Homeworking, vita sedentaria, incertezze sul futuro possono generare stress, paure e stati d’ansia. Dagli esperti le regole del Pure Thinking per ritrovare il benessere
Il “Pure Thinking”, è un nuovo trend basato su una ricerca attiva del benessere puro, guidato dalla volontà di vivere la quotidianità senza cattive abitudini, alimentari e non, liberandosi dagli eccessi e cura di sé per stare bene dentro e fuori. In un periodo come quello attuale, dove moltissime persone accusano forte stress – lavorativo ma non solo – questa filosofia sta rapidamente prendendo piede.
Senso di precarietà, incertezza del futuro, paura per sé e per i propri cari, lontananza dagli affetti, ma anche la semplice privazione della libertà di compiere alcune azioni semplici e quotidiane. Per oltre 8 italiani su 10 (82%) gli ultimi 12 mesi sono stati all’insegna del cosiddetto “stress da Covid”. È quanto emerge da un’indagine di Pure Encapsulation condotta con metodologia Woa (Web Opinion Analysis) su circa 900 italiani, e su un pool di circa 30 esperti per individuare possibili soluzioni per affrontare al meglio lo stress da Covid. Attraverso un monitoraggio dei principali social network, blog, forum e community dedicate, Pure Encapsulation ha analizzato, attraverso un’analisi di opinioni, pareri ed esperienze, come sia cambiata la vita di tutti i giorni dopo un anno di isolamento e quarantena.
Principalmente la pandemia da Covid-19 ha comportato una maggiore attenzione per la propria salute (58%), la rivalutazione di alcune azioni quotidiane (52%) che un tempo si davano per scontato e che oggi hanno un’importanza diversa. Incide, inoltre, un diverso rapporto con la tecnologia (45%), diventata indispensabile per mantenere relazioni a distanza e portare avanti attività di formazione e lavoro. Cosa consigliano gli esperti per reagire e combattere lo stress quotidiano? Tra le prime indicazioni emerge l’importanza di condividere le proprie emozioni e preoccupazioni (69%). Un altro importante consiglio riguarda lo scegliere un’alimentazione sana ed eseguire esercizi di rilassamento (57%), facendo anche attenzione a rispettare il corretto ciclo sonno-veglia.
Delle buone regole per ritrovare il benessere psico-fisico, allora, sono quelle del cosiddetto “Pure Thinking”, che si basa semplicemente sulla volontà di liberarsi da ansie e preoccupazioni non necessarie, ritrovando l’equilibrio anche disintossicandosi dalle cattive abitudini (alimentari ma non solo).
«Le strategie di intervento – spiega la dottoressa Monica Bossi, medico chirurgo specialista in Medicina Interna ed esperta di Nutraceutica – possono essere applicate in diversi ambiti dal punto di vista psicologico. Per ciò che riguarda la sfera alimentare, è necessaria l’eliminazione di alimenti che favoriscono la nostra fragilità psicologica e lo stato infiammatorio che condiziona la scelta alimentare in modo vizioso come zuccheri semplici, degli alimenti salati e preconfezionati. È preferibile invece preparare con amore e partecipazione cibi semplici preferendo i cereali in chicco, e proteine anche vegetali». Tutti consigli che ben si sposano con il credo del “Pure Thinking”.
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