Assegno al nucleo familiare: novità e istruzioni aggiornate

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(foto Shutterstock)

Esiste un sostegno anche per i nuclei familiari senza figli, ma con altre tipologie di persone a carico. Vediamo in cosa consiste l’assegno per il nucleo familiare

Cos’è l’assegno al nucleo familiare

L’Assegno al Nucleo Familiare (ANF) è una prestazione economica a carico dell’Inps destinata alle famiglie dei lavoratori dipendenti o dei pensionati da lavoro dipendente. 

L’importo viene calcolato in relazione alla dimensione del nucleo familiare, alla sua composizione, e al reddito complessivo prodotto al suo interno.

Per avere diritto a questa prestazione:

  • i nuclei familiari devono essere composti da almeno due o più persone;
  • il reddito complessivo della famiglia deve essere inferiore a quello stabilito ogni anno dalla legge.

Gli importi del reddito e degli assegni sono determinati annualmente dall’INPS. Il reddito del nucleo familiare, da prendere in considerazione ai fini della concessione dell’assegno, è quello calcolato nell’anno solare precedente. Per esempio quindi, per il periodo 1° luglio 2023 – 30 giugno 2024, si deve considerare il reddito prodotto nel 2022.

Differenza tra assegno familiare e assegno unico

Anche l’assegno unico è una prestazione economica erogata dall’Inps, tuttavia non bisogna confondere le cose. Infatti sia i beneficiari che i presupposti sono differenti. 

L’assegno unico è universale e spetta a chiunque abbia un figlio a carico, indipendentemente dalla tipologia di reddito e di lavoro, quindi lavoratori dipendenti, imprenditori, autonomi e professionisti.

Tutti i figli minorenni sono considerati parte del nucleo familiare del genitore con il quale convive mentre i figli maggiorenni sono considerati a carico, se convivono con il genitore, e non abbiano un reddito superiore a 8.000,000 euro; se non conviventi, sono considerati fiscalmente a carico se non superano i 4.000,00 euro lordi annui.

Assegno familiare: a chi spetta

L’assegno nucleo familiare, invece, è destinato solamente ai lavoratori dipendenti (sia a tempo pieno che parziale, sia con contratto a tempo indeterminato che con contratto a termine) e i pensionati. Chi fa parte di un nucleo familiare senza figli e orfani a carico, può avere diritto all’assegno nucleo familiare per sostenere le spese, nel caso in cui vi siano anche:

  • coniugi, fratelli o sorelle o nipoti, di età inferiore a diciotto anni compiuti. 
  • familiari, senza limiti di età, i quali a causa di infermità o difetto fisico o mentale, si trovino nell’assoluta e permanente impossibilità di dedicarsi ad un proficuo lavoro, o nel caso in cui essi siano orfani di entrambi i genitori e non abbiano conseguito il diritto a pensione ai superstiti.

A differenza dell’assegno unico universale, esistono limiti di reddito per poter richiedere l’assegno nucleo familiare. Tali limiti vengono fissati di anno in anno dalla legge. 

Come fare domanda per l’assegno nucleo familiare

È possibile fare la richiesta di assegno nucleo familiare in tre modi:

  •   direttamente attraverso il portale dell’INPS;
  •   presso le sedi territoriali dell’INPS;
  •   attraverso un CAF – patronato

 La richiesta degli ANF va presentata di anno in anno. Il rinnovo non è quindi automatico come nel caso dell’assegno unico.  In caso di variazione nella composizione del nucleo familiare o dei livelli di reddito familiare, il lavoratore deve presentare una domanda di variazione per il periodo di interesse, utilizzando l’apposito modulo ANF/Dip scaricabile direttamente dal sito internet dell’Inps.

Assegno familiare: qual è l’importo 

L’Inps, ogni anno, pubblica le tabelle con i livelli reddituali e i corrispondenti importi mensili della prestazione, che variano in base alla tipologia del nucleo familiare (quindi che tipologia di familiare è a carico), al numero dei suoi componenti e al reddito totale annuo. 

L’assegno diminuisce all’aumentare del reddito familiare. Inoltre, ci sono delle condizioni particolari (come ad esempio la presenza di disabili nel nucleo familiare) che possono dare diritto a importi più elevati.

Per esempio, le persone sposate e senza figli né orfani a carico, con reddito annuo non superiore ai 15.381,52 euro, possono ricevere un assegno di 46,48 euro al mese. Chi, invece, ha un fratello a carico, l’assegno è pari 82,63 euro al mese.

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