Trovare uno spazio di riservatezza anche all’interno degli open space, creando spazi versatili a seconda della necessità. Sono le esigenze che emergono dalle proposte di design ufficio presentate all’ultimo Salone del Mobile di Milano
Il luogo di lavoro non è solo uno spazio dove svolgere delle mansioni, è un ambiente dove si passa del tempo e che, a maggior ragione dopo l’esperienza dei vari lockdown, dev’essere piacevole e attrattivo. Le tendenze più in voga indicano una strada ormai segnata: gli uffici dovranno essere sempre più luoghi confortevoli e in grado di sollecitare la creatività e la condivisione. I grandi open space dovranno innovarsi offrendo forme di riservatezza, con delle barriere mobili in grado di isolare nello spazio ma anche dal rumore. Vediamo alcune delle ultime proposte di design presentate all’ultimo Salone del Mobile di Milano.
Ypsilon Connect (design di Jorge Pensi) è un divisorio componibile, autoportante e fonoassorbente. La sua struttura agile, altamente personalizzabile e facile da spostare lo rendono uno strumento molto versatile. La foggia può cambiare a seconda dell’ambiente in cui deve essere inserito e accostandone più d’uno si può creare un divisorio anche molto lungo, in grado di dividere spazi ad ampio respiro. Un valido elemento in grado di rendere più accoglienti gli uffici o riadattarli a situazioni transitorie, quali momenti di formazione aziendale o meeting.
Come creare, all’interno di un open space, un piccolo spazio dove potersi isolare e concentrare, o dove parlare con discrezione senza essere disturbati dai colleghi? La risposta è il nuovo “Buddy Hub”, disegnato dallo studio Busetti Garuti Redaelli, che risponde in modo originale ed elegante ad una esigenza crescente negli uffici. Il divano, prodotto in varie misure, è caratterizzato da un pannello fonoassorbente che gira tutto intorno, creando un rifugio accogliente e funzionale. Unendo due divani, uno di fronte all’altro, è possibile inserire anche un piccolo tavolo a penisola, per dare vita a uno spazio per meeting informali o un’area break-out.
Sempre dall’esigenza di dividere gli spazi di lavoro, offrendo un’area di maggiore riservatezza e concentrazione, nasce anche Toa Folding Screen (design di Robin Rizzini). Un pannello divisorio fonoassorbente da tavolo in grado di definire e separare lo spazio. Pieghevole e leggero, può essere agevolmente messo e rimosso, o spostato da un luogo all’altro. L’anima è di metallo ma rivestita in tessuto sfoderabile (quindi facile da pulire). Le dimensioni ridotte e la facilità d’uso lo rendono uno strumento perfetto per le esigenze momentanee, ad esempio una telefonata importante che necessita di avere silenzio intorno, o un lavoro di alcune ore che richiede particolare concentrazione.
Un altro strumento ideale tanto per l’uso aziendale quanto per l’ufficio domestico è l’Arki-Table adjustable desk, firmato da Pedrali R&D. Il ripiano ultrasottile, supportato da una cornice in estruso di alluminio, poggia di gambe a cavalletto in acciaio. L’altezza è regolabile con un comando elettrico posto sotto il ripiano, passando da 74 a 114 centimetri. Tra i suoi punti di forza, il desk ha la possibilità di ancorare un pannello fonoassorbente rivestito in tessuto che consente la divisione dello spazio tra una scrivania e l’altra.
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