La classifica Italy’s Best Employers premia le aziende dove i tempi di vita privata e lavoro si conciliano di più. La retribuzione non è più al primo posto
L’emergenza sanitaria ha cambiato le priorità delle nostre vite, e le persone vogliono che il loro lavoro sia piacevole, e si integri al meglio con i ritmi della sfera personale. A delineare le caratteristiche delle aziende più ambite del momento, è la piattaforma Statista, che ha cercato di dare risposte sulla domanda cruciale riguardante proprio l’employer branding (cioè la reputazione che un’azienda si costruisce come datore di lavoro): “Su una scala da 0 a 10, con quanta probabilità raccomanderebbe la sua azienda ad un conoscente o ad un familiare?”.
Il report ha preso in considerazione 400 aziende, tra medie imprese e multinazionali, e realtà del settore pubblico, arrivando a realizzare una classifica delle aziende italiane dove converrebbe lavorare.
Quali sono i meriti delle aziende che sono riuscite a conquistarsi un posto virtuoso nella classifica? Primo fra tutti, quello di aver investito nei piani di welfare aziendaleÈ l’insieme di benefit e prestazioni che un datore di lavoro riconosce ai suoi dipendenti, in aggiunta alla normale retribuzione, con lo scopo di migliorarne la qualità della vita privata e professionale. More, rendendoli sempre più flessibili e adattabili alle esigenze dei lavoratori. Necessità che, in conseguenza della pandemia, sono andate mutando rapidamente e radicalmente.
I piani welfare sono costruiti in stretta collaborazione con i lavoratori, e sono sempre più personalizzati sulla base dei loro bisogni: si va da una flessibilità nell’organizzazione dei turni di lavoro, al riconoscimento di un credito personale a cui viene aggiunto un contributo per la famiglia, che cambia a seconda del numero dei figli.
Partendo dal presupposto che la retribuzione e le possibilità di carriera non rientrano più tra le priorità dei lavoratori, la classifica di Statista evidenzia le aziende italiane dove si lavora meglio, suddividendole tra vari comparti. Il primo posto spetta ad Heineken, con un punteggio pari a 9, alla quale seguono Ferrero, con 8,95, Banca d’Italia, con 8,94 per il settore creditizio, Microsoft con 8,96 per il comparto ICT, la Scuola Normale Superiore con 8,84 per ciò che riguarda l’ambito universitario, e a chiudere Barilla e Decathlon entrambe con 8.83 per alimentari e moda.
Qui il primato è del Gruppo Mondadori, con un punteggio di 8,43 e un 53esimo piazzamento generale. In seconda posizione il Gruppo Mediaset con 8,26 punti e un 86mo posto. Terzo il Gruppo Feltrinelli, e quarta la RAI con 8,09.
In quest’ambito i cinque luoghi di lavoro più ambiti sono ABB, Tenaris, il Consorzio Agrario del Nordest e Agrifarma. Tra i fornitori di energia ai primi posti ci sono Terna, Edison ed Enel.