Come il decreto Crescita interviene sulle ristrutturazioni aziendali
È stata la Tim a dare la prima applicazione del contratto di espansione, la novità di recente introdotta dal decreto Crescita, che mira a favorire le assunzioni e allo sviluppo delle aziende.
La società, infatti, ha assunto 600 nuovi lavoratori e provveduto a ridurre l’orario di lavoro a 40.000 dipendenti.
Si tratta di una nuova misura introdotta dal decreto Crescita (decreto legge 34/2019), in via sperimentale per gli anni 2019 e 2020.
Questo contratto è rivolto alle imprese di grandi dimensioni, con più di 1000 dipendenti, che intendono avviare processi di riorganizzazione, diretti al progresso e allo sviluppo tecnologico.
Tali processi devono comportare nuove assunzioni, a tempo indeterminato o in apprendistato professionalizzante, ma anche lo sviluppo delle competenze professionali dei lavoratori già assunti.
Prima del decreto Crescita era stato introdotto il contratto di solidarietà espansiva, per favorire nuove assunzioni nelle aziende in espansione.
Al datore di lavoro venivano riconosciute delle agevolazioni contributive per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato, e soprattutto per le assunzioni dei giovani tra i 15 e i 29 anni.
Con il decreto Crescita il contratto di solidarietà espansiva viene superato e sostituito dal contratto di espansione.
Il nuovo contratto di espansione prevede: