Staccare la spina da smartphone e device, per tre giorni di yoga in totale relax. I weekend digital detox di Smart Break
L’uso inappropriato di smartphone e altri device elettronici ha effetti molto pesanti su creatività e concentrazione, ma soprattutto fa davvero male alla nostra salute.
Essere continuamente interrotti nelle nostre attività da input incessanti, piuttosto che dalla molteplicità di cose da fare quando ci troviamo davanti al computer, fa sì che ci alleniamo a essere perennemente distratti.
Quindi, oltre a mettere a rischio la performance nel lavoro, mette a repentaglio la nostra salute mentale, stressando oltremodo corpo e psiche.
Parte da queste considerazioni il progetto di Monica Bormetti, psicologa del lavoro e co-founder di Smart Break, che racchiude una serie di attività di consulenza e formazione dedicate al digital detox.
Parte dalle scuole, per arrivare ai luoghi di lavoro più diversi, e cambiare, passo dopo passo, le cattive abitudini legate all’uso di smartphone e social network.
Trasformare le abitudini nocive consolidate è possibile, attraverso semplici accorgimenti: “Per cambiare questo approccio dannoso all’uso di smartphone e pc, può essere molto utile inserire attività per allenare nuovamente la concentrazione – specifica Monica Bormetti – .
Ad esempio, dedicare anche solo pochi minuti alla lettura di un libro, un fumetto, qualsiasi cosa che possa piacere o interessare. Poco a poco, la lettura e altre attività andranno a sostituire l’uso frenetico e assolutamente scorretto che si fa dei social network e dei tantissimi device che abbiamo a disposizione”.
E l’occasione per staccare veramente, e non avere scuse, ve la propone Smart Break, che mette alla prova il vostro coraggio chiedendovi di abbandonare per due intere giornate, notti comprese, il contatto con il vostro smartphone.
Insieme all’insegnante yoga, Stefania Clementi, Smart Break organizza i weekend digital detox, in cui lasciarsi andare alla conoscenza di altre persone, dedicarsi alla condivisione di riflessioni, senza essere mai distratti dalle notifiche che arrivano, incessanti, al telefono o al pc.
Un’iniziativa che potrebbe far bene anche ai ragazzi, decisamente troppo legati a questi strumenti, e sempre meno inclini alle relazioni sociali in presenza.
“Queste giornate che organizziamo sono veramente interessanti e particolari – conclude Monica Bormetti –. Individuiamo un luogo immerso nella natura, in cui poter fare passeggiate e praticare lo yoga, costruendo così un contesto per permettere ai partecipanti di essere accompagnati nell’assenza dei propri device.
Appena arrivati, organizziamo una vera e propria cerimonia di consegna dei telefoni, dopo aver fornito loro un numero da comunicare ai familiari in caso di emergenza.
Un momento simbolico per trasmettere ai partecipanti l’importanza di ciò che si accingono a fare. Mettiamo a disposizione un fotografo che immortala i momenti desiderati dalle persone, e organizziamo dei workshop in cui individuare, insieme a loro, delle piccole abitudini per cambiare, da inserire nella vita quotidiana”.
Leggi anche:
‘Qualità dell’aria e wellbeing dei lavoratori, l’innovazione di Vitesy’