Secondo uno studio di Accenture lo stile di leadership analitico non basta più, le figure manageriali devono sviluppare le “soft skills”
Il punto debole dei manager sono le competenze soft, le qualità di relazione, empatia, intuizione, interpretazione emotiva e creatività.
La ricerca di Accenture “Whole-Brain Leadership: The New Rules of Engagement for the C-suite”, fa un’indagine sulla categoria manageriale più importante nelle aziende, la C-suite (quella in cui rientrano ruoli di chief), e rivela che il 73% degli alti dirigenti italiani e il 65% di quelli internazionali sono consapevoli di avere delle carenze nelle competenze trasversali, le soft skills, fondamentali nelle relazioni interpersonali e nel modo di porsi rispetto al contesto lavorativo.
Tutti gli intervistati sono accomunati da un approccio analitico, capacità di prendere decisioni, orientamento al risultato e da un tipo di formazione in prevalenza economica, scientifica o tecnologica. E l’82% di loro si aspetta un’evoluzione della propria azienda, nei prossimi tre anni, verso un approccio di leadership che integri una componente empatica e istintiva.
La necessità di sviluppare questo tipo di abilità, legate all’emisfero destro del cervello, è necessaria per vincere le sfide dell’economia di oggi, caratterizzata da un crescente grado di innovazione tecnologica e incertezza nei vari settori di business.
Allo stesso modo, le “soft skills” sono utili anche per approcciare nel modo corretto le generazioni più giovani – a partire dai millennial – che hanno una sensibilità diversa dalle precedenti, essendo più attente ad esempio ai temi sociali e ambientali.
Per cambiare l’approccio la C-suite deve evolversi, sia attraverso l’integrazione di talenti più empatici e creativi sia attraverso programmi di training aziendale dedicati alla valorizzazione delle abilità trasversali. Deutsche Telekom, ad esempio, ha avviato un programma annuale per far apprendere «capacità e metodi per far fronte alla complessità e all’ambiguità del business di oggi». Airbnb ha incluso nei report che gli chief executive officer realizzano, oltre agli investitori, anche impiegati, ospiti e proprietari delle case in affitto, in modo da metterli di fronte a problematiche di tipo diverso.
Secondo Accenture, pare che il bilanciamento delle competenze analitiche con un altro più human-centered funzioni, perché le aziende che hanno messo in pratica uno stile di leadership di questo genere, negli ultimi tre anni, hanno avuto una crescita media più alta del 22% per i ricavi e del 34% per i profitti.