La creatività facilita la risoluzione dei problemi e permette di immaginare scenari inaspettati. Come stimolarla e applicarla nel lavoro
Creatività significa trovare soluzioni utili e nuove, immaginare vie alternative, cambiare prospettiva e abbattere le barriere del consueto. Chi riesce a creare prodotti e servizi utili, non solo nell’immediato ma negli anni a venire, è un creativo con grandi vantaggi rispetto agli altri. Invece di produrre soluzioni sempre identiche, sa mettere sul mercato qualcosa di nuovo.
Molto apprezzata quando emerge in modo spontaneo, tuttavia la creatività non è sempre “coltivata” a dovere. Esistono invece alcuni semplici consigli per stimolare la creatività delle persone, creando un terreno fertile dove farla crescere rigogliosa. Per la nostra rubrica Consigli sul lavoro, oggi ne parliamo con Elena Magello, Psicologa del lavoro, Consulente organizzativa e Formatrice per le risorse umane.
“Quando pensiamo alle persone creative, o ai lavori creativi” spiega Magello “tendiamo a immaginare personaggi particolari, spesso con un quoziente intellettivo molto elevato. In realtà, pur essendoci anche questi esempi, la creatività è un bagaglio molto più comune di quanto si pensi.
Non è un dono né un talento, ma qualcosa che utilizziamo quotidianamente per risolvere i problemi. I bambini ad esempio sono molto creativi perché vivono in un mondo non strutturato, privo delle barriere e dei binari mentali a cui la società ci abitua”.
Come valorizzare, dunque, questa preziosa risorsa? Ecco i consigli dell’esperta.
Creare un ambiente stimolante
Inevitabilmente il contesto in cui lavoriamo influenza i nostri pensieri: un ambiente asettico, privo di colore o con un arredamento troppo essenziale, sicuramente non incentiva la creatività. Al contrario un ufficio ricco di colori, di luce, di elementi in grado di catturare l’attenzione e di stimolare la riflessione, come può essere un’opera d’arte, costituisce un ambiente più stimolante.
Creare occasioni di scambio e confronto informale
A favorire o meno la creatività in ufficio non è solo la gestione degli spazi, ma anche del tempo. Se la giornata è troppo piena, tanto da non lasciare spazio alla condivisione informale, la creatività ne risente. Utilissimi sono invece i momenti dove lo scambio nasce in modo naturale e spontaneo. Non serve che siano momenti immaginati ad hoc con questo obiettivo: per favorire la creatività a lavoro anche la pausa pranzo è un’ottima occasione. Incentivare i lavoratori a trascorrerla insieme può essere uno stimolo importante.
Riunioni partecipate e brain storming
Le riunioni aziendali possono essere un momento di ascolto passivo, se parla solo il capo, oppure un incontro partecipato. Coinvolgere i dipendenti chiedendo la loro opinione o con attività di brain storming (esistono tecniche specifiche) può dimostrarsi molto utile. Ma ad una condizione: le idee non vanno mai giudicate. Alcune saranno vincenti, altre meno, ma le persone devono sentirsi libere di esporsi. Diversamente, i condizionamenti esterni e la paura del giudizio rischiano di rendere l’attività del tutto inefficace.