Le pensioni delle donne sono più basse di 500 euro al mese

Pensioni delle donne, più basse di 500 al mese
(foto Shutterstock)

Nel primo semestre del 2021 scende l’importo medio delle pensioni, sia per gli uomini sia per le donne. Ma il gap di genere sale di 33 euro al mese. I dati del Monitoraggio INPS

Il gender pay gap si riflette non solo sulle buste paga, ma anche sulle pensioni. Lo evidenzia l’ultimo Monitoraggio dei flussi di pensionamento pubblicato nei giorni scorsi dall’INPS, che mostra come l’importo mensile medio sia mediamente più basso di 500 euro per le donne. 

Il dato: le pensionate guadagnano in media 500 euro in meno al mese

Le nuove pensioni con decorrenza nel periodo gennaio–giugno 2021 sono state 389.924 in totale, per un importo medio mensile di 1.155 euro. Prevalgono per numero quelle femminili, 215.124 contro le 174.800 maschili, a fronte però di un importo medio mensile più basso: 931 euro contro i 1.429 euro degli uomini. In altre parole le pensionate guadagnano in media 500 euro in meno

Il totale delle pensioni con decorrenza nel 2020 è invece di 856.004, per un importo medio mensile alla decorrenza di 1.243 euro. Di queste, 470.181 sono riferite a donne, per un importo medio mensile di 1.033 euro, e 385.823 a uomini, con 1.498 euro mensili. Il gap, quindi, si mantiene stabile nel tempo ed anzi, da un anno all’altro lo scarto è salito di ulteriori 33 euro

Quasi 125 mila le pensioni anticipate nel primo semestre 2021

Sono 124.139 le pensioni anticipate (importo medio di 1.928 euro) liquidate dall’INPS negli ultimi sei mesi. Una cifra che si avvicina molto a quelle di vecchiaia, di poco inferiori alle 127 mila (126.853), per un importo medio di 818 euro.

Quelle di invalidità previdenziale hanno raggiunto quota 19.065 (791 euro medi) e quelle liquidate ai superstiti sono state 119.867 (773 euro medi). In tutto il 2020 l’Inps ha erogato 856.004 pensioni per 1.243 euro medi.

Le pensioni per categoria nel 2020 e 2021

Analizzando le singole gestioni, il FPLD ha totalizzato 364.235 pensioni nel 2020 e 177.414 nel primo semestre 2021. Seguono la gestione dipendenti pubblici con rispettivamente 168.808 e 52.139, artigiani (92.968 e 45.236), commercianti (81.282 e 38.757), parasubordinati (38.257 e 18.681) e coltivatori diretti, coloni e mezzadri (41.050 e 19.094). Gli assegni sociali sono stati 69.404 nel 2020 e 38.603 nel 2021.

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