Terzo tempo: quando il calcio aiuta a sviluppare competenze lavorative

calciatore che effettua un dribbling

Il progetto punta a reinserire nel mondo del lavoro i calciatori di serie C a fine carriera, valorizzando le soft skill acquisite con la pratica sportiva

L’intersezione tra il mondo dello sport e quello professionale ha spesso rappresentato una sfida per gli atleti a fine carriera, visto anche che solitamente sono ancora giovani. 

Terzo Tempo, iniziativa innovativa sviluppata dalla Corporate Academy Bosch TEC in collaborazione con la Lega Pro, mira a rispondere a questa specifica esigenza, permettendo agli ex calciatori di serie C di acquisire le competenze necessarie per entrare nel mondo del lavoro. L’iniziativa, in partenza il prossimo ottobre, consentirà infatti agli sportivi di intraprendere un percorso di formazione per diventare tecnici delle vendite.

Il progetto si inserisce nel più ampio contesto del programma NeetON, avviato nel 2019 da Bosch TEC, in collaborazione con LabLaw, ManpowerGroup e Fondazione Human Age Institute, con l’obiettivo di favorire l’occupabilità dei Neet (Not in Education, Employment or Training) attraverso specifici corsi di formazione.

Un ponte tra le competenze trasversali 

Nei campi da calcio di Serie C, l’energia e la passione dei calciatori sono palpabili. Tuttavia, la fine della carriera sportiva spesso getta un’ombra di incertezza sul futuro di questi atleti. Qui entra in gioco Terzo Tempo, iniziativa progettata appositamente per supportare i calciatori di Serie C nel loro percorso di transizione verso il mondo del lavoro

Terzo Tempo si rivolge a giovani non occupati, ma si concentra in particolare su coloro che hanno dedicato anni al calcio e ora cercano nuove opportunità. Il programma offrirà un percorso di formazione ibrido, combinando lezioni in aula e online per un totale di 40 ore, consentendo ai partecipanti di accrescere le loro competenze professionali in modo flessibile.

Il mondo dello sport, infatti, non è estraneo alle competenze trasversali che possono essere applicate in diversi contesti. Terzo Tempo sfrutta questa realtà per aiutare i calciatori a costruire un ponte tra le loro competenze sportive e il mondo del lavoro. Attraverso lezioni, approfondimenti online e project work pratici, gli atleti avranno l’opportunità di applicare le loro conoscenze in modo concreto. Questa combinazione di apprendimento teorico e pratica consentirà loro di affrontare sfide reali e di sviluppare abilità che si tradurranno in una transizione più agevole al mondo professionale.

Un futuro al di fuori del campo da gioco

“Il progetto Terzo Tempo – commenta il Presidente della Lega Pro Matteo Marani – è un’occasione straordinaria per un ulteriore percorso di crescita dei nostri calciatori. Spero che siano in tanti a iscriversi, perché questo corso di formazione e inserimento nel mondo del lavoro, fatto con una grande azienda quale è Bosch aiuterà i nostri atleti a prepararsi un futuro anche al di fuori del campo di gioco. I ragazzi di Lega Pro potranno apprendere le migliori best practice del mondo del lavoro, focalizzandosi su realtà lavorative a loro attualmente sconosciute”.

“La formazione – continua Roberto Zecchino, Deputy General Manager & Corporate Vice President Human Resources Bosch Group South Europe – rappresenta da sempre per Bosch un elemento imprescindibile per la crescita personale e professionale. In questo senso, sono tanti i progetti e le iniziative che portiamo avanti dentro e fuori l’azienda, coinvolgendo realtà differenti, dalle scuole ai Neet, giovani tra i 15 e i 29 anni che non si formano, non studiano e non lavorano. 

Ora, con il progetto sviluppato in sinergia con la Lega Pro, facciamo un ulteriore passo avanti, consentendo agli atleti di costruire le basi per un nuovo futuro professionale, in linea con i valori di responsabilità e sostenibilità sociale cari a Bosch”. 

“ManpowerGroup – conclude Anna Gionfriddo, Amministratrice Delegata di ManpowerGroup Italia sostiene il progetto Terzo Tempo in continuità rispetto a quanto realizzato finora con NeetON. Chi ha dedicato i primi anni della propria carriera allo sport ha sviluppato competenze trasversali che oggi possono essere trasferite nel mondo del lavoro, attraverso la formazione. Oggi vogliamo offrire un supporto concreto a questi ragazzi, che si sono a lungo impegnati in un progetto sportivo e ora desiderano acquisire le competenze per affrontare una nuova carriera professionale”. 

 

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