Gli ucraini possono lavorare in Europa grazie ad un permesso speciale
I cittadini ucraini possono circolare liberamente all’interno dell’Unione, lavorare e raggiungere i familiari grazie allo strumento della Protezione temporanea previsto dall’Unione europea per fronteggiare il grande afflusso di rifugiati di guerra.
Sì. I cittadini ucraini possono lavorare, anche stagionalmente, se è stata presentata domanda di protezione temporanea cui segue una richiesta di Permesso di soggiorno per protezione temporanea.
In questo caso, il datore di lavoro assume immediatamente il soggetto senza limiti o impedimenti all’inserimento in azienda.
L’ingresso dei rifugiati è inoltre agevolato: se in possesso di passaporto, sono autorizzati a varcare la frontiera senza visto, a patto che il loro soggiorno abbia una durata massima di 90 giorni.
Bastano pochi passaggi. I cittadini ucraini devono:
La Questura rilascia gratuitamente la richiesta di permesso di soggiorno che riporta i dati identificativi del soggetto e un codice numerico (STP). Con questo codice, simile a un Codice Fiscale, si può iniziare a lavorare in regola e si ha diritto alle cure previste dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Sono beneficiari della protezione temporanea e del relativo permesso:
La durata della protezione temporanea e del relativo permesso è pari a 1 anno, con la possibilità di richiedere un rinnovo per un ulteriore anno. L’eventuale rinnovo viene diviso in due periodi di 6 mesi ciascuno.
La durata massima complessiva del permesso di soggiorno per protezione temporanea è di 2 anni.
Leggi anche:
Crisi Ucraina-Russia: il punto sulle misure per i cittadini ucraini in Italia
Decreto Ucraina: bonus benzina e le novità per aziende e lavoratori