L’azienda ha visto negli anni un’espansione su scala mondiale, e oggi, tutti insieme, si lavora per tenere unita una comunità numerosa e internazionale
Alessandra Scotti è Chief Human Resources Officer in CEME Group. Laureata in Lingua e Letteratura Russa, ex giocatrice di basket, si è avvicinata al mondo HR per una favorevole congiuntura del destino, e lì è scoccata la scintilla.
In molti anni di esperienza ha lavorato per numerose realtà internazionali, approdando un anno fa in CEME Group, che da realtà locale è diventata nel tempo un punto di riferimento in vari settori nel mondo.
«Per formazione» esordisce Scotti «vengo dal mondo delle lingue straniere, all’università ho studiato Lingua e Letteratura Russa. Poi quando mi sono affacciata al mondo del lavoro sono partita in ambito commerciale in un’azienda che lavorava con l’export, e da lì poi sono entrata nel mondo delle risorse umane.
Il mio percorso forse è stato particolare ma, con il senno di poi, mi sono detta che un filo conduttore c’è sempre stato: studiare le lingue e le altre culture aiuta ad entrare in sintonia con altri mondi e con gli altri: quello che ho sempre cercato di fare occupandomi di persone.
I tanti momenti di creazione e sviluppo costituiscono tappe fondamentali del mio percorso, attività che mi entusiasmano e appassionano, e non credo sia un caso se sono spesso entrata a far parte di contesti in questa fase di costruzione».
«Fin dalla mia prima esperienza» continua «ho avuto modo di confrontarmi con realtà nazionali e internazionali, e sempre in crescita. Non parlo di ruolo, ma del fatto di aver potuto maturare esperienze di varia natura, apprendendo di volta in volta competenze nuove. Questo percorso ha confermato la mia passione per i temi che riguardano le persone e mi ha regalato moltissimo».
«In questo momento della mia vita lavoro soprattutto per restituire. Presto le mie giornate per contribuire al business, per stimolare opportunità di innovazione, e per aiutare le persone a sviluppare sé stesse, sia in CEME Group e sia come Vicepresidente di Aidp Lombardia (Associazione Italiana per i Direttori del Personale)».
CEME Group produce pompe a vibrazione ed elettrovalvole per l’industria. Fondata nel 1974, nasce come realtà locale, con forte spirito imprenditoriale e una precisa idea di business.
Nel corso degli anni ha ampliato le attività con innovazione e dinamismo, moltiplicando la gamma di prodotti e i settori di applicazione.
Nel 2005 apre uno stabilimento produttivo in Cina, cresce negli anni velocemente, anche attraverso acquisizioni e, tra le varie, grazie a un’importante incorporazione diventa punto di riferimento nel segmento del caffè, estendendo la propria presenza sia localmente che a livello globale.
Con attività internazionali e cinque stabilimenti produttivi, conta ad oggi circa 800 persone in Italia e 700 in Cina, con sedi commerciali ad Hong Kong e negli USA.
Dal 2019 l’azienda ha iniziato a dedicare grande attenzione alla sostenibilità, pubblicando di anno in anno report sempre più focalizzati, con obiettivi conseguiti e nuovi traguardi da raggiungere.
«L’azienda» prosegue Scotti «ha vissuto una crescita incredibile: è una storia entusiasmante che genera grande ingaggio.
In questo percorso di progressiva espansione, noi HR siamo chiamati a fronteggiare una sfida: supportare la crescita stando in prima linea con i colleghi, consolidando processi e la struttura di gruppo, lavorando su modelli organizzativi che possano stare al passo con la crescita internazionale.
In questo percorso dei prossimi anni, vogliamo mettere la persona al centro, unendo sviluppo e formazione con strategie di welfare e wellbeing, consolidando modi agili di lavoro che siano in sintonia con l’essenza del nostro business.
«Alla luce di tutti questi aspetti» spiega ancora Alessandra Scotti, «nel Team HR abbiamo avviato una profonda rivisitazione, che tocca i processi di talent acquisition, talent management, rewarding, payroll ed HR services.
C’è un forte desiderio di acquisire una propria identità come HR, lavoriamo su processi globali tesi a facilitare sinergie ed empowerment e che favoriscano logiche di inclusione e collaborazione con le nostre unità locali ed internazionali.
Per affrontare questo cambiamento ci siamo guardati all’interno e abbiamo rivisto la struttura organizzativa, creato funzioni specifiche e nuovi ruoli.
In generale in azienda abbiamo ampliato lo staff, ma ci siamo anche dedicati ad incoraggiare la crescita dei colleghi, perché le competenze non sono solo da “acquistare” all’esterno, occorre infatti valorizzare le persone che già abbiamo con noi».
Tra le aree di considerazione, quella del talent acquisition e dell’engagement delle persone sono sempre più centrali. «Il mondo è cambiato» conferma Scotti «se un tempo certe politiche erano molto company-driven, oggi sono sempre più people-driven.
I meccanismi sono mutati: i giovani hanno grandi aspettative, che vanno dai valori aziendali all’impegno per la sostenibilità, dalle possibilità di crescita alla conciliazione con la vita privata».
Lo smart workingÈ una nuova modalità di svolgimento dell’attività lavorativa, introdotta dalla l. 81/2017 e caratterizzata dall’assenza di precisi vincoli di orario e di luogo di lavoro per il dipendente. More è ormai un tema. «Per noi, che abbiamo un’ampia parte di colleghi operativi, è un approccio non sempre applicabile.
Ci stiamo lavorando ove possibile e cogliamo tutte le opportunità che il contesto e la legge ci offrono in questo campo, e proviamo a lavorare su tutti gli altri aspetti legati al benessere: stiamo cercando la nostra misura, la nostra via.
Non abbiamo ancora trovato la quadra perfetta, ma ci stiamo lavorando con attenzione».