Crescita record durante il lockdown: +78% in borsa. E ora l’azienda, grazie al comparto prodotti per il caffè, annuncia assunzioni e richieste di straordinari
Ci sono davvero pochi piaceri a cui un italiano non può rinunciare, e tra questi c’è il gusto di un buon caffè. Sarà per questo che nei mesi in cui non si poteva uscire di casa, e in ogni caso i bar erano tutti chiusi, in molti si sono affrettati ad ordinare su internet le macchinette per fa da sé. Un modo per regalarsi una coccola, e forse anche per riportare tra le mura domestiche un vago sapore di normalità. Così, mentre la maggior parte delle aziende italiane vedeva scendere il proprio fatturato, De’Longhi al contrario festeggiava una crescita inaspettata.
L’azienda trevigiana ha recentemente ufficializzato i dati con la presentazione agli investitori del report semestrale. Un documento di 75 pagine fitto di numeri preceduti da un segno più. Solo qualche esempio: i ricavi del primo semestre del 2020, per l’azienda trevigiana, sfiorano i 900 milioni di euro, con un utile netto che supera di poco i 43 milioni. La crescita, rispetto all’anno scorso, è di poco meno del 7%. E in particolare il comparto dei prodotti per il caffè, che oggi rappresenta circa il 48% del business del gruppo, ha registrato un aumento dei ricavi dell’11,5%. In borsa, da marzo ad oggi, la società ha guadagnato poco meno del 78%. E la previsione per fine anno è quella di mantenere il trend, chiudendo in positivo rispetto al 2019.
Difficile dire con assoluta certezza quale sia stato l’elemento determinante per questa crescita esponenziale, ma l’azienda ipotizza che nei mesi del lockdown, così come le persone si sono concentrate sulla cucina e sui prodotti per la casa, allo stesso modo abbiano scelto di investire anche su un buon caffè. «La spinta ad un maggior consumo di caffè in casa» si legge nel report «e l’accrescimento della propensione a dedicare del tempo alla preparazione dei cibi sono stati fattori determinanti per il buon andamento dei ricavi. Nonostante non sia ancora chiaro l’impatto della crisi sui redditi e di conseguenza sulla domanda, sembra, infatti, che i consumatori abbiano preferito investire in prodotti per la casa anziché in altre tipologie di beni o servizi. Questo ha favorito le vendite di prodotti home experience».
«Stiamo affrontando un periodo difficile e complesso» commenta in una nota Massimo Garavaglia, amministratore delegato «che richiede a tutti noi un rilevante sforzo sia sul piano umano che professionale. In particolare, nei primi sei mesi, lo straordinario impegno dimostrato dalle persone di De’Longhi e dai nostri partner, ci ha permesso di superare con prontezza e caparbietà questa grande sfida. Sui mercati percepiamo ancora molta incertezza e la visibilità sul business per i prossimi mesi resta limitata. Tuttavia riteniamo che il Gruppo, per l’anno corrente, possa ragionevolmente porsi l’obiettivo di una crescita organica delle vendite». Crescita che, ha già annunciato l’azienda, si accompagnerà a nuove assunzioni ma anche a richieste di straordinari. Per la prima volta, infatti, De’Longhi chiederà ai lavoratori di prestare servizio anche il sabato pomeriggio, con una retribuzione maggiorata del 90%.