Parità di genere sul lavoro: un investimento per il futuro

Gender equity sul lavoro
(foto Shutterstock)

Promuovere il gender equity e l’inclusione dei genitori è una questione di sostenibilità sociale, ancor prima che di benessere aziendale

di Claudine Rollandin, Founder e CEO di Promama

Mi sono resa conto di quanto sia difficile conciliare lavoro e famiglia quando l’ho sperimentato per la prima volta sulla mia pelle. Ero product manager di una scaleup, con anni di esperienza in consulenza e nel mondo startup, ed ero abituata a lavorare sodo. Ma quando si avvicinava il momento di rientrare dalla maternità ho realizzato che le mie priorità erano completamente cambiate, i miei valori e le mie necessità erano cambiati e non c’era modo di conciliarli con il mio lavoro precedente. 

Ero alle prese con la ricerca di una soluzione quando un giorno mi è caduto l’occhio su un dato, un numero che ora non faccio che ripetere: una donna su cinque si dimette dal lavoro subito dopo la maternità. A restare nel mondo del lavoro con figli piccoli sono poco più della metà delle mamme. Quindi, dall’altra parte, c’è una quota quasi uguale di donne che al lavoro non ci torna, troppo spesso perché non trovano delle condizioni che permettano loro di conciliare lavoro e famiglia. 

Supportare le mamme: un’operazione win win

D’altro canto, le aziende vivono un momento drammatico per quanto riguarda la ricerca del personale: in generale le risorse sono sempre meno per effetto del calo demografico, in più molti talenti fuggono all’estero. E le donne, quelle stesse donne che il mercato del lavoro tende a escludere, costituiscono anche la maggior parte dei laureati

Di più: non sono solo numericamente di più, ma sono spesso anche la parte di studenti che ottiene i risultati più brillanti. Trovare sistemi per creare inclusione vera, e facilitare la loro permanenza nel mondo del lavoro, è un’operazione win-win, non ci sono perdite ma solo vantaggi. 

Un giorno mi sono detta che, dopo aver lavorato a lungo nel mondo delle startup, forse era arrivato il momento di aprire la mia. E così è nata Promama, che aiuta le mamme e i papà a trovare luoghi di lavoro “family friendly” e le aziende a trovare un’organizzazione più improntata all’equilibrio casa lavoro. 

Come valutare se un’azienda è family friendly

Nel valutare le aziende esaminiamo quattro aree: flessibilità, congedi, cultura aziendale, supporto concreto. La flessibilità si intende oraria, ma anche come possibilità di lavorare da remoto. Il mondo dei congedi è fondamentale: non solo per le mamme, ma anche per i papà. Dare ai papà la possibilità di assentarsi, di fare i papà anche a casa, è la via più concreta per realizzare i diritti di tutti, anche e soprattutto delle mamme. 

La cultura aziendale include tutte le possibili iniziative orientate a far sentire i genitori meno soli in questo percorso e il supporto si riferisce a misure molto concrete quali asili nido aziendali, convenzioni, assicurazione medica per i figli e durante la gravidanza. Azioni che rendono la vita più semplice nei day by day.

Promama è una startup giovanissima: siamo partiti solo a settembre dello scorso anno. Eppure, in questi pochi mesi, abbiamo già osservato come le aziende che si sono fatte qualche domanda, e che hanno provato a dare qualche risposta concreta, hanno un tasso di rientro post gravidanza del 100%, quasi un 20% di differenza rispetto al dato nazionale che citavamo precedentemente. 

Gender equity: una questione di sostenibilità e benessere

Il gender equity è una questione di sostenibilità, di giustizia sociale e anche di benessere aziendale. È sempre più necessario che le aziende comprendano che investire nella conciliazione tra lavoro e famiglia è un passo fondamentale per garantire un futuro lavorativo sostenibile e un ambiente di lavoro inclusivo. Il mio lavoro si concentra proprio su questo, partendo dalla consapevolezza di queste sfide e dalla volontà di offrire soluzioni pratiche e semplici per supportare le aziende ed essere sempre più family-friendly, oltre che aiutare le mamme e i papà che desiderano conciliare carriera e famiglia.

Il gender equity sul lavoro è un investimento per il futuro, un impegno che porterà benefici tangibili sia per le aziende che per le persone che vi lavorano. È tempo di abbracciare il cambiamento e costruire un mondo del lavoro che rispecchi finalmente la diversità e le esigenze di tutte le persone, indipendentemente dal genere.