In tempo di pandemia, la società ha ristrutturato comunicazione, carta dei valori e strategie di business. Ne parliamo con Alessandra Scapin, direzione marketing
I.M.G Spa, azienda veneta leader in Europa per la produzione di perni e boccole nel mercato undercarriage, nei mesi di pandemia ha colto l’occasione per ristrutturare la comunicazione, la carta dei valori e le strategie di business, chiudendo il 2021 con un incremento del 65% del fatturato sul 2020. Rispetto agli anni precedenti, l’aumento è comunque mediamente del 35%.
La grande crescita, assicura il ceo Pierangelo Girardello, è il risultato delle azioni di marketing per acquisire nuove quote di mercato e della ripresa rispetto all’anno del Covid. Ne parliamo con la responsabile marketing Alessandra Scapin, nominata quest’anno “Top manager under 35” dal Sole24Ore e da SDA Bocconi.
«Abbiamo un CEO molto lungimirante» spiega Scapin «che ha coraggiosamente scelto di avviare un lavoro di marketing molto importante, con una radicale azione di rebranding. Una scelta non scontata perché, come si suol dire, chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia ma non sa quel che trova».
«Il nostro CEO è riuscito a vedere gli obiettivi e la forza competitiva dell’azienda, ha condiviso la decisione di uscire dalla “comfort zone” e di acquisire nuove quote di mercato, nella consapevolezza che la nostra tecnologia può essere utilizzata in molti ambiti e non solo in quello dove avevamo sempre lavorato».
«Abbiamo approntato una strategia di espansione, ma anche un ampio piano di rebranding: abbiamo ristrutturato il sito, dalla grafica al tone of voice, abbiamo inaugurato un nuovo linguaggio visivo, abbiamo innovato il logo, che proietta l’azienda verso il futuro ma la tiene legata alla realtà dove ha radici profonde».
Questo lavoro di profondo e coraggioso rinnovamento, diretto da Alessandra Scapin, ha permesso all’azienda non solo di rialzarsi rapidamente dalla crisi pandemica ma anche di aumentare il fatturato rispetto alla media degli anni precedenti.
La crescita ha imposto anche la necessità di reclutare nuovi talenti, mettendo l’azienda di fronte ai desideri dei giovani: non più, o non solo, un buon contratto e uno stipendio giusto ma attenzione per l’ambiente, per il territorio, per le tematiche di genere, per l’inclusività.
«Nella fase di reclutamento ho lavorato anch’io a stretto contatto con gli HR» spiega Scapin «rendendomi conto dal vivo di come sia cambiato l’approccio delle persone al mondo del lavoro. Ci sono una serie di tematiche ormai all’ordine del giorno, e non mi riferisco solo allo smart workingÈ una nuova modalità di svolgimento dell’attività lavorativa, introdotta dalla l. 81/2017 e caratterizzata dall’assenza di precisi vincoli di orario e di luogo di lavoro per il dipendente. More: i giovani che entrano in azienda non vogliono sposare solo una strategia di business ma un sistema di valori».
«Fortunatamente la nostra azienda era avanti: il “cartellino” era già stato abolito da tempo e c’è grande sensibilità per la questione ambientale. La produzione è evidentemente energivora, ma usiamo l’energia solare grazie al fotovoltaico, abbiamo un depuratore per riutilizzare l’acqua e un brevetto per ridurre la produzione di CO2».
«I nostri valori si definiscono per parole chiave: integrità, appartenenza, competenze, ascolto, passione, creatività, ambiente e sicurezza. Sono tutti concetti che ritroviamo nella sfera personale, non legata al core business dell’azienda.
Spendo una parola in più per la sicurezza, da molti ancora trascurata. Per noi è fondamentale, per la sicurezza delle persone investiamo tutto il possibile».
«Anche sul fronte dell’inclusione e dell’equità di genere» continua Scapin «posso dire che in I.M.G. c’è una visione assolutamente aperta: non è solo una questione di politiche ma di atteggiamento, di modo di porsi. E questo non è scontato: come giovane donna posso dire di aver affrontato colloqui in cui mi sono state poste domande sulla mia vita privata, sul mio eventuale desiderio di maternità, sui miei progetti familiari.
Questioni che evidentemente non avevano nulla a che vedere con la posizione per cui mi ero candidata, e che sicuramente a nessun uomo erano state chieste. In I.M.G. non è mai successo».
Alessandra Scapin è stata nominata quest’anno “Top manager under 35” dal Sole24Ore e da SDA Bocconi. Nonostante la giovane età ha già alle spalle un percorso ricco di successi: dopo la laurea in Marketing Management alla Bocconi e un Master alla Business School del Sole24Ore è passata in Heineken, Procter & Gamble e MSC Crociere. Prima di approdare in I.M.G. è stata in LABO International come marketing manager, occupandosi soprattutto dei mercati orientali e della ricerca di nuovi fornitori e partner.
«Visto a posteriori» conclude la manager «è tutto molto bello, ma in realtà è stato un percorso faticoso, pieno di ostacoli e anche di cadute, di momenti di crisi e di sconforto. Chi mi è stato accanto, i miei genitori e mio marito, ricordano tante serate di pianti e di musi lunghi. Lo dico per chi ha qualche anno in meno: le difficoltà ci sono, è normale, i fallimenti anche. Tutti ci passiamo e non esistono scorciatoie. Si va avanti pian piano. Io ho sempre lavorato con costanza e dedizione e il tempo mi ha premiata».