Immersive Factory realizza corsi che simulano situazioni realistiche grazie alla VR. Obiettivo: educare i lavoratori per ridurre gli incidenti
Alla base ci sono l’active learning, la teoria dell’imparare “facendo le cose”, e la volontà di offrire un servizio che contribuisca a ridurre gli incidenti sul lavoro. Lo strumento è la realtà virtuale, attraverso la quale vengono creati corsi “immersivi” EHS (Environment, Health, Safety) che simulano ambienti e situazioni lavorative realistici.
Immersive Factory, azienda francese nata nel 2016, si serve della VR per trasportare i lavoratori in un ambiente digitale.
Suddivisi in gruppi di circa 20 o 30 allievi, sotto la guida di un trainer, i lavoratori vivono esperienze “sul campo” seppur digitali, sperimentano le sensazioni di un incidente, memorizzando così in modo efficace dei comportamenti utili nel lavoro quotidiano.
L’offerta di corsi, oltre 40, è diversificata, viene creata con esperti dei settori di riferimento, ed è raccolta in una piattaforma online, fruibile attraverso un computer collegato a un visore VR.
Per fare alcuni esempi, i training possono riguardare l’ambito delle costruzioni, della logistica, della circolazione stradale, degli impianti sciistici, di cui vengono ricostruiti fedelmente tutti gli elementi come magazzini, cantieri, uffici, mezzi, strade etc.
I lavoratori possono così apprendere le best practice EHS come comportamento alla guida, procedure di sicurezza come il lockout/tagout (il bloccaggio della fonte di energia dei macchinari durante gli interventi), lavoro in quota, azioni eco-friendly, movimenti e postura, individuazione di pericoli.
Le esperienze immersive offrono ad aziende e manager un modo diverso di affrontare i temi di sicurezza, salute e ambiente.
Questo tipo di approccio, oltre a istruire il personale a lavorare in sicurezza, insegnandogli ad identificare i rischi e ad evitarli, porta in parallelo a un aumento della produttività e alla diminuzione dei costi per le imprese.
Immersione, presa d’iniziativa e valutazione sono le chiavi per un’esperienza innovativa di apprendimento attivo.
«Volevamo rompere con l’impostazione tradizionale dei corsi frontali, focalizzati sulla teoria e l’ascolto» spiega Bertrand Pierre, co-founder & Director di Immersive Factory.
«Questo metodo di insegnamento è basato sul principio che la gente impara facendo le cose. “Dimmi e io dimentico, insegnami e io ricordo, coinvolgimi e io imparo”, sono parole di Benjamin Franklin, alla cui saggezza ci ispiriamo» afferma Olivier Pierre, co-fondatore dell’azienda.
Tra le aziende che utilizzano i corsi di Immersive Reality ci sono Airbus, Volvo, L’Oréal, Shell, Siemens, Saint Gobain.
Un video di presentazione di Immersive Factory (video youtube/immersivefactory)