Fondi a confronto

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Esistono 3 tipologie di fondo pensione: 

  • Fondi Pensione Negoziali (FPN), 
  • Fondi Pensione Aperti (FPA) 
  • Piani Individuali Pensionistici (PIP).


Fondi pensione negoziali

Come dice il nome, i fondi pensione negoziali (FPN) sono il frutto di una negoziazione tra le parti che hanno sottoscritto i contratti collettivi di categoria, territoriali o aziendali.

Hanno un ruolo importante nella gestione del TFR: se non indichi espressamente di voler lasciare il TFR in azienda, tutte le somme vengono automaticamente versate al fondo negoziale di “categoria”, cioè al fondo istituito dal contratto collettivo applicato in azienda.

Lo stesso avviene se non indichi, sempre entro 6 mesi dalla costituzione del rapporto, un Fondo di previdenza complementare diverso da quello di categoria.

Nel caso in cui non ci sia un fondo di “categoria”, le somme vengono destinate al Fondo Cometa, il fondo del contratto dell’industria metalmeccanica.

I principali fondi negoziali di settore

AGRICOLTURA – Agrifondo

ARTIGIANATO – Prevedi

CARTA E CARTONE – Byblos

CHIMICA E FARMACEUTICA – Fonchim

COMMERCIO – Fon.Te

EDILI – Edilpre

FERROVIE DELLO STATO – Eurofer

GOMMA PLASTICA – Fondo Gomma Plastica

METALMECCANICO – Cometa

MODA E CALZATURE – Previmoda

PICCOLE E MEDIE IMPRESE – Fondapi

POSTE ITALIANE – Fondo Poste

PUBBLICI ESERCIZI – Fon.Te

SANITÀ – Fondo Sanità

SCUOLA – Espero

STUDI PROFESSIONALI – Previprof

TRASPORTO AEREO – Fondaereo

TURISMO – Fon.te

Fondi aperti

I fondi pensione aperti (FPA) sono dei fondi pensione istituiti da banche, finanziarie, società di assicurazioni o creati dagli stessi fondi negoziali. Tutti lavoratori interessati possono aderire a questi fondi.

Sono definiti “aperti” perché l’adesione è volontaria e non è legata al settore di competenza e al contratto collettivo applicato al rapporto di lavoro. L’adesione può essere individuale o collettiva.
 

Piano Individuale Pensionistico

Il Piano Individuale Pensionistico (PIP) è una forma di previdenza complementare privata istituita da imprese di assicurazione. L’adesione è individuale e, a differenza di FPN e FPA, presuppone l’affiancamento di un consulente da prima dell’adesione e per tutta la durata contrattuale, sia in fase di accumulo che in fase di erogazione del fondo.

Avere un consulente sempre aggiornato e a disposizione comporta una spesa maggiore rispetto alle altre forme, ma può rivelarsi un vantaggio nel tempo, perché consente di avere un supporto più immediato. In questo caso avrai una persona che può rispondere alle tue richieste e che può aiutarti a conoscere le varie possibilità che questi strumenti offrono.

Per aderire ai FPA e ai PIP, e versare i relativi contributi, non è necessario avere diritto al TFR. Questi due tipi di fondi, dunque, possono essere sottoscritti anche da liberi professionisti e autonomi.

Inoltre, aderendo a una di queste forme di previdenza, se cambi lavoro non è necessario cambiare fondo pensione. 

Se invece aderisci a un FPN e poi cambi settore lavorativo, sarai obbligato a cambiare anche fondo pensione.

Perché aderire a un fondo pensione? Per accumulare risparmi e finanziare una pensione complementare integrativa in misura più conveniente rispetto al trattamento pensionistico ordinario.