Gli investitori sono sempre più attenti alle tematiche ESG, ma le aziende ancora faticano a adottare decisioni nuove e radicali
È sempre più evidente il legame che unisce il perseguimento degli obiettivi ESG (Environmental, Social, Governance) e la performance finanziaria delle aziende.
Già nel 2022, in un articolo pubblicato sulla Harvard Business Review, Mark Kramer – cofondatore della società di consulenza di impatto sociale FSG – aveva analizzato la questione insieme a Marc Pfitzer, l’allora direttore generale.
Nel loro approfondimento, Kramer e Pfizer individuano i motivi per cui le aziende faticano ad approcciarsi alle tematiche ESG nel modo corretto e i sei passi per imparare a farlo.
Gli indicatori ESG (Environment, Social, Governance) raggruppano le pratiche legate ai temi ambientali, sociali e di gestione di un’azienda. Ci sono utili per comprendere la capacità dell’impresa di creare valore implementando pratiche di sostenibilità in questi ambiti.
Questi criteri vengono tenuti in considerazione anche dagli stakeholder di un’azienda, sia interni (come i dipendenti) che esterni (fornitori, clienti, investitori, istituzioni, fino alla collettività), e concorrono a creare la brand image dell’impresa.
Nel loro articolo, Kramer e Pfizer ci ricordano che negli ultimi anni l’interesse per la valutazione della performance aziendale in base ai criteri ESG è cresciuto notevolmente.
I principali stakeholder – compresi gli investitori – mostrano sempre più attenzione per le aziende con punteggi ESG elevati e che dimostrano un impegno reale verso questi obiettivi.
Eppure sono poche le aziende che effettivamente riescono a fare progressi significativi in questo ambito.
Molte delle grandi società osservate dalla World Benchmarking Alliance non hanno obiettivi di sostenibilità dichiarati, e quelle che li hanno generalmente non sono in grado di raggiungerli. Anche le imprese che fanno passi avanti tendono a limitarsi a cambiamenti lenti e graduali, senza intraprendere le trasformazioni strategiche necessarie per rispettare gli accordi internazionali, come l’Accordo di Parigi o gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
L’incapacità da parte delle aziende di fare progressi strategici è dovuta a una separazione dei sistemi di misurazione e valutazione della performance ESG da quelli finanziari, ragione per cui il management fatica a comprendere le interconnessioni tra i due aspetti.
Nonostante aumenti l’attenzione verso le questioni ESG, infatti, nelle decisioni strategiche e negli investimenti aziendali sono poco considerati gli effetti delle azioni orientate all’ESG sulla redditività. Si tratta spesso la sostenibilità come una questione secondaria o di comunicazione, e non come una componente strategica essenziale.
Kramer e Pfizer vengono dunque incontro alle esigenze dei manager, identificando nel loro articolo sei passaggi chiave per affrontare con successo gli obiettivi ESG.
Non tutte i fattori presenti nell’elenco fornito dall’International Sustainability Standards Board si possono concretizzare in azienda. A seconda del settore specifico, infatti, è possibile che alcune dimensioni non siano applicabili.
Per individuare quelle rilevanti è sufficiente comprendere quali dimensioni possono influenzare la situazione finanziaria e la performance operativa. In alcuni casi, il legame tra obiettivi ESG e performance finanziaria è molto evidente, in altri può prendere vie secondarie.
Prendiamo per esempio i prodotti alimentari. Il valore nutrizionale dei prodotti venduti è una tematica rilevante, ovvia e diretta. Un fattore meno visibile è l’insieme delle attività operative dei fornitori delle materie prime, che possono rappresentare il 50% o più di tutti i costi finanziari sostenuti dall’azienda.
Per ottenere un impatto sociale e ambientale significativo e differenziarsi dalla concorrenza, bisogna ripensare il modello d’impresa, integrare gli obiettivi ESG nella strategia e nei valori aziendali.
Se vogliamo che l’organizzazione fronteggi correttamente le sfide sociali e ambientali del proprio settore, dobbiamo allontanarci dall’ottica di apportare solo piccole modifiche e migliorare la rendicontazione; piuttosto, dobbiamo cercare e perseguire opportunità nuove e audaci.
L’impact intensity dei profitti rappresenta il rapporto tra i profitti e gli effetti ESG più significativi.
In azienda, bisognerà tenere conto degli effetti sociali e ambientali primari delle attività operative nella pianificazione finanziaria, non limitandosi a considerare i rendimenti finanziari.
La progettazione, l’accesso al prodotto e l’impronta ecologica dell’attività operativa sono tre dimensioni in cui è fondamentale cambiare i processi decisionali interni, privilegiando un’analisi più sofisticata che includa non solo i rendimenti finanziari ma anche le conseguenze sociali e ambientali.
Spesso capita che le aziende si trovino di fronte a scelte che richiedono di sacrificare i profitti per migliorare la performance sociale o ambientale. Eppure, queste dimensioni della sostenibilità, se correttamente implementate, possono creare valore per tutte le parti.
Il miglioramento delle performance, quindi, passa anche attraverso la sinergia con altri stakeholder, quali governi, ONG, consumatori e altre imprese.
La fiducia e la collaborazione tra settori diversi sono fondamentali per sostenere un’agenda condivisa e raggiungere risultati positivi per la società.
Cambiare i ruoli e le strutture organizzative all’interno dell’azienda è complicato, soprattutto quando il cambiamento è spinto dal tentativo di integrazione della sostenibilità nelle attività operative. Le divisioni a capo della responsabilità sociale d’impresa sono spesso piccole e non sempre vengono coinvolte nelle decisioni strategiche e operative.
È fondamentale che le persone con competenze in materia di sostenibilità siedano al tavolo dove si prendono le decisioni strategiche e operative se vogliamo che i criteri ESG vengano correttamente incorporati nelle decisioni chiave.
La buona performance finanziaria passa anche attraverso l’efficace comunicazione con gli investitori.
Trasmettere agli shareholder le strategie per migliorare l’impatto sociale dei profitti e riferire pubblicamente i progressi rende le azioni intraprese per incorporare l’impatto sociale positivo nel modello di business più trasparenti – aspetto considerato più importante delle classifiche ESG.
Concentrarsi sul valore comune e sui principi economici dell’impact investing può portare a cambiamenti significativi nei modelli di business, negli investimenti e nelle attività operative, creando vantaggi competitivi e contribuendo a risolvere le disuguaglianze sociali e ripristinare gli ecosistemi naturali.
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