Anche per il 2025 i genitori possono fare domanda all’INPS, con alcune modifiche ai requisiti introdotte dalla legge di bilancio
Gli anni trascorsi sono stati molto turbolenti. Le guerre e la pandemia da Covid-19 hanno messo a dura prova il sistema economico mondiale.
Il risultato è ben visibile anche oggi dato che il costo della vita è cresciuto ed anche altri costi continuano a crescere. È il caso delle materie prime, ma non solo: le rette degli asili nido sia pubblici che privati hanno registrato degli aumenti considerevoli.
Per venire incontro alle famiglie, lo Stato ha confermato anche per il 2025 il bonus asilo nido garantendo ai nuclei familiari un sussidio economico variabile a seconda della situazione economica.
Come funziona il bonus asilo nido? Occorre presentare domanda? Vediamo insieme i passi da compiere.
Questo beneficio consiste in un contributo economico pagato dall’Inps e dato alle famiglie per il pagamento delle rette di asili nido pubblici e privati.
Non solo, mira ad assicurare un’entrata economica anche nel caso siano necessarie forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche certificate.
Ma come funziona il bonus asilo nido nel concreto? Dopo aver presentato la domanda sul portale INPS e aver caricato tutti i documenti richiesti che danno prova del pagamento della retta, l’importo che ti spetta in base all’ISEE familiare verrà pagato in 11 rate mensili.
La legge prevede che il bonus asilo nido in ogni caso può essere concesso solo per ogni figlio di età compresa tra i 0 ed i 3 anni. Ma non solo:
Se tu che fai domanda hai tutti i requisiti di legge, dopo aver presentato la richiesta sul portale dell’INPS riceverai i soldi direttamente nella modalità prescelta in fase di domanda. Puoi infatti scegliere tra:
Come abbiamo detto all’inizio dell’articolo, non esiste una somma di bonus asilo nido uguale per tutti perché quanto ottieni alla fine dipende dal tuo ISEE e cioè all’Indicatore della Situazione Economica del nucleo familiare, un documento che viene sempre rilasciato dall’INPS.
Per questa specifica misura, l’ISEE preso a riferimento è quello minorenni. Deve essere quello dell’ultimo giorno del mese precedente rispetto al mese scolastico pagato. Se, ad esempio, devi pagare la retta di marzo, dovrai fare riferimento all’ISEE valido al 28 febbraio.
L’Istituto di previdenza specifica che sono previste tre diverse fasce, le stesse che erano previste per il bonus asilo nido 2024:
Scopriremo nel paragrafo successivo quanto può valere una singola rata mensile del bonus, ma è ben chiaro che più basso è il valore dell’ISEE e maggiore sarà il bonus asilo nido, nel limite ovviamente della spesa sostenuta.
Il rimborso che puoi ottenere, infatti, non può mai essere superiore al costo sostenuto per la retta dell’asilo.
Attenzione: puoi accedere al beneficio anche senza presentare l’ISEE, oppure se il documento presenta errori e/o omissioni. In questo caso però riceverai il pagamento con l’importo minimo, cioè 1.500 €.
Prendendo a riferimento gli importi massimi annui che abbiamo elencato nel paragrafo precedente, gli importi mensili saranno:
La legge di bilancio 2024 aveva previsto un innalzamento dell’importo massimo del bonus asilo nido 2024 fino a 3.600 € per le famiglie con un nuovo nato dal 1° gennaio 2024 a patto che:
La legge di bilancio 2025, invece, ha ritoccato questo requisito eliminando la regola per cui deve essere presente un altro figlio minore di 10 anni. Questo vuol dire che, a partire dal 2025, tutte le famiglie che hanno avuto un figlio a partire dal 1° gennaio 2024, potranno chiedere e ottenere l’importo maggiorato indipendentemente dal numero dei figli presenti nel nucleo familiare e dalla loro età.
La domanda del bonus asilo nido può essere presentata esclusivamente online sul sito Inps dedicato oppure recandosi ad un Patronato. Il portale non è ancora stato aggiornato con le ultime novità della Legge di bilancio, per cui dovremmo attendere le nuove istruzioni operative da parte dell’INPS.
In ogni caso devi allegare e/o specificare:
Analogamente a quello che era previsto per il bonus asilo nido 2024, ricordiamo che fino al 31 luglio 2025 potrai, in riferimento al bonus già richiesto nell’anno 2024, presentare le fatture di pagamento delle rette che non erano state allegate in fase di domanda.
Attenzione: il bonus asilo nido non si rinnova automaticamente quindi ogni mese dovrai presentare la documentazione per confermare tutti i requisiti.
Il bonus può essere pagato con due modalità diverse a seconda del motivo per cui viene richiesto:
A livello di tempistiche per il 2025 non possiamo ancora conoscere le date precise di pagamento perché dobbiamo aspettare che l’INPS pubblichi le nuove istruzioni operative del bonus. Ad ogni modo, ti basta sapere che una volta inoltrata la tua richiesta potrai seguire l’avanzamento della domanda direttamente nel portale dell’Inps, accedendo alla tua area personale con SPID o CIE.
In genere i tempi di lavorazione sono di circa 30 giorni.
La legge 207 del 31 dicembre 2024, cioè la Manovra per il 2025, non solo ha modificato i requisiti per richiedere e ottenere l’importo maggiorato del bonus per i nuclei familiare con un figlio nato dopo il 1° gennaio 2024, ma anche introdotto delle novità per quanto riguarda l’ISEE.
In particolar modo è previsto che nel calcolo impiegato per determinare l’ISEE debbano essere escluse tutte quelle somme che il nucleo familiare ha percepito a titolo di Assegno Unico e Universale (AUU).
Questa novità, anche se rappresenta un vantaggio per le famiglie perché potrebbe permettere di ottenere un importo del bonus asilo nido più alto, non è ancora operativa al 100%: dobbiamo aspettare infatti che il Governo pubblichi un Decreto con cui rende definitivo il cambio nel calcolo dell’ISEE.
Fino a quel momento, tutto rimarrà uguale a prima.
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