Reddito di cittadinanza: cos’è e come funziona

reddito di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza è stato sostituito dall’assegno di inclusione (ADI) a partire dal 1° gennaio 2024

Reddito di cittadinanza: cos’è?

Il reddito di cittadinanza (RDC) è stata una forma di contrasto alla povertà non più in vigore in Italia e fu introdotto dal decreto legislativo 4 del 2019. Dal 1° gennaio 2024 è stato sostituito dall’assegno di inclusione (ADI).

Si trattava di un contributo economico mensile erogato a un nucleo familiare su una determinata carta elettronica, denominata Carta Rdc, con la quale è possibile prelevare o spendere solo per beni necessari (spesa alimentare, sanitaria, pagamento bollette, affitto o mutuo e così via). Va sottolineato che l’intero importo ricevuto deve essere speso o prelevato e non può essere accumulato, pena la riduzione del reddito di cittadinanza stesso attraverso diminuzioni progressive della somma della rata mensile.  

L’importo economico ricevuto è composto da due elementi:  

  • integrazione del reddito del nucleo familiare fino a un massimo di 6.000 euro annui moltiplicati per il parametro della scala di equivalenza; 
  • in caso di residenti in affitto è prevista un’integrazione economica pari all’ammontare del canone annuo di affitto dichiarato ai fini ISEE, non superiore ai 3.360 euro annui.  

Oltre al  beneficio economico, i percettori del reddito di cittadinanza avrebbero dovuto iniziare un percorso finalizzato all’inserimento nel mondo del lavoro, motivo per cui per ottenerlo era obbligatorio sottoscrivere la Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID), il Patto per il lavoro al centro per l’impiego e il Patto per l’inclusione sociale nei servizi sociali dei comuni.

Il reddito di cittadinanza aveva una durata massima di 18 mesi, ma era possibile fare nuovamente la domanda per continuare ad ottenerlo, soddisfacendo i requisiti richiesti.

Quali sono i requisiti del reddito di cittadinanza?

Per ottenere il reddito di cittadinanza i requisiti erano sia di residenza e cittadinanza sia di carattere economico.

Innanzitutto bisognava essere cittadini italiani o di un Paese UE o un loro familiare, altrimenti era necessario avere il diritto di soggiorno, inclusa la protezione internazionale.

In alternativa, si doveva essere residenti in Italia per almeno dieci anni, di cui gli ultimi due in maniera continuativa. Infine, negli ultimi dieci anni non si doveva essere condannati in via definitiva per uno dei delitti di cui agli articoli 270-bis, 280, 289-bis, 416-bis, 416-ter, 422 e 640 bis del Codice penale, in stato di fermo o di arresto.

Per quanto riguarda i requisiti economici, bisognava avere:

  • un ISEE ordinario o minorenni non superiore a 9.360 euro;
  • un patrimonio immobiliare non superiore a 30.000 euro in Italia o all’estero, esclusa la casa dove si vive;
  • un patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro in caso di un solo componente del nucleo familiare, 8.000 euro se due componenti, 10.000 euro per tre o più componenti (più 1.000€ per ogni figlio a partire dal terzo), in caso di presenza di componenti disabili la quota sarebbe aumentata di 5.000€, se la disabilità fosse stata grave la quota sarebbe aumentata di 7.500€;
  • avere un reddito familiare inferiore alla soglia annua calcolata moltiplicando 6mila euro per l’annesso parametro della scala di equivalenza;
  • non avere possesso di navi o imbarcazioni da diporto;
  • non avere possesso di autoveicoli immatricolati per la prima volta nei sei mesi precedenti la domanda del reddito di cittadinanza;
  • non avere possesso di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati per la prima volta negli ultimi due anni, a meno che per la vettura non sia prevista un’agevolazione fiscale destinata a  persone con disabilità.

Se si rimaneva entro i requisiti appena elencati, il reddito di cittadinanza era compatibile con l’attività lavorativa e con la Naspi.

Come fare domanda per il reddito di cittadinanza?

Potevi fare domanda per il reddito di cittadinanza con varie opzioni:

  • online, accedendo al sito web redditodicittadinanza.gov.it;
  • online, sul sito web dell’INPS;
  • recandoti di persona presso un ufficio di Poste Italiane;
  • recandoti di persona presso un CAF o patronato.

Entro 30 giorni avresti potuto ottenere una risposta definitiva alla domanda di reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza sospeso

Come premesso nell’introduzione il reddito di cittadinanza è stato sospeso a partire dal 1° gennaio 2024 ed è stato sostituito dall’assegno di inclusione (ADI), che ha caratteristiche e requisiti di cittadinanza ed economici simili, in particolare l’ISEE non deve superare i 9.360 euro.

L’assegno di inclusione ha una durata di 18 mesi e può essere rinnovato per ulteriori 12 mesi, verrà erogato dall’INPS su una specifica carta ed è indirizzato al nucleo familiare e non alla singola persona. 

Tuttavia, cambia la platea richiedente. I nuclei familiari devono avere necessariamente almeno:

  • un minorenne;
  • un disabile;
  • una persona con almeno 60 anni di età;
  • una persona in condizione di svantaggio e inserita in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali certificati.

Puoi fare domanda per l’assegno di inclusione presso un CAF o patronato oppure online sul sito dell’INPS.

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