioni e tematiche: grazie alla collaborazione con Eni e il progetto COde&FraME for Self Empowerment le Coding Girls si sono appassionate ai temi della sostenibilità e dell’ambiente, scoprendo le infinite possibilità di sviluppo aperte dalla ricerca e dalla cultura scientifica.

Nel Sud è nata una preziosa alleanza con l’Ambasciata dei Paesi Bassi a Napoli. A Torino un’originale sperimentazione triennale, condotta con Fondazione Compagnia di San Paolo su 600 studentesse di 10 scuole, valuta l’impatto del programma su competenze e scelte future.

Dall’analisi effettuata sul secondo anno di attività è emerso l’impatto positivo sulle capacità di programmazione di ragazze e ragazzi (dal 6% al 19%), con l’abilità auto percepita confermata dalle risposte corrette a quesiti più tecnici.

 Coding Girls sta influendo anche sulle scelte universitarie, rendendo ragazze e ragazzi più consapevoli della questione di genere. Da un primo test, infatti, emergeva che il 46% dei ragazzi era d’accordo con l’affermazione “Gli uomini sono in media più portati per le materie STEM”, a fronte di un 28% tra le ragazze.

 A fine percorso, il livello di consapevolezza dei ragazzi aveva raggiunto quello delle ragazze.

 

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