Assegno unico figli maggiorenni fino a 21 anni: come funziona

Assegno unico per figli maggiorenni fino a 21 anni: come funziona

(foto Shutterstock)

Anche i genitori con figli maggiorenni possono presentare domanda assegno unico e universale

L’assegno unico e universale può essere chiesto anche per i figli maggiorenni fino al compimento di 21 anni. La domanda può essere avanzata dal genitore oppure direttamente dal giovane. La somma viene versata a favore del soggetto richiedente.

La condizione per poter chiedere il sostegno anche per i figli maggiorenni è che questi siano ancora a carico del genitore richiedente e che frequentino percorsi scolastici o formativi oppure siano impegnati in determinate attività, o siano, infine, disoccupati. 

Che cos’è l’assegno unico?

È la misura di sostegno prevista per i genitori con figli a carico. È in vigore da marzo 2022 e ha sostituito tutte le precedenti forme di aiuto per i lavoratori con figli, come gli assegni familiari e gli assegni per il nucleo familiare: tutti questi aiuti sono stati riuniti in un unico istituto.

La seconda importante novità è data dal fatto che chiunque può richiedere questo sostegno e per questo motivo è stato chiamato «assegno unico e universale». Qualsiasi genitore può fare domanda, a prescindere che sia un lavoratore subordinato, un autonomo, un imprenditore o un disoccupato e a prescindere dal reddito annuo. C’è una sola condizione: essere genitori con figli a carico. 




Posso chiedere assegno unico per figlio maggiorenne?

Si, la normativa lo consente, fino al compimento del 21esimo anno di età. 

Il primo presupposto per poter fare richiesta è che il figlio sia ancora fiscalmente a carico.

Si considera «a carico» il figlio maggiorenne: 

  • se convivente e con un reddito non superiore a 8.000,000 euro lordi annui.
  • se non convivente e con un reddito non superiore a 4.000,00 euro lordi annui.

Come funziona assegno unico per figli maggiorenni?

Le norme attuative hanno poi previsto ulteriori presupposti, che si aggiungono alla condizione di “fiscalmente a carico” dei genitori. Si tratta di previsioni che hanno l’obiettivo di contrastare i fenomeni di inattività professionale nel mondo giovanile.

Infatti, il sostegno è riconosciuto in presenza di una di queste ulteriori condizioni:

  • il ragazzo frequenta un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea
  • svolgimento di un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui
  • registrazione come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego
  • svolgimento del servizio civile universale.

Chi può fare richiesta assegno unico?

La particolarità di questo sostegno per i figli maggiorenni è rappresentata dalla possibilità da parte del ragazzo di richiederlo. In questa ipotesi, la domanda può essere trasmessa o da uno dei genitori oppure direttamente dal giovane.

Quanto spetta per i figli maggiorenni?

L’importo dell’assegno cambia nel caso di figli maggiorenni. L’importo oscilla da un minimo di 25 euro a un massimo di 85 euro mensili, mentre per i figli minorenni l’importo minimo è di 50 euro e il massimo di 175 euro per ciascun figlio.

La misura dell’assegno mensile è legata esclusivamente all’ISEE familiare e al numero dei componenti del nucleo, tuttavia non è obbligatorio presentarlo. Infatti, la compilazione della certificazione consente al richiedente di percepire un assegno proporzionato rispetto alla situazione reddituale familiare. 

L’importo minimo di 25 euro è riconosciuto nel caso di ISEE superiore a 40.000 o in caso di mancata presentazione.

 

 

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Come capire se è approvata domanda Assegno unico INPS

Genitori separati e domanda di assegno unico: come funziona?

Assegno unico: importi e maggiorazioni. 

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