Restituzione trattamento integrativo non spettante

restituzione trattamento integrativo
(foto Shutterstock)

In alcuni casi il trattamento integrativo è da restituire. Scopri quando e perchè

Il trattamento integrativo è una somma che viene riconosciuta ai lavoratori dipendenti con un reddito superiore agli 8.000 euro e che, dunque, pagano l’Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche). Nello specifico, i lavoratori ricevono una riduzione dell’importo dell’Irpef che viene solitamente trattenuto in busta paga, garantendo così uno stipendio più elevato.

Nei fatti il trattamento integrativo ha sostituito il vecchio “bonus Renzi”. Se sei un lavoratore dipendente, questa misura ti permetterà di beneficiare di una riduzione delle imposte in busta paga e, dunque, di avere un guadagno netto più alto

Questa somma integrativa è pari a 1.200 euro annui per i redditi tra gli 8.000 e i 15.000 euro, viene riconosciuta ai lavoratori direttamente dallo Stato e viene anticipata in busta paga dal datore di lavoro. Per i redditi tra i 15.001 e i 28.000 euro l’importo decresce progressivamente.

Chi non ha diritto al trattamento integrativo 

Non puoi beneficiare del trattamento integrativo se non sei:

  • un lavoratore dipendente;
  • un lavoratore che produce reddito da assimilato a lavoro dipendente. Ad esempio: percettori di Naspi, stagisti e tirocinanti, lavoratori in congedo, amministratori.

Non puoi beneficiare del trattamento integrativo se sei:

  • un lavoratore autonomo o comunque un lavoratore non dipendente;
  • un pensionato;
  • un lavoratore che non raggiunge il requisito minimo di reddito (8.000 euro all’anno).

Quando si deve restituire il trattamento integrativo

Potrebbe succedere il caso in cui dovrai restituire il trattamento integrativo percepito in busta paga durante l’anno. Questa eventualità si può manifestare in alcune circostanze:

  • non hai raggiunto la soglia minima di reddito prevista per usufruire del beneficio (8.000 euro all’anno). Il motivo è presto detto: soltanto sopra quella cifra si calcola l’Irpef, al di sotto non si paga e, dunque, non spetta il trattamento integrativo, che è infatti legato all’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche;
  • dovrai restituirlo parzialmente nel caso in cui superi i 15.000 euro di reddito annuo. Per esempio, durante l’anno percepisci ogni mese all’incirca 100 euro di trattamento integrativo, ma nel mese di novembre ricevi un premio in busta paga. Quel riconoscimento fa superare il tuo reddito oltre i 15.000 euro e pertanto, in sede di conguaglio, dovrai restituire una parte di quanto ricevuto; 
  • se hai un doppio lavoro, in sede di dichiarazione dei redditi i due lavori si sommano. Nel caso in cui si superino le soglie indicate in precedenza, dovrai restituire il trattamento integrativo.

Come restituire il trattamento integrativo

La restituzione del trattamento integrativo può avvenire in sede di conguaglio in busta paga (che avviene a cessazione del rapporto di lavoro o a dicembre di ogni anno) o in sede di dichiarazione dei redditi.

Se non vuoi incorrere in questa spiacevole situazione, quando hai il dubbio sulla soglia finale di reddito chiedi al datore di lavoro di non applicare il trattamento integrativo in busta paga ma di recuperarlo con la dichiarazione dei redditi, sempre se ci sono i requisiti. 

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