400 i partecipanti riuniti al campus di H-FARM, dove i relatori hanno proposto soluzioni concrete e buone pratiche per migliorare il lavoro in azienda
Grande partecipazione per la prima edizione di IMPACT2030, il primo grande evento targato laborability e realizzato in collaborazione con Forbes. Circa 400 i partecipanti che ieri, presso il campus di H-Farm di Roncade (Treviso), si sono riuniti per esplorare insieme ai nostri esperti le soluzioni più all’avanguardia in tema di lavoro, alternando speech frontali a workshop tematici.
Durante la giornata, il pubblico ha avuto l’opportunità di ascoltare relatori di prestigio provenienti da numerose aziende di successo sui 4 temi chiave del lavoro di domani: benessere fisico e mentale; produttività e ingaggio; welfare pubblico e privato; finanziamenti e risorse economiche.
Fra i tanti, hanno preso parte ai panel CEO di startup innovative, HR manager e ricercatori che hanno condiviso esperienze vincenti, soluzioni all’avanguardia e buone pratiche che possono essere adottate come modello. Una giornata ricca di ispirazione per aiutare le persone a migliorare il proprio lavoro quotidiano.
“Abbiamo voluto trovare un posto che parlasse d’innovazione – ha detto Gianluca Spolverato, founder di laborability – perché laborability è un progetto innovativo. E abbiamo scelto di trovarci in H-Farm, che è forse il più grande laboratorio d’innovazione del nostro territorio. laborability è nato quattro anni fa, in laboratorio, dall’idea di raccontare il lavoro in modo semplice. Ci eravamo resi conto che le persone avevano necessità di spazi dove trovare, con fiducia, le informazioni sul lavoro di cui avevano bisogno. Due anni fa, con Fabio Celeghin, AD di Dmo Spa, ci siamo detti che questo progetto poteva diventare impresa, e l’abbiamo societarizzato”.
“In Italia – continua Spolverato – ci sono 23 milioni di lavoratori, e in ampia parte sono persone che, su ciò che riguarda il proprio lavoro, non sanno dove informarsi. Questa mancanza d’informazione si traduce nel fatto che perdono continuamente opportunità, agevolazioni, benefici a cui hanno diritto ma non lo sanno o non sanno come accedere alle risorse. E non parliamo solo dei singoli lavoratori: il 78% delle aziende non ha una conoscenza adeguata delle agevolazioni fiscali. Gli enti bilaterali in Italia sono oltre 400, il tasso di riscossione delle prestazioni non arriva al 6%”.
“Oggi – chiude Spolverato – lavoriamo per essere quel media che accompagna e guida le persone, che siano semplici lavoratori, manager o imprenditori, nell’informarsi, nel diventare consapevoli e nel poter accedere a tutte le opportunità fiscali ed economiche a loro disposizione. Vi raccontiamo dove sono queste opportunità e come beneficiarne. I dati più recenti ci dicono che, in 18 mesi, laborability ha avuto 6 milioni di lettori unici. Sei milioni di persone che avevano delle domande, e a cui abbiamo dato una risposta chiara, utile, concreta”.
Nel corso dell’incontro di ieri sono intervenuti AD e manager di moltissime realtà di successo, tra cui Strtgy, Umana, My Net, Percorsi di Secondo Welfare, Blubonus, Happily, Progetto CMR e Università Cattolica, Capsula, Lifeed, Havi Logistcs, HLB BMP, Soluzione Tasse, Ayming. A concludere Francesco Salonia, amministratore delegato di laborability.
“Nella giornata di oggi – ha spiegato Salonia – abbiamo mostrato ciò che laborability vorrebbe mettere al servizio delle aziende, offrendo soluzioni che possano essere d’impatto. Sulla piattaforma, già oggi, si trovano tante risorse utili: c’è la guida al TFR, la guida per accedere all’assegno unico, il calcolatore dell’Irpef”.
“A breve ne arriveranno di nuovi, tra cui “Esperto risponde”: un servizio personalizzato, che permette di dissipare ogni dubbio in tema di lavoro grazie alle risposte chiare e affidabili dei nostri professionisti”.
“Un lavoratore informato – chiosa Salonia – è un lavoratore più partecipe, più autonomo, più cosciente perché capisce meglio gli ingranaggi. Per questo ci auguriamo che chi ha partecipato alla giornata di oggi possa, al ritorno in azienda, mettere a terra gli spunti e le risorse che abbiamo proposto, creando a propria volta un impatto positivo”.