La Giornata mondiale dell’alimentazione è un’occasione per ricordare come ognuno possa fare la propria parte nella riduzione degli sprechi
Il 16 ottobre è la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, un’occasione per riflettere sulle nostre abitudini nella gestione del cibo e provare a correggere quelle che ci portano a sprecarlo, sia a casa che in ufficio.
Spesso le persone portano il pranzo da casa, o acquistano qualcosa al take away da consumare in ufficio, dove spesso è presente una sorta di ‘dispensa fai da te’ accessibile a tutti, nei momenti di pausa.
Il tema dello spreco alimentare è avvertito dalla maggior parte delle persone come un’emergenza da risolvere, ma non sempre riusciamo a consumare tutto ciò che acquistiamo e, spesso, molto cibo va gettato.
Fortunatamente, i modi per evitare questo spreco ci sono: piccole abitudini quotidiane, da mettere in pratica a casa, ma anche in ufficio, per imparare ad acquistare ciò che ci serve realmente, e salvare quantità di cibo importanti.
Secondo Coldiretti, in Italia, vengano sprecati, ogni anno, 67 kg di alimenti per abitante, per un totale di oltre 4 milioni di tonnellate di cibo sprecato. A livello mondiale, invece, ogni anno vengono gettate 1 milione di tonnellate di alimenti, pari a circa 121 kg di cibo a persona.
In prima posizione, ad essere gettata è la frutta fresca (25,5 grammi al giorno), seguita da insalate (21,4 grammi), pane fresco (20,0 grammi), verdure (19,5 grammi) e cipolle, aglio, tuberi (18,7 grammi). In generale, meno della metà degli italiani attua una strategia anti-spreco durante la fase di acquisto del cibo.
In particolare, il 41% dichiara di acquistare periodicamente prodotti a lunga scadenza, e frequentemente prodotti freschi. A seguire, il 36% fa affidamento a un’organizzazione del frigorifero-dispensa per tenere sotto controllo la scadenza dei prodotti, oppure acquista confezioni di cibo in piccoli formati.
La prima cosa da fare quando vi avvicinate al reparto cucina nel vostro luogo di lavoro, è effettuare un buon check-up del frigo: verificate cosa c’è all’interno, cosa manca e cosa invece c’è già in abbondanza. Questo permetterà di evitare che acquistiate cibo inutilmente, specie trattandosi di cibo fresco, e dunque a scadenza ravvicinata.
E quest’ultimo punto è fondamentale: passate in rassegna tutto ciò che c’è nella cucina allestita nello spazio di lavoro, e verificate con attenzione la data di scadenza di ogni cosa. Che si tratti di prodotti freschi, o di scatolame, non dimenticate nulla. Anche questo è un modo per evitare sprechi di cibo, e magari ricordarvi che avete degli ottimi prodotti pronti a essere mangiati, senza bisogno di acquistarne altri.
Un’altra parola d’ordine è “rotazione”: cercate di non mangiare ogni giorno le stesse cose. Questa buona abitudine giova sia alla vostra salute, che al Pianeta. Avere una dieta varia e composta da cibi diversi tra loro, ogni giorno diversa, aiuta il vostro organismo a star bene e, allo stesso tempo, riduce la probabilità che il cibo acquistato venga buttato.
Un altro elemento che può aiutarvi, anche in ufficio, a evitare sprechi, è la vecchia e buona regola della nonna: cucinare gli avanzi. Quante volte, nelle piccole cucine di supporto agli uffici, sono presenti i forni a microonde? Questi possono essere utilizzati anche per scaldare il cibo rimasto, piuttosto che solo per scongelare o riscaldare cibi pronti confezionati. Se rimane qualche avanzo in frigo, per esempio, potete unirlo ad altri ingredienti e comporre un piatto unico per il pranzo, evitando così gli sprechi.
Ma, se davvero non sapete cosa farne perché state andando in ferie, o perché avete deciso di mettervi a dieta, e volete comunque evitare gli sprechi, potete decidere di regalare il vostro cibo ai colleghi, o di portarlo a casa per condividerlo con i vostri cari. Anche questo è un modo per ricordare che, per una parte del Pianeta, poter disporre del cibo e alimentarsi liberamente è una vera fortuna.
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