Come richiedere anticipo TFR

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(foto Shutterstock)

La legge prevede specifici casi in cui un lavoratore dipendente può richiedere il TFR anticipato in costanza di rapporto

Quando può essere richiesto il TFR

 Di regola il TFR (Trattamento di fine rapporto) viene erogato ai lavoratori dipendenti una volta cessato il rapporto. L’art. 2120 c.c., oltre a disciplinare la maturazione del TFR, stabilisce in quali casi può essere richiesto anticipatamente e cioè in corso di rapporto. Il lavoratore dipendente, con almeno otto anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro, può chiedere l’anticipazione di quanto maturato alla data di richiesta a titolo di TFR quando sussistano necessità di:

  •   spese sanitarie per terapie e interventi straordinari;
  •   acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli.

Il trattamento di fine rapporto, oltre che nei casi appena visti, può essere anticipato anche durante i periodi di fruizione dei congedi parentali.

Oltre ai casi previsti dalla legge, i contratti collettivi e gli accordi individuali tra datore di lavoro e lavoratore possono prevedere altri casi, come condizioni di miglior favore.

Il datore di lavoro si può rifiutare di anticipare il TFR?

Al di là di eventuali accordi individuali tra datore di lavoro e lavoratore, la legge stabilisce che le richieste di anticipo del TFR siano soddisfatte annualmente entro il limite del 10 per cento degli aventi titolo e, comunque, del 4 per cento del numero totale dei dipendenti.

L’anticipo del TFR può essere ottenuto una sola volta nel corso del rapporto di lavoro e viene detratto dall’ammontare maturato sino alla data della richiesta.

Quanto si può ottenere di anticipo TFR?

Per legge, e salvo trattamenti migliorativi riconosciuti dai contratti collettivi o dall’accordo con il proprio datore di lavoro, un lavoratore può ottenere fino al massimo il 70% del TFR maturato sino alla data di richiesta dell’anticipazione.

 Come richiedere anticipo del TFR

Nei casi previsti dalla legge, per richiederne l’anticipo è necessario inviare al datore di lavoro una specifica richiesta scritta in cui vanno spiegate le motivazioni della stessa; se la richiesta non rientra tra i casi previsti per legge, e quindi c’è un accordo tra datore di lavoro e dipendente, non c’è bisogno di una richiesta formale, anche se di solito viene fatta per iscritto.

 

 

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