Il “workation index” di Prepli mette a confronto 74 città da tutto il mondo e stabilisce le migliori per lo smart working. Ne abbiamo selezionate 4 (più una)
Il Natale si avvicina a grandi passi, gli addobbi sono ormai ovunque e anche i workaholic iniziano ad accarezzare l’idea di qualche giorno di vacanza.
Per alcuni sarà uno stacco brevissimo e totale, per altri sarà magari un po’ più lungo e comprensivo di qualche giorno di smart workingÈ una nuova modalità di svolgimento dell’attività lavorativa, introdotta dalla l. 81/2017 e caratterizzata dall’assenza di precisi vincoli di orario e di luogo di lavoro per il dipendente. More, magari da un luogo che offra un panorama piacevole e tutti i comfort di una bella vacanza.
L’idea della “workation”, lo smart working da un luogo di vacanza, ha infatti preso piede negli anni della pandemia e, pur non registrando nel tempo l’entusiasmo iniziale, non sembra destinata a sparire del tutto.
Le tendenze di viaggio per il prossimo anno, secondo i siti di settore, vedono la prevalenza di mete rilassanti, dove dare spazio alla pace dei sensi. Grande successo, quindi, per le destinazioni dove coltivare il proprio benessere psicofisico.
Molti, dopo aver passato lunghi periodi in casa, coglieranno inoltre l’occasione per aprirsi al nuovo, conoscendo nuove persone e visitando posti nuovi.
Il 2023 potrebbe essere l’anno dell’esperienza che abbiamo tenuto nel cassetto per una vita, e che è arrivato il momento di fare senza più perdere tempo. Perché del domani, come scriveva Lorenzo de’ Medici, non v’è certezza.
Dove può andare, quindi, chi desidera allungare le vacanze natalizie con un po’ di smart working? La piattaforma di apprendimento digitale Preply ha messo al confronto 74 città da tutto il mondo e stilato il “workation index”, l’indice dei migliori posti al mondo dove lavorare in smart working.
All’interno di questa classifica, abbiamo selezionato per i lettori di Laborability le 5 migliori mete invernali.
Preply ha considerato fattori come clima, ambiente, costi e qualità della vita. Al primo posto, secondo questi criteri, si colloca Brisbane in Australia. Una meta incredibile, che tuttavia in dicembre concentra la maggior parte dei suoi pochi giorni piovosi.
Scivolando quindi al secondo posto nella classifica troviamo una città europea. Affacciata sull’oceano Atlantico, Lisbona è magnifica in estate, ma non meno attrattiva in inverno. Con i suoi vicoli stretti e colorati e le casette arroccate una sull’altra, la città si presta a essere visitata 365 giorni all’anno, ma in inverno ha il pregio di offrire un clima molto mite. In dicembre non mancano mercatini e fiere di Natale.
I mesi invernali non sono in realtà i migliori per visitare la Slovenia, ma nel periodo natalizio Lubiana acquista un fascino davvero speciale: l’intera città è addobbata a festa, le luminarie ornano ogni via del centro, l’aroma di vin brulé si spande nell’aria e i mercatini si susseguono lungo le rive del fiume Ljubljanica.
Sicuramente qui il freddo si fa sentire, ma per gli appassionati dei paesi nordici non c’è niente di più affascinante della Finlandia in inverno. Qui nasce il mito di Babbo Natale e dicembre è tra i mesi migliori per ammirare lo spettacolo dell’aurora boreale. Gli itinerari non mancano e le esperienze sono uniche: dalla notte in igloo con tetto trasparente alle gite in motoslitta.
Al numero 7 nella classifica di Preply troviamo un’altra città che nel periodo natalizio si veste di luci e di colori, mentre nell’aria aleggia un profumo di biscotti, punch caldo e mandorle tostate.
Vienna è un gioiello in tutte le stagioni, ma in inverno l’atmosfera si fa incantata grazie ai magnifici addobbi e ai numerosi mercatini: quello di Freyung esiste dal 1772 e proprio come un tempo vi si trovano prodotti artigianali, decorazioni di vetro, presepi tradizionali e ceramiche.
Non entra nella classifica di Preply, ma per gli smart worker italiani merita una menzione Courmayeur, in Val D’Aosta. Ai piedi del Monte Bianco, è una meta tra le più amate dagli appassionati di sport invernali: dallo snowboard allo scialpinismo, dal freeride all’eliski.
Ma non solo: lo scorso anno, il comune di Courmayeur ha sottoscritto anche il “manifesto dello smart working etico”, candidandosi a luogo all’avanguardia lavorare immersi nella natura, restando sempre connessi con il mondo e in rilassante equilibrio con l’ambiente.
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