Partecipazione record alla terza edizione di IMPACT2030

Numeri record per la terza edizione di Impact 2030, come da tradizione organizzato da laborability nel campus di H-Farm di Roncade (Tv), all’insegna di una collaborazione sempre più stretta e vitale con H-Farm Business School, che quest’anno è knowledge partner della manifestazione.

All’evento di mercoledì 16 ottobre, incentrato su intelligenza artificiale e sostenibilità sociale, hanno partecipato oltre 500 persone, con il pienone in sala durante gli speech in plenaria e grande successo di partecipazione ai workshop che si sono succeduti nel corso della giornata.

Per tutti è stata un’occasione unica per approfondire, insieme a grandi aziende ed esperti di settore, l’impatto concreto che sostenibilità sociale e intelligenza artificiale avranno nel futuro prossimo delle organizzazioni e del modo stesso di concepire il lavoro.

Scenari, storie, insight di una evoluzione dirompente

I due temi principali della terza edizione sono stati oggetto dei focus in Auditorium, a partire dalla sostenibilità sociale – una cosa seria che genera valore – di cui si è discusso e ragionato nella sessione del mattino, con sette interventi di notevole impatto sul pubblico. 

Sul palco si sono succeduti Chiara Bellon, direttrice risorse umane e organizzazione di Gruppo Veritas, Paolo Intini, Director of Operations e Martina Romano, Sustainability Senior Consultant di Ayming Italia, Diego Rossi, direttore generale di Bibanca, Enrico Capiozzo, Ceo di Veasyt, Martina Fondi, Head of Forestry e Partner di Treedom, Ilaria Agosta, presidente di Aidp Veneto-Friuli Venezia Giulia, e Francesco Nalini, Ceo di Carel.

Nel pomeriggio lo sguardo si è spostato sull’intelligenza artificiale e il suo impatto sul lavoro, riflettendo su come diventare organizzazioni AI ready, pronte a evolversi con la nuova tecnologia.

Anche in questo caso si sono alternati relatori d’eccezione, come Mariangela Orme, senior learning manager di Microsoft, Antonio Castaldo, direttore della rivista FL di Fondazione Leonardo, William Griffini, AD e partner di Carter&Benson, Alessandro Petrillo, Ceo di H-Farm Business School, Andrea Virgilio, Ceo di Beliven, e in chiusura Francesco Salonia, AD, e Barbara Peressoni, HR strategist, di laborability.

Laborability accanto alle aziende nel cambiamento

Il primo a salire sul palco per dare il via ai lavori è Gianluca Spolverato, founder di laborability e Managing Partner di WI LEGAL.

“Laborability è un laboratorio di ricerca e innovazione, di sperimentazione di linguaggi, tecniche, sui temi del lavoro, con una vocazione: parlare alle persone”, ha esordito Gianluca Spolverato, “Siamo qui con tanti ruoli, ma siamo tutti persone e spesso per lavoro ci occupiamo di persone. E mi fa piacere vedere la sala piena. Abbiamo avuto più di mille iscritti: ne siamo onorati”.

A proposito delle tematiche della giornata, l’accento è stato posto soprattutto sulle occasioni di sviluppo.

“Abbiamo la fortuna di vivere tempi straordinari, di grandi cambiamenti e trasformazioni. Ogni volta che ci sono grandi cambiamenti ci sono anche preoccupazione e paura. Allo stesso tempo temi di grande opportunità, se sapremo interpretare il cambiamento. I temi sono quelli di chi vuole essere leader del cambiamento, non follower. Vogliamo essere di stimolo, con testimonianze di aziende che hanno fatto qualcosa di concreto in questi ambiti”, ha sottolineato Spolverato.

“Sostenibilità sociale e intelligenza artificiale sono due temi che hanno priorità e urgenza nell’agenda del cambiamento. È urgente comprendere l’impatto che avranno su di noi come persone, organizzazioni e impresa, anche perché toccano grandi temi etici e ci sono tanti posti di lavoro in gioco. Sono cambiamenti che dobbiamo imparare a guidare, che devono rappresentare una spinta verso il miglioramento”.

Quindi un richiamo, da parte di Spolverato, sul bisogno di concretezza in questi argomenti e l’impegno di laborability nel fornire supporto alle aziende che cercano di vivere il cambiamento.

“La sostenibilità sociale riguarda temi molto concreti. Come l’equità interna: dal 2025 diventerà vincolante per tutti una direttiva comunitaria che obbligherà ad adottare politiche retributive su principi di equità interna, misurabile e verificabile. Quindi il contesto sociale e politico è già mutato.

Prendersi cura davvero, senza retorica, di tutte le persone, non solo i migliori, non solo i talenti o i fuoriclasse. L’impresa è una comunità di persone, ciascuna con i suoi talenti, dove tutti devono potersi sentire bene e lavorare bene. Costruire luoghi dove le persone possano non sprecare i loro talenti. 

IMPACT è lo spettacolo del lavoro che cambia. Noi siamo una media e tech company, con una factory di prodotti tech. Vogliamo aiutare aziende e persone a scoprire e accedere alle tante opportunità che ci sono oggi nel mondo del lavoro”.

Arrivederci a maggio nel segno della sinergia con H-Farm 

Per la chiusura dei lavori in Auditorium sono saliti sul palco Elisabetta Vanuzzo, presidente del CDA e CMO di laborability, e Alessandro Petrillo, Ceo di H-Farm Business School.

“Volevamo ringraziare tutte le aziende che hanno deciso prendere parte a questa giornata, a tutti i relatori che ci hanno fatto ragionare con i loro interventi, alle centinaia di persone che hanno partecipato e a tutti coloro che ha lavorato per mesi a quest’evento”, ha detto Vanuzzo, “In queste prime tre edizioni abbiamo affrontato tematiche di grande rilevanza per il mondo del lavoro e abbiamo già deciso cosa accadrà qui l’anno prossimo. Vogliamo annunciarlo insieme a H-Farm Business School, che oggi è il nostro knowledge partner, ma la nostra collaborazione non finisce qui”.

“Dopo tre edizioni miglioreremo ancora di più e per il prossimo appuntamento H-Farm Business School sarà co-organizzatore dell’evento, perché questo sodalizio è produttivo dal punto di vista degli spunti, delle tematiche affrontate, della partecipazione. Siamo lieti di annunciare la data e i temi del prossimo IMPACT2030, che si svolgerà sempre in H-Farm il 28 maggio 2025 e sarà incentrato su intelligenza artificiale, lavoro e diritto”.