Employer branding trends 2024-2025

Il desiderio di collaborare con un’impresa si lega sempre di più al modo in cui essa si presenta all’esterno, sia rispetto ai prodotti e servizi offerti, sia per quanto riguarda la cultura aziendale che promuove.

Le aspettative sul posto di lavoro “ideale” sono cambiate, così come le variabili che prima si associavano all’attrattività di un’impresa. Il ricambio generazionale favorisce un’evoluzione del concetto di cultura aziendale, premiando i luoghi in cui si può crescere – professionalmente e personalmente – e di cui si condividono i valori.

Ecco quindi che l’employer branding è lo strumento per progettare un’identità comune e una cultura aziendale capace di creare senso di appartenenza. Come abbiamo visto, si tratta di un percorso da costruire giorno dopo giorno, non soltanto attraverso una comunicazione efficace, ma anche e soprattutto tramite azioni concrete.

In questo articolo, vedremo quali sono i principali employer branding trends di quest’anno.

Employer branding trends: il percorso

Una strategia di employer branding buona e ben implementata consente innanzitutto di attirare talenti. Comunicare in maniera efficace la propria cultura e i propri valori, infatti, innesca un meccanismo virtuoso di tipo pull: non c’è bisogno di cercare persone, perché saranno loro a cercare l’azienda.

Le azioni volte a migliorare l’immagine dell’azienda, però, non si esauriscono nella fase di onboarding: saper gestire il clima e l’ambiente interno è fondamentale per garantire coerenza tra quanto promesso al momento del recruiting e il vissuto quotidiano effettivo. 

E ancora, è indispensabile valorizzare l’impegno di chi lavora, per esempio offrendo opportunità di formazione – professionale, ma anche personale – ma anche spazi di ascolto.

In questo modo si tiene alta non soltanto la motivazione, ma anche la fiducia nei confronti dell’azienda.

Il fattore generazionale e i nuovi driver degli employer branding trends 2025

L’approccio al lavoro sta cambiando, spinto soprattutto dalle generazioni più giovani. Gen Z (nati fra 1997 e 2012) e Millennials (1981-96) guidano questo cambio di prospettiva: le loro scelte professionali tengono fortemente in considerazione elementi come cultura e valori aziendali.

Stipendio e benefit offerti rappresentano sicuramente, anche per i più giovani, una base della proposta lavorativa, vediamo però sempre più come i talenti cerchino ambienti autentici e inclusivi, capaci di farli crescere sia professionalmente che a livello personale.

Studi recenti confermano questa tendenza. Una ricerca di Gallup evidenzia come le persone siano sempre più interessate a lavorare per aziende in linea con i propri valori, imprese che sono attente all’inclusività per avere un impatto positivo sul mondo (45%), che garantiscono il corretto equilibrio fra lavoro e vita privata e che promuovono pratiche di ascolto e wellbeing (65%). 

Il ruolo centrale della comunicazione interna nei trends di employer branding

Ciò che l’azienda racconta di sé all’esterno deve essere coerente con la quotidianità lavorativa. Qui entra in gioco la comunicazione interna, che contribuisce ogni giorno a sviluppare un’identità collettiva condivisa ed è un vero employer branding trends 2025.

Gli strumenti che possiamo usare sono molteplici: da intranet alle newsletter, fino a eventi e meeting interni, l’obiettivo è coinvolgere. Aggiornare la popolazione aziendale sui successi, le opportunità di crescita professionale e le novità, ma anche creare momenti di incontro e feedback sono strategie che possiamo mettere in campo per stimolare il senso di appartenenza.

Dialogo, scambio di informazioni e feedback multidirezionali – cioè sia tra colleghi che tra persone a diversi livelli della gerarchia aziendale – diventano preziose opportunità per aumentare la partecipazione. 

Una strategia di comunicazione interna ben strutturata, dunque, non solo informa la popolazione aziendale, ma ispira e motiva. 

Employer branding trends: digitale e i nuovi modi di interagire

Il digitale ha avuto un impatto radicale anche sui trend dell’employer brand 2025: grazie alle nuove tecnologie, possiamo migliorare il modo in cui interagiamo con il personale, rendendo lo scambio più dinamico, accessibile e soprattutto personalizzabile. Ecco alcuni degli strumenti più utili:

• Innanzitutto blog, career page e podcast per il recruiting: implementati in maniera corretta, offrono a chi si candida una narrazione autentica dell’azienda e raccontano in modo coinvolgente la cultura interna. Via libera a storie reali del personale, conversazioni con manager o recruiter.
• Storytelling sui social media: rappresentare la vita aziendale tramite contenuti sui social media trasmette un senso di autenticità e avvicina i/le dipendenti attuali e potenziali ai valori dell’impresa. In questo senso è molto funzionale l’employee advocacy, cioè la condivisione di contenuti riguardanti l’azienda proprio da parte di chi ci lavora, che diventa così ambasciatore o ambasciatrice d’immagine.
• Piattaforme di ascolto continuo e survey predittive: perché non usare l’intelligenza artificiale, se utile. Questi strumenti possono analizzare i feedback e le preferenze delle persone, ma anche anticipare comportamenti e bisogni, per offrire per esempio percorsi di formazione su misura.

Le tecnologie digitali, se implementate in maniera coerente nella strategia, diventano dei veri e propri abilitatori: la relazione tra azienda e persone si fa più significativa, e l’azienda diventa più proattiva. La conseguenza? Maggiore retention, minore turnover.  

Employer branding trends: una leva di competitività

Sviluppare una strategia va ben oltre la semplice comunicazione. Da una parte, raccontare all’esterno in modo efficace i valori e la cultura dell’azienda, dall’altra implementare azioni volte al benessere e alla soddisfazione delle persone.

Nel mercato del lavoro di oggi, in cui i talenti danno molto peso a questi aspetti è una sfida da vincere con sincerità: trattenere le persone con coerenza e ispirarle con autenticità.

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