L’iniziativa in collaborazione con DMO: i punti vendita ospiteranno degli specchi rossi che invitano a riconoscere la violenza di genere e denunciare
Il 31,5% delle donne tra 16 e 70 anni ha subito nella propria vita qualche forma di violenza fisica o sessuale. Quasi una lavoratrice su dieci, nel corso della propria carriera, ha subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro. Sono numeri allarmanti, che hanno sollecitato in noi il desiderio di intervenire con urgenza e concretezza.
Così è nato il progetto “Specchi Rossi”, che debutterà per la prima volta a giugno nei negozi del Gruppo DMO: un’azienda che ha al suo interno il 95% di dipendenti donna e che tiene in modo particolare ad attuare la propria responsabilità sociale d’impresa sul tema della violenza di genere.
Il progetto di sensibilizzazione proposto a DMO si basa su tre pilastri:
La comunicazione, com’è evidente, rappresenta una parte fondamentale del progetto: attraverso l’adesione a questa iniziativa, infatti, il Gruppo DMO vuole proporsi, ancora di più, come un “luogo sicuro” sia per le sue dipendenti che per le clienti, con personale e colleghi in grado di riconoscere il signal for help e attivarsi tempestivamente.
La campagna di comunicazione coinvolgerà i punti vendita del Gruppo, in particolare i brand Caddy’s e Beauty Star, dove compariranno una serie di specchi dalla cornice rossa, un colore che richiama l’attenzione, un momento di allarme, qualcosa a cui dover prestare attenzione.
Ogni specchio riporta una scritta, ben visibile che ci invita a riflettere su frasi a volte considerate “normali”, ma che in realtà, e neanche in modo molto velato, nascondono una violenza verbale o psicologica. Una violenza che può, con relativa facilità, sfociare in violenza fisica. Qualche esempio di frasi sulla violenza di genere: “O mia o di nessun altro”, “Truccata così non esci”, “Nessuno ti crederà”.
Le frasi che sottendono una forma di violenza, sugli specchi, sono barrate e sostituite da una frase positiva, che invita a riconoscere la violenza di genere e denunciare, rimandando al numero antiviolenza come risorsa su cui poter fare affidamento.
L’idea alla base dell’iniziativa è quella di trasformare i negozi in luoghi inaspettati di attivismo per sostenere una causa importante, con l’obiettivo di raggiungere il maggior numero possibile di donne in tutto il territorio, per avere un impatto positivo nella loro vita.