Da 25.000 a 50.000 metri quadrati: tanto è cresciuta la sede del brand di design LAGO in circa quindici anni. E ora, con un investimento di 10 milioni di euro, si rinnova nell’aspetto e nel concept
Non è un semplice ampliamento: LAGO Campus (a Villa del Conte, in provincia di Padova) è un modo per riorganizzare gli spazi e renderli uno specchio fedele della cultura aziendale. Il progetto rappresenta, infatti, un processo di sviluppo coerente all’idea di luogo di lavoro inteso prima di tutto come fucina di pensiero e innovazione. Uno spazio in cui la sostenibilità va di pari passo con la volontà di mettere al centro le persone e di incrementare, in parallelo, sia l’efficienza sia il benessere organizzativo.
Dall’esterno, la nuova sede Lago affascina e conquista: la struttura in legno, che porta la firma dello studio di architettura Zaettastudio, alterna grandi vetrate che si affacciano verso il Monte Grappa e un frangisole di 58 listelli colorati. La gradazione di colori cambia a seconda della luce del giorno e dei suoi riflessi. Ma per capire davvero la filosofia del campus occorre guardare dentro e scoprire l’organizzazione degli spazi, che sono sette in tutto.
La logistica è pensata per sistematizzare con nuove tecnologie l’organizzazione interna, valorizza la sostenibilità e l’educazione architettonica. “LAGO Osteria” è il luogo deputato alla pausa pranzo: gestita da uno chef locale, lo spazio diventa un luogo di condivisione e relax, dove generare empatia e relazioni. Giardino e Oasi accolgono ospiti e visitatori in uno spazio pensato per attività ricreative e formative. La Fabbrica è lo spazio produttivo organizzato già da diversi anni secondo le logiche della lean production. Infine, lo showroom, il luogo dove ammirare i prodotti in ambienti contestualizzati, mentre l’office è cuore pulsante del pensiero e dell’innovazione dell’azienda.
Parola chiave del progetto è sostenibilità ambientale, che ha portato l’azienda a scegliere il legno come materiale principale della nuova costruzione. Il rivestimento esterno, invece, è realizzato con scandole in zinco titanio, la copertura con pannelli di legno lamellare ed è caratterizzata dalla presenza di 78 lucernari, per una superficie complessiva di 175 metri quadrati. Per l’impermeabilizzazione della copertura è stata scelta una membrana plastica, una soluzione green che mitiga l’effetto “isola di calore urbana”.
Per aumentare ulteriormente il comfort interno, su tutta la superficie è stato installato un sistema di riscaldamento e raffrescamento radiante e sono state studiate aperture per garantire la ventilazione naturale sfruttando i principali venti della zona. È stato poi adottato un sistema che sfrutta la geotermia, grazie a due pozzi che utilizzano l’acqua di falda. Nel parcheggio sono state predisposte quattro postazioni per ricaricare le auto elettriche ed è stata creata una nuova area ecologica per lo stoccaggio dei rifiuti.
«L’uomo che crea è anche l’uomo che usa – racconta Daniele Lago, CEO & Head of Design di LAGO SpA –. Siamo partiti da questo principio per ampliare l’headquarter della LAGO, rilanciando la centralità delle persone e del tema ambientale nel nostro approccio al fare impresa. Siamo diventati un brand più maturo rispetto a quando abbiamo iniziato, ormai più di dieci anni fa, ma vogliamo continuare ad alimentare sempre il bambino che c’è in noi. Per questo motivo abbiamo voluto investire tanto nella creazione di una nuova casa produttiva bellissima ed entusiasmante. L’Italia ha da sempre una vocazione manifatturiera. Crediamo, quindi, che sia altamente strategico sviluppare luoghi di lavoro che favoriscano la coesione sociale e l’ingegno umano, caratterizzate da un alto tasso tecnologico che ci consente di generare un design personalizzato in grado di rispondere a ogni tipo di esigenza e sensibilità».
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