Anche per il 2024 i genitori possono fare domanda all’INPS per il bonus che aiuta le famiglie a pagare l’asilo nido
Gli anni trascorsi sono stati molto turbolenti. Le guerre e la pandemia da Covid-19 hanno messo a dura prova il sistema economico mondiale.
Il risultato è ben visibile anche oggi dato che il costo della vita è cresciuto ed anche altri costi continuano a crescere. È il caso delle materie prime, ma non solo: le rette degli asili nido sia pubblici che privati hanno registrato degli aumenti considerevoli.
Per venire incontro alle famiglie, lo Stato ha confermato anche per il 2024 il bonus asilo nido garantendo ai nuclei familiari un sussidio economico variabile a seconda della situazione economica e all’età dei figli.
Come funziona il bonus asilo nido? Occorre presentare domanda? Vediamo insieme i passi da compiere.
Questo beneficio consiste in un contributo economico pagato dall’Inps e riconosciuto alle famiglie per il pagamento delle rette di asili nido pubblici e privati.
Non solo, mira ad assicurare un’entrata economica anche nel caso siano necessarie forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche certificate.
La legge, infatti, prevede che il bonus asilo nido in ogni caso può essere concesso solo per figli di età compresa tra i 0 ed i 3 anni.
Se chi fa domanda ha tutti i requisiti di legge, una volta fatta la richiesta riceverà i soldi direttamente nella modalità prescelta in fase di domanda. Si può infatti scegliere tra:
Dipende. Il valore del bonus asilo nido viene riparametrato in base all’ISEE in corso di validità, cioè all’Indicatore della Situazione Economica del nucleo familiare, un documento che viene rilasciato sempre dall’INPS.
Per questa specifica misura, l’ISEE preso a riferimento è quello minorenni. Deve essere quello dell’ultimo giorno del mese precedente rispetto al mese scolastico pagato. Se, ad esempio, devo pagare la retta di marzo, dovrò fare riferimento all’ISEE valido al 28 febbraio.
L’Istituto di previdenza specifica che sono previste tre diverse fasce:
È ben chiaro, dunque, che più basso è il valore dell’ISEE e maggiore sarà il bonus asilo nido, nel limite ovviamente della spesa sostenuta.
Il rimborso che può essere riconosciuto, infatti, non può mai essere superiore al costo sostenuto per la retta dell’asilo.
Attenzione: si può accedere al beneficio anche senza presentare l’ISEE, oppure se il documento presenta errori e/o omissioni. In questo caso però si viene pagati con l’importo minimo cioè 1.500 euro.
La legge di bilancio 2024 ha previsto un innalzamento dell’importo massimo fino a 3.600 euro per le famiglie con un nuovo nato dal 1° gennaio 2024 a patto che:
La domanda del bonus asilo nido può essere presentata esclusivamente online sul sito Inps dedicato oppure recandosi ad un Patronato.
In ogni caso è necessario allegare e/o specificare:
Ricordiamo che fino al 31 luglio 2024 è possibile, in riferimento al bonus già richiesto nell’anno 2023, presentare le fatture di pagamento delle rette che non erano state allegate in fase di domanda.
Attenzione: il bonus asilo nido non si rinnova automaticamente quindi ogni mese bisogna presentare la documentazione per confermare tutti i requisiti.
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