Previsti investimenti nell’automazione per 130 milioni di euro, flessibilità e ricambio generazionale
Lo stabilimento Electrolux di Susegana si prepara al futuro con un piano di investimenti pari a 130 milioni di euro in automazioneÈ l’insieme dei sistemi e delle operazioni (specialmente elettronici) che rendono automatico un processo produttivo o di funzionamento, eliminando, del tutto o in parte, l’intervento dell’uomo. More, innovazione di prodotto e processi produttivi.
L’obiettivo del Gruppo Electrolux è quello di rilanciare la competitività dei prodotti da incasso nel settore della refrigerazione, con una produzione stabile di 800 mila pezzi l’anno che abbiano forti contenuti di innovazione, design e qualità. «La nostra attenzione – commenta l’amministratore delegato di Electrolux Italia, Ernesto Ferrario – è focalizzata sulla definizione di un nuovo metodo di lavoro che integri digitalizzazione dei processi produttivi, l’automazione smart, connettività e sostenibilità, migliorando al contempo l’ergonomia delle postazioni di lavoro e salvaguardando l’occupazione».
E proprio i temi di occupazione e ricambio generazionale, in relazione alla nuova organizzazione del lavoro, sono stati uno degli argomenti di confronto messi sul tavolo dai sindacati. Perché spesso automazione spinta significa posti di lavoro sostituiti dalle macchine e necessità di personale con nuove competenze.
Ecco perché il sindacato ha concordato con l’azienda la gestione degli esuberi di personale (che si prevede siano 60 nel 2022) con un piano di uscite volontarie incentivate, dedicato ai lavoratori vicini alla pensione.
I dipendenti che sceglieranno di uscire entro la fine del 2022, con previsione di pensionamento entro uno o due anni, avranno incentivi per 12 o 24 mila euro l’anno.
Coloro che, invece, daranno le dimissioniL’atto unilaterale con cui il lavoratore comunica di voler interrompere il rapporto lavorativo con il datore di lavoro. More a marzo 2023 con 55 anni, avranno incentivi per 72 mila euro.
«L’intesa – secondo il direttore relazioni industriali Ruben Campagner – consentirà di rispondere alla richiesta di nuove competenze e nuovi linguaggi portati dallo sviluppo delle tecnologie più avanzate, grazie a un programma di riconversione professionale supportato da un piano di ricambio generazionale».
L’investimento comprende due nuove linee di assemblaggio, che verranno avviate tra il 2021 e il 2022, e risorse per lo sviluppo del prodotto e del processo.
Solo gli investimenti in automazione superano gli 80 milioni di euro e l’azienda ha precisato che, per far quadrare i conti, sarà necessario mantenere una produzione di circa 100 frigoriferi all’ora, con 108 ore di lavoro al mese.
In merito ai ritmi e ai tempi il sindacato si è mostrato aperto al dialogo, ma ha posto le sue condizioni. Dopo l’accordo relativo all’orario lavorativo sulle due nuove linee produttive, di 6 ore al giorno per 6 giorni alla settimana, in 3 turni, con sabato lavorativo, sono stati concordati anche: la retribuzione delle 36 ore di lavoro settimanali per 40, un sabato libero al mese, un nuovo sistema di pause, più permessi (da 32 a 54 l’anno), incentivi, un piano di formazione per 120 addetti e la presenza di esperti che supportino gli operai nell’approccio alle nuove macchine automatizzate.
Il rilancio del sito di Susegana rientra nel programma di investimenti del Gruppo svedese nella produzione, per un totale di 8 miliardi di corone svedesi su 4-5 anni dal 2018. Il Gruppo si aspetta che generi un’efficienza annuale sui costi di circa 3 milioni di corone svedesi a partire dal 2024.