Come il welfare aziendale può migliorare employer branding e retention

colleghi chiacchierano di welfare aziendale
(foto Shutterstock)

I costi del turnover sono altissimi e aggiudicarsi i migliori talenti risulta sempre più difficile. Ecco come il welfare può essere d’aiuto

Oggi più che mai, chi si occupa di risorse umane sa bene quanto sia difficile trovare e mantenere dipendenti motivati nel lungo termine. Il turnover rappresenta uno dei maggiori costi per le imprese, ma fortunatamente esistono delle soluzioni.

Una di queste sta nell’implementare un piano di benefit per i propri lavoratori. In questo articolo approfondiremo come il welfare aziendale può migliorare la retention del personale, aumentare l’engagement e trasformare i dipendenti in brand ambassador dell’azienda. 

Il costo del turnover in azienda

Partiamo da un’osservazione a monte: il turnover rappresenta uno dei maggiori costi per le aziende moderne. Quando un dipendente lascia il posto di lavoro, il costo del reclutamento e della formazione di un nuovo lavoratore può essere molto elevato

Tanto che, secondo un recente sondaggio di Gallup, i costi associati alla sostituzione di un dipendente possono arrivare anche al doppio del suo stipendio annuale.

Perdere un lavoratore, inoltre, significa perdere un bagaglio di esperienza e conoscenza insostituibili nel breve periodo. Non solo: significa, spesso, far uscire dall’azienda una persona insoddisfatta. Perdite che non si possono tradurre con un valore economico, e che pure sono enormi. 

I benefit che fanno la differenza

Secondo i dati del Randstad Workmonitor, il 38% dei lavoratori italiani lascerebbe il proprio datore di lavoro se non tenesse conto delle sue richieste, percentuale che sale addirittura al 56% tra i giovani di 18-24 anni.

Ma quali sono i fattori che spingono ad abbandonare il posto di lavoro? Stando alle risposte raccolte da Randstad, si va dalla mancanza di opportunità di crescita professionale alla retribuzione insoddisfacente, dall’assenza di benefit ritenuti importanti all’ambiente lavorativo ritenuto privo di stimoli. 

Va da sè che è quindi fondamentale implementare politiche volte a migliorare il welfare dei propri dipendenti. Offrire benefit come orari flessibili, permessi retribuiti o programmi di sviluppo professionale può fare una grande differenza nella retention degli impiegati. 

Tutto ciò può contribuire ad aumentare la motivazione dei collaboratori e a ridurre significativamente il tasso di turnover all’interno dell’azienda.

La retribuzione gioca ovviamente un ruolo fondamentale nella decisione del dipendente: se non viene riconosciuto il valore del proprio lavoro con adeguati compensi economici, può scaturire frustrazione e insoddisfazione.

Ultimo, ma non meno importante, la mancanza di benefit e incentivi come flessibilità oraria o pacchetti vacanze può influenzare negativamente il morale dei collaboratori.

Tenendo conto degli elementi sopracitati diventa chiaro come investire in welfare aziendale possa essere cruciale nella gestione della retention e dell’engagement dei propri talenti interni.

Dipendenti soddisfatti sono i migliori brand ambassador

Investire nel welfare aziendale è dunque un passo importante per migliorare l’employer branding e la retention dei dipendenti. Offrire benefit come flessibilità oraria, programmi di formazione e sviluppo professionale, pacchetti assicurativi e supporto per il benessere fisico e mentale può aiutare a motivare i dipendenti e aumentare la loro soddisfazione sul lavoro. Più alta è la soddisfazione dei dipendenti, meno probabile sarà che lascino l’azienda.

I dipendenti soddisfatti sono spesso i migliori brand ambassador dell’azienda. Parleranno bene dell’esperienza lavorativa all’interno dell’organizzazione con amici, familiari e sui social media. Questo può portare a una maggiore visibilità del marchio presso potenziali candidati al lavoro.

In conclusione, investire nel welfare aziendale non solo migliora il morale dei dipendenti ma rappresenta anche un vantaggio competitivo essenziale nella guerra per talenti nei mercati attuali sempre più globalizzati ed evoluti. Concedere più benefit ritenuti importantii ai propri collaboratori darà frutti duraturi in termini di retention degli stessi e miglioramento della reputazione aziendale nell’ambito del mondo del lavoro.

 

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