Le cartiere di Burgo Group si reinventano con l’e-commerce

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(foto Burgo Group)

Dalla grafica all’imballaggio: in due anni sono stati convertiti gli stabilimenti di Avezzano e di Verzuolo, che oggi è uno tra i più grandi d’Europa

Il mercato dell’informazione va spostandosi dall’edicola al web, gli atti vengono gradualmente digitalizzati, le comunicazioni corrono veloci in rete e sempre meno su carta. Per contro, il cartoncino domina nel regno dell’e-commerce, che grazie agli imballaggi fa girare un’economia in crescita. È un mondo che cambia, e ne risente tutta l’industria che sta dietro alla produzione della carta. Il Burgo Group (12 cartiere tra Italia ed estero) ha saputo vedere, negli stravolgimenti in atto, un’opportunità data dall’e-commerce e dal riciclo, trasformando in rinascita una possibile crisi. 

Dalla carta al cartoncino

La conversione inizia nel 2018, quando il gruppo trasforma la Cartiera di Avezzano, in Abruzzo, in sede produttiva per cartone di riciclo e da imballaggio. Fino a quel momento la filiale era specializzata in carte grafiche, la cui domanda tuttavia andava sparendo. Così l’azienda decide di invertire la rotta: porte aperte alla carta straccia per produrre cartone da imballaggio, quello utilizzato per la spedizione di pacchi. Una scelta lungimirante: secondo una stima di Netcomm e Comieco, in Italia l’e-commerce genera oltre 20 milioni di consegne al mese. Cifra che si traduce in altrettanti milioni di imballaggi: un flusso significativo, che può rivelarsi un’opportunità per l’industria del riciclo. 

L’operazione continua

Dopo la prima operazione ad Avezzano di due anni fa, il gruppo Burgo ha deciso di continuare sulla stessa strada. Pochi mesi fa, così, ha scelto di convertire alla produzione di cartone anche lo stabilimento di Verzuolo, in Piemonte. Lì, nell’area del cuneese, si producevano ogni anno 400 mila tonnellate l’anno di carte meccaniche per riviste, cataloghi, depliant. Ora, una volta a regime, lo stabilimento produrrà 600 mila tonnellate di carte per ondulatori. Un impianto tra i più grandi d’Europa. Nel giro di appena due anni il segmento della produzione di carte grafiche è sceso dal 75 al 70%, lasciando gradualmente più spazio alla carta da imballaggio. 

Il riciclo come risorsa

Secondo il rapporto annuale di Comieco, nel 2019 le performance nazionali in merito alla raccolta differenziata sono migliorate del 3%. Con 100 mila tonnellate in più rispetto al 2018 si è superata quota 3,5 milioni di tonnellate di carta proveniente dalla raccolta differenziata. Una grande risorsa che tuttavia in Italia si fatica a mettere a frutto. Perché, a fronte di un aumento di materia prima da riciclo, non aumentano gli impianti di riciclo e di recupero, a partire dalle cartiere. 

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