“Da grande”, il nuovo libro di Giulio Xhaet, per ritrovare se stessi

img 1: “Lavoratore realizzato ed entusiasta”
(foto Shutterstock)

Non è mai troppo tardi per capire chi potresti essere: il libro di Giulio Xhaet aiuta a scoprire le proprie vocazioni più autentiche

I momenti di crisi portano sempre a un cambiamento, e ogni trasformazione può essere occasione di crescita personale e nuove soddisfazioni. Il nuovo libro di Giulio Xhaet indaga in profondità l’epoca complessa che stiamo attraversando, offrendo suggestioni e riflessioni che riguardano il nostro presente, e il nostro futuro. Non è mai troppo tardi per cercare una nuova strada e un modo alternativo di realizzarsi, e il momento attuale è generatore di nuovi impulsi.

Giulio Xhaet è è Partner & Head of Communication in Newton SPA, consulente e digital strategist, autore di numerosi libri e saggi, e docente della 24OreBusinessSchool in ambito digital. “Da Grande” parte dall’analisi del presente, per arrivare a un percorso di domande che accompagnano il lettore a capire come cambiare. 

img 2: “Giulio Xhaet, consulente e digital strategist, autore di numerosi libri e saggi”
(in foto Giulio Xhaet, consulente e digital strategist, autore di numerosi libri e saggi)

“Da Grande”, chiedersi dove si vuole andare

Il punto di partenza del libro di Xhaet è il momento storico attuale: la digitalizzazione, la pandemia, le guerre e le rivoluzioni culturali in atto, come quella iraniana, hanno generato una centrifuga sociale ed economica senza precedenti, che ha una duplice valenza. 

“Da una parte, in questo contesto aumenta l’ansia nelle persone ma, al tempo stesso, aumentano anche le nuove occasioni – spiega Giulio Xhaet –. Una ricerca di Linkedin delle ultime settimane dice che la tendenza al cambiamento si sta consolidando in tutto il mondo. Il 54% degli italiani pensa che cambierà lavoro quest’anno. Di questi, il 69% fa parte della Generazione Z

L’ansia fa rumore e l’avventura è nell’aria: le domande generative

“Non siamo mai stati così ansiosi – prosegue Giulio Xhaet –. La parola dell’anno è ‘languising’ che significa languore, ed emotivamente pregna di negatività, ma sta emergendo, nel contempo la YOLO economy, quel modello che antepone la propria felicità al profitto a tutti i costi. Il motto è “Si vive una volta sola, mollo tutto e faccio quello che mi appassiona”, e si tratta di una tendenza che va ascoltata”.

Una parte delle persone vivono quest’epoca storica come un’occasione di rinascita, e “Da Grande” si propone di aiutarle a trovare la strada giusta per sé stesse: “Il libro contiene una sorta di percorso di domande generative, e vuole essere fonte di suggerimenti che portino le persone a conoscersi a fondo, e capire cosa desiderino davvero dalla propria vita, e dal mondo del lavoro”.

Un percorso che vuole essere concreto e, al tempo stesso, capace di valorizzare i sogni e le aspirazioni delle persone che, oggi più che mai, vogliono dar voce a priorità diverse, come il miglioramento della qualità della vita

Una guida per uscire dalla comfort zone

“Andiamo a caccia di scintille – esorta Giulio Xhaet –. Viaggi destrutturanti, mentori, persone che possono rappresentare occasioni di nuovi stimoli sono gli elementi che ci aiutano a uscire dalla zona arida, di comfort, dove le passioni restano silenti, per scoprire nuove opportunità professionali e di crescita personale”.

Ognuno di noi ha delle vocazioni che, molto spesso, restano inespresse, a volte privando un settore lavorativo di professionisti talentuosi e capaci. Tante persone avvertono, dentro di sé, la voglia e l’urgenza di esprimersi in modi diversi da quelli abituali, ma non hanno il coraggio di cambiare o, più semplicemente, non sanno come fare

“Nel libro si trovano storie di persone decisamente interessanti e stimolanti – conclude Giulio Xhaet –. Sono l’esempio concreto che cambiare è possibile e che non c’è un’età in cui fermarsi. Storie di coraggio, di persone che hanno scelto di non perdere più tempo a fare ciò che non volevano fare davvero. 

Il titolo “Da Grande” ha un significato ben preciso: nella vita è fondamentale continuare a diventare le nostre vaste moltitudini. Si diventa grandi sempre, e non si smette mai di crescere”. 

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