Il colosso di Mountain View ha reso noti i primi tre percorsi formativi: sei mesi di durata, non oltre 300 dollari di spesa. E la promessa di trovare lavoro
Un corso di soli sei mesi che promette di offrire la stessa preparazione di quattro anni all’università. Il tutto a spese minime: qualche centinaio di dollari, a fronte delle decine di migliaia che servono, negli Stati Uniti, per conquistare la laurea. È la nuova proposta di Google, che poco tempo fa ha lanciato la news sul sito del blog aziendale.
L’obiettivo, ambizioso, è quello di aiutare l’America a risollevarsi dalla crisi: «la tecnologia» scrive Kent Walker, senior vice president – Global Affairs di Google «durante la crisi legata al Covid-19 è stata un’ancora di salvezza». Allo stesso modo, nel futuro prossimo i mezzi informatici possono aiutare le persone a trovare un impiego ben retribuito, ma anche ad acquisire nuove competenze. «Quasi due terzi dei lavori nati dopo il 2010» dice Walker «richiedono competenze digitali alte o medio-alte. E questo rappresenta una sfida per molti di coloro che cercano lavoro, così come, a lungo termine, per la tenuta dell’economia. Le persone hanno bisogno di un buon lavoro, e l’economia globale ha bisogno delle loro energie e competenze per supportare la nostra crescita». Servono persone formate e competenti, ma gli atenei statunitensi risultano troppo costosi per un’ampia parte della popolazione. E qui si inserisce la proposta di Google che, come dice Walker, mira ad «aiutare l’America a rialzarsi».
Il programma per il momento si concentra nella formazione di tre figure: data analyst, project manager e ux designer. Tre professioni tra le più ricercate, nonché meglio retribuite, in assoluto. Il data analyst permette alle aziende di analizzare, aggregare i dati per creare nuovi modelli di business e generare vantaggio competitivo sul mercato. Stipendio medio? Secondo Google, intorno ai 66 mila dollari l’anno. Il project manager, invece, si occupa dell’avvio, pianificazione, esecuzione, controllo e chiusura di un progetto, assicurandosi che gli obiettivi siano raggiunti con qualità, valore ed efficienza. Stipendio annuo: 61 mila dollari. L’ux designer, infine, è responsabile della user experience e quindi dell’esperienza di un prodotto in linea con l’applicazione. Il suo compito è di progettare un’interfaccia utente che consenta all’utente di scoprire un prodotto dall’inizio alla fine. Compenso medio: 84 mila dollari l’anno. Al momento mancano ancora le direttive finali: non c’è una data per l’avvio dei corsi e sembra che, sulle prime, saranno dedicati solo ai lavoratori americani. Nuove informazioni, tuttavia, dovrebbero arrivare a breve.
La proposta appare quanto mai allettante: pochissime spese, formazione di qualità e ottime possibilità di trovare un posto molto ben retribuito. Una manna dal cielo, tanto più in uno scenario, ormai globale, dove milioni di persone hanno perso o rischiano di perdere il lavoro, e senza una rapida riconversione verso i settori più stabili saranno condannate alla povertà. Ma le perplessità non mancano: c’è chi si chiede, ad esempio, come si possa condensare, in pochi mesi, un sapere che negli atenei viene insegnato in quattro o più anni.
Serpeggia, poi, il timore da un lato che questi corsi possano sminuire il titolo universitario (che negli Usa, comunque, non ha valore legale). Dall’altro che i datori di lavoro non valutino i “certificate” di Google quanto una laurea tradizionale. Le rispose in parte ci sono già: quella che propone Google non è una laurea (l’azienda li chiama “Google career certificates”), ma uno strumento per combattere la disoccupazione. Funzionerà? Solo l’esperienza potrà dirlo, ma le premesse ci sono tutte.