Rientro in ufficio: le misure per la mobilità sostenibile

Mobilità sostenibile
(foto Shutterstock)

Dallo smart working all’uso della bicicletta o dei monopattini elettrici: le iniziative previste dalle linee guida ministeriali per rendere più green gli spostamenti casa lavoro

Orari scaglionati, turni, coworking, servizi di navetta aziendale per gli spostamenti: il rientro a lavoro dopo la pausa estiva sarà all’insegna della flessibilità e del green. Ad indicare la via, ancor prima delle misure sul contenimento della pandemia, sono le nuove “Linee guida per la redazione e l’implementazione dei piani degli spostamenti casa-lavoro (PSCL)” pubblicate lo scorso 4 agosto dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS) e dal Ministero della Transizione ecologica. Figura fondamentale per l’organizzazione del rientro sarà quella del mobility manager, di cui su laborability abbiamo già parlato diffusamente.

Un piano per la mobilità sostenibile

Le linee guida fanno riferimento alle misure per incentivare la mobilità sostenibile contenute nel cosiddetto decreto Rilancio. Il decreto infatti dispone, per le aziende con più di 100 dipendenti e ubicate in in comuni con oltre 50 mila abitanti, la redazione di un “piano degli spostamenti casa-lavoro”, finalizzato a contenere l’uso dei mezzi privati e a decongestionare il traffico cittadino.

I piani aziendali vanno trasmessi al mobility manager d’area del Comune competente, il quale si occupa della valutazione complessiva, del coordinamento delle diverse iniziative e della proposta di finanziamento in base alle risorse disponibili.

Cinque sono gli “assi” previsti dal PSCL: disincentivare l’uso dell’auto privata, favorire l’uso del trasporto pubblico, favorire la mobilità ciclabile e/o la micromobilità, ridurre la domanda di mobilità e sensibilizzare i lavoratori.

Disincentivare l’uso dell’auto privata

Per raggiungere l’obiettivo, il piano nazionale consiglia misure come ad esempio l’introduzione di un servizio di navetta aziendale e di auto aziendali su prenotazione, oppure la razionalizzazione dei parcheggi favorendo l’uso di mezzi condivisi. O ancora: introdurre delle tariffe per le aree di sosta aziendali, predisporre parcheggi aziendali gratuiti per i dipendenti che condividono l’auto, creare app o spazi dedicati su intranet per la gestione del carpooling aziendale. Un’altra idea è quella di istituire i “buoni mobilità” da destinare ai dipendenti che si recano in ufficio utilizzando forme di mobilità sostenibile alternative all’uso dell’auto privata.

Favorire l’uso del trasporto pubblico

C’è inoltre la richiesta di migliorare le linee di trasporto pubblico locale (tpl) che prevedono fermate nei pressi dell’azienda. A tal fine si possono richiedere nuove linee o nuove fermate di collegamento tra i percorsi del trasporto pubblico e la sede dell’azienda, prevedendo anche convenzioni con le aziende di tpl al fine di fornire abbonamenti gratuiti o a prezzi agevolati per i dipendenti.

Favorire la mobilità ciclabile e/o la micromobilità

Tra gli obiettivi del piano per la mobilità sostenibile c’è anche quello di incentivare l’utilizzo di mezzi green. Tra le iniziative suggerite: realizzare stalli per biciclette custoditi e/o videosorvegliati, creare spazi dedicati ai monopattini e prevedere stazioni di ricarica per mezzi elettrici. E ancora: realizzare spogliatoi con docce per i lavoratori, acquistare bici aziendali e stringere convenzioni con aziende di bike sharing e micromobilità condivisa, per poter offrire servizi a prezzi agevolati ai dipendenti.

Ridurre la domanda di mobilità

Anche lo smart working rientra fra le misure per la sostenibilità: alle aziende si chiede infatti di favorire forme di lavoro ibrido, con co-working di prossimità nei pressi delle case dei dipendenti.

Altre misure previste dal PSCL

Ulteriori iniziative riguardano ad esempio: la sensibilizzazione dei dipendenti sui temi della mobilità sostenibile, corsi di formazione, incentivi all’utilizzo di app per il monitoraggio degli spostamenti, richieste di interventi di messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali/ciclabili in prossimità degli accessi alle sedi aziendali. In questa fase è importante coinvolgere i lavoratori avviando con loro una discussione su orari flessibili, incentivi economici e, più in generale, sulle misure che incidono sui rapporti tra dipendenti e datore di lavoro.

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