Se hai figli a carico puoi fare domanda per l’Assegno Unico e Universale e in alcuni casi anche se i tuoi figli sono maggiorenni
A partire da marzo del 2022, è entrato pienamente in vigore l’utilizzo dell’assegno unico universale, che di fatto ha sostituito quello che prima conoscevamo come “assegno familiare” e ha preso il posto di molte altre detrazioni per figli a carico.
In questo articolo approfondiremo le caratteristiche e la particolarità del sostegno economico previsto per le famiglie con figli maggiorenni a carico. Questo sostegno finanziato dall’INPS varia nell’importo dato in base a diverse caratteristiche di ogni nucleo familiare.
L’assegno unico per i figli a carico spetta sia per i minorenni che per i maggiorenni, ma varia in base alle regole previste.
Per capire fino a che età è possibile ottenere l’assegno unico per figli maggiorenni, è opportuno precisare che questa misura è prevista per:
L’assegno unico figli maggiorenni, tuttavia, prevede un’ulteriore importante precisazione per i figli a carico con disabilità. Per questi ultimi non è previsto alcun limite di età.
È possibile ottenere l’assegno unico se i figli maggiorenni stanno ancora studiando? Sì, è possibile chiedere e ottenere l’assegno unico per figli maggiorenni studenti. In questo caso il versamento può avvenire solo a condizione che tuo figlio maggiorenne studente frequenti un corso di studi scolastico o professionale, dato che quest’ultimo titolo è riconosciuto a tutti gli effetti valido su tutto il territorio nazionale, al pari di quello rilasciato alla fine del secondo ciclo di istruzione.
Puoi chiedere l’assegno unico se tuo figlio è maggiorenne studente iscritto a un corso universitario? Sì, anche in questo caso ti verrà riconosciuto l’assegno unico per i figli maggiorenni studenti. E che cosa succede in caso di assegno unico per figli maggiorenni studenti senza ISEE? In caso di mancata presentazione del modello ISEE o di ISEE scaduto, l’assegno unico verrà riconosciuto solamente con l’importo minimo, ossia 28 euro al mese.
Il pagamento dell’assegno unico per tuo figlio maggiorenne che lavora è una delle ipotesi previste dalla normativa, ma per questo sono richieste precise regole, soprattutto sul limite di reddito.
L’INPS, con il messaggio numero 1714 del 2022, ha specificato qual è il totale massimo dei redditi imponibili IRPEF percepibili per permettere di ottenere assegno unico con figli maggiorenni che lavorano.
Per i figli maggiorenni conviventi, questo limite è pari a 8.000 € annui, sommando tutti i redditi imponibili, al lordo degli oneri deducibili e di eventuali detrazioni spettanti.
Per i figli maggiorenni non conviventi, invece, viene comunque considerato come se fosse ancora nel tuo nucleo familiare, ma avrai diritto a ricevere l’assegno solo se si presentano queste due condizioni:
Se tuo figlio non ha ancora compiuto 21 anni, puoi chiedere e ottenere l’assegno unico figli maggiorenni disoccupati. Dunque, se sei genitore di figli maggiorenne under 21 anni hai la possibilità di chiedere questa forma di sostegno non solo se i figli sono studenti alle superiori o all’università oppure lavorano ma sono ancora fiscalmente a carico, ma anche se tuo figlio maggiorenne è in stato di disoccupazione.
Per poter ottenere l’assegno unico per i figli maggiorenni è sufficiente lo status di “disoccupato”. A tal proposito l’INPS ha specificato che è sufficiente che tuo figlio “sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego”.
Non è previsto l’assegno unico per figli oltre i 21 anni. Pertanto, compiuti i 21 anni, tu in quanto genitore (o tuo figlio, se ha fatto la domanda), non puoi più ottenere benefici economici da questa misura.
Dunque, cosa cambia se tuo figlio ha oltre 21 anni? Se è fiscalmente a carico, puoi sfruttare le detrazioni fiscali per figlio a carico, ma non puoi più ottenere il pagamento dell’assegno unico per i figli maggiorenni.
C’è un’unica eccezione di assegno unico figli maggiorenni oltre 21 anni: l’assegno unico è previsto per i tuoi figli over 21 anni, qualora dovessero avere una disabilità e siano fiscalmente a tuo carico.
L’assegno unico può essere dato anche con 2, 3 o più figli a carico. Infatti, l’importo dell’assegno aumenta in base al numero di figli a carico che compongono il nucleo familiare.
Questo vuol dire che, per ciascun figlio minore oltre al primo, ti viene riconosciuta una quota a titolo di maggiorazione. L’importo di questa quota non si può però stabilire a priori, perché varia in base all’ISEE della famiglia.
Possiamo dire che per gli importi di ISEE più bassi si parte da 199,40 €, per arrivare agli importi più alti (ISEE pari o superiore ai 45.900 €) in cui verranno riconosciuti 57 euro per ciascun figlio.
Al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, devi avere alcuni requisiti, tra cui:
Puoi richiedere l’assegno unico e universale anche se hai figli maggiorenni fino al compimento di 21 anni. Puoi fare domanda in prima persona oppure può farla direttamente tuo figlio o tua figlia, e la somma viene versata a chi ne fa richiesta.
Le condizioni per poter chiedere il sostegno anche per i figli maggiorenni sono le seguenti, ossia il figlio maggiorenne:
In caso di assegno unico figli maggiorenni l’importo varia dalla somma minima di 28 € mensili (per Isee non presentato o superiore a 45.900 €) alla somma massima di 97 € mensili (per Isee inferiore a 17.227 €). L’importo varia in base all’ISEE familiare: in caso di mancata presentazione dell’ISEE, l’importo assegno unico figli maggiorenni verrà riconosciuto nella misura minima.
Una volta che tuo figlio raggiunge la maggiore età, potresti dover modificare le informazioni in merito all’assegno unico.
Puoi fare la variazione dell’assegno unico per tuo figlio maggiorenne accedendo alla sezione “Consulta e gestisci le domande che hai presentato” all’interno della piattaforma messa a disposizione dall’INPS. Selezionando la scheda relativa a tuo figlio maggiorenne, poi, potrai procedere con la variazione.
Attenzione alle date: l’integrazione o la modifica dei dati sarà possibile solo entro il 28 febbraio dell’anno successivo all’evento.
Ogni anno, le cifre pagate vengono costantemente adeguate all’aumentare del prezzo della vita.
Dal 2025, infatti, gli importi sono stati rivalutati tenendo conto della rivalutazione ISTAT del 0,8%: ora l’importo minimo dell’assegno unico è di 57,50 € al mese per ciascun figlio.
Inoltre, gli importi ricevuti a titolo di assegno unico non saranno più considerati nel calcolo dell’ISEE.
Sono queste le principali novità del 2025 per quanto riguarda l’assegno unico.
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