Quali sono i requisiti per chiedere l’anticipo del Tfs/Tfr nel pubblico impiego?

Uomo anziano sorride con soldi in mano
(Foto: Shutterstock)

Non tutti i dipendenti pubblici possono chiedere l’anticipo del Tfs/Tfr. I pensionati possono chiedere l’anticipo alla banca, tutti gli altri devono attendere la fine del rapporto di lavoro

Si può chiedere l’anticipo del TFS/TFR se si è un dipendente pubblico?

Non sempre. La possibilità di chiedere l’anticipo del TFS/TFR (Trattamento di fine rapporto) al proprio datore di lavoro, cioè alla Pubblica Amministrazione, non è estesa ai dipendenti pubblici ma solo ai pensionati. A differenza del settore privato in cui l’anticipazione del TFR è prevista per specifici casi e per tutti i lavoratori che ne hanno i requisiti, nel pubblico è possibile solo dal 30 giugno 2020 e solo per i lavoratori pensionati.

Questa novità è stata introdotta in quanto i dipendenti pubblici, solitamente, attendono molto tempo al termine del loro servizio prima di ricevere il TFR/TFS.

Chi può chiedere l’anticipo del TFS/TFR?

Come anticipato non tutti i dipendenti pubblici possono richiedere il TFS/TFR, anzi, possono chiederlo solo i pensionati, anche con quota 100

Come richiedere l’anticipo del TFS/TFR nel pubblico impiego?

La richiesta di anticipo TFS/TFR è un finanziamento che deve essere presentato dal pensionato alla banca consegnando documenti come:

  • la certificazione Inps;
  • numero di conto corrente;
  • la domanda di erogazione dell’anticipazione sul proprio conto corrente;
  • la proposta di contratto di anticipo debitamente sottoscritta;
  • l’autodichiarazione sullo stato di famiglia.

Chi percepisce il TFS/TFR, quanto si matura?

Nel pubblico impiego è sempre esistito il TFS sino al 31 dicembre 2000 e, successivamente il TFR, quindi, a seconda di quando si è iniziato a lavorare nel pubblico una persona potrebbe avere diritto ad entrambi i trattamenti oppure solo al TFR. 

Hanno diritto al TFR i dipendenti pubblici assunti con:

  • contratto a tempo indeterminato dopo il 31 dicembre 2000;
  • contratto a tempo determinato in corso o successivo al 30 maggio 2000 e della durata minima di 15 giorni continuativi nel mese;
  • contratto a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2000 e che aderisce a un fondo di previdenza complementare.

L’importo è determinato dall’accantonamento, per ogni anno di servizio o frazione di anno, di una quota pari al 6,91% della retribuzione annua e dalle relative rivalutazioni. 

Hanno diritto al TFS i dipendenti pubblici assunti con:

  • contratto a tempo determinato instaurato prima del 2 giugno 1999 e fino al 30 maggio 2000;
  • contratto a tempo indeterminato prima del 21 maggio 2000.

Il TFS è composto da tre voci e cioè dall’indennità di buonuscita (IBU) calcolata sull’80% dell’ultima retribuzione annua utile per gli anni di servizio, l’indennità premio di servizio (IPS) ottenuta moltiplicando 1/15° dell’80% dell’ultima retribuzione annua utile per gli anni di servizio, e l’indennità di anzianità (IPS) che si calcola moltiplicando 1/12° del 100% delle voci utili per gli anni di servizio.

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