La rottamazione dei contributi INPS permette di pagare in misura agevolata i debiti contributivi accumulati tra il 2000 e il 2022
Il nome può confondere: la rottamazione quater non significa annullare i tuoi contributi pagati o cancellare anni di versamenti all’INPS. Riguarda invece gli avvisi di addebito e le cartelle di pagamento per contributi non versati.
Con la rottamazione delle cartelle esattoriali prevista dalla legge di bilancio 2023, il Governo ti permette di saldare i contributi arretrati, anche a rate, senza interessi o sanzioni aggiuntive.
Dal momento in cui paghi la prima rata, i pignoramenti vengono sospesi e ti viene rilasciato il DURC (Documento unico di regolarità contributiva).
Nel 2024 sono stati prorogati i termini di pagamento della rottamazione, ma il periodo coperto dalla “sanatoria” non è stato ampliato e non sono previste nuove ipotesi di rottamazione.
La proroga di tre mesi, prevista dal Decreto Alluvione, è l’ultima novità 2024 per la rottamazione quater. Anche se da più parti sono arrivate richieste al Governo per riaprire i termini con una nuova rottamazione quinquies, nella legge di bilancio per il 2025 non è ancora prevista una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali. Al momento, quindi, non ci sono novità su un’ulteriore rottamazione.
I commi 231-251 della Legge di Bilancio 2023 spiegano quali cartelle esattoriali puoi rottamare.
Oltre ai contributi INPS, puoi rottamare anche imposte, come l’IMU, tassa sui rifiuti, e simili. Le cartelle che rientrano nella rottamazione devono rispettare questi requisiti:
Importante: puoi chiedere la rottamazione anche se l’atto non è mai stato contestato, quindi sia se è già definitivo sia se è in corso una procedura di pignoramento.
È una domanda molto comune, e la risposta è no: come nelle rottamazioni precedenti, le sanzioni amministrative non rientrano nella rottamazione quater. In questi casi, puoi ottenere solo uno “sconto” sugli interessi. Lo stesso vale per le ammende e le sanzioni pecuniarie legate a provvedimenti e sentenze penali di condanna.
Se ti interessa la rottamazione, avevi tempo fino al 30 giugno 2023 per presentare la domanda. Per avere questa opportunità, dovevi compilare e inviare online, entro quella data, il modello disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Nella dichiarazione dovevi specificare le somme che volevi sanare e le modalità di pagamento.
Successivamente, l’Agente della Riscossione ti avrebbe comunicato:
Con la rottamazione quater dovrai pagare solo i contributi dovuti, senza interessi o sanzioni. Puoi anche decidere di sanare solo una parte dei debiti presenti su una stessa cartella o avviso, ad esempio, scegliendo di regolarizzare solo un anno di imposte o contributi non pagati.
Nel calcolo di quello che resta da pagare, saranno considerati anche i versamenti già fatti in precedenti rottamazioni, gli importi versati come capitale sui debiti affidati, e le spese già pagate per le procedure di notifica e recupero del debito.
Il pagamento delle somme rottamate può avvenire con due diverse modalità:
Inoltre, nel caso in cui dovessi scegliere la seconda modalità:
Per il 2024, quindi, la prossima rata da pagare è prevista per il 30 novembre, con una tolleranza di 5 giorni che consente di pagare fino al 5 dicembre. Nel 2025, le scadenze delle rate seguiranno le consuete date: 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre.
Attenzione: se anche solo una rata viene pagata in ritardo o non viene pagata, perdi il diritto alla rottamazione.
La nuova rottamazione è un’opportunità molto conveniente se hai un debito in sospeso con l’INPS.
Il vantaggio principale è che paghi solo le somme dovute per i contributi, senza dover versare nulla per interessi o sanzioni. Questo rappresenta un risparmio notevole, poiché in molti casi sanzioni e interessi possono essere molto elevati.
Ci sono anche altri benefici, innanzitutto pagando la prima rata vengono sospese tutte le procedure di pignoramento e ogni altra azione esecutiva.
Inoltre, accedere alla rottamazione ti consente di ottenere un DURC(Documento Unico di Regolarità Contributiva) È un certificato rilasciato dall’INPS che attesta la regolarità contributiva di una azienda, con validità di 120 giorni dal rilascio. More (Documento unico di regolarità contributiva) valido per tutta la durata del pagamento rateale, purché rispetti le scadenze delle rate.
Il Decreto Alluvione ha previsto la proroga di 3 mesi dei termini e delle scadenze dei pagamenti della rottamazione quater per tutti i contribuenti che hanno residenza o sede nei comuni dell’Emilia Romagna colpiti dalle alluvioni. L’elenco dei comuni è riportato in questo allegato.
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