Arriverà a tutti i 6 mila dipendenti, come premio per gli obiettivi raggiunti nei mesi più duri dell’emergenza Covid-19
Un bonus che vale uno stipendio per tutti i 6 mila dipendenti della Ferrero. Arriverà con la busta paga di ottobre, ed è un premio per l’impegno profuso e i risultati raggiunti nonostante i mesi bui della crisi sanitaria. Il blocco è stato pesantissimo, ma i venti stabilimenti produttivi del gruppo, disseminati in ogni parte del mondo e coadiuvati da nove aziende agricole, non si sono mai fermati. Al contrario, sono riusciti a centrare tutti gli obiettivi dell’anno.
A comunicarlo è l’azienda stessa, con una nota che segue l’incontro annuale con le organizzazioni sindacali e territoriali. Le parti hanno analizzato gli andamenti di mercato, le prospettive produttive aziendali, i programmi di investimento per gli stabilimenti, le unità aziendali italiane e le tendenze occupazionali. E tutti hanno concordemente espresso «piena soddisfazione» per le modalità con cui, in tutte le sedi, è stata fronteggiata l’emergenza Covid-19. Le precauzioni adottate hanno consentito ai lavoratori del gruppo di lavorare in piena sicurezza e garantire la continuità dell’attività produttiva. Di conseguenza, tutti gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti. Nel corso dell’incontro, quindi, l’azienda ha determinato la cifra per il “plo”, premio legato ad obiettivi, per l’esercizio 2019/2020. L’importo massimo raggiungibile, per l’anno in corso, è pari a 2220 euro lordi, mentre quello che in media sarà assegnato a ciascun dipendente è pari a 2100 euro circa.
Due sono le voci che concorrono a determinare l’importo del premio. La prima, pari al 30% della cifra complessiva, è data dal risultato economico (unico per tutta l’azienda). La seconda (che invece pesa per il rimanente 70%) è legata all’andamento specifico di ogni stabilimento. I dipendenti di ciascuna sede, quindi, il mese prossimo troveranno in busta paga importi differenti, anche se la variazione è contenuta. In Italia si aggiudicano il miglior risultato i lavoratori di Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino) che portano a casa 2170 euro di bonus. A seguire ci sono i colleghi di Pozzuolo Umbro (Perugia, 2136 euro) e quelli di Balvano (Potenza, 2127 euro).
Tra le altre news in arrivo da casa Ferrero, anche il lancio del master di secondo livello in “Innovazione nelle scienze e tecnologie alimentari”. Il corso, dedicato a Michele Ferrero, è promosso e coordinato dall’Università degli Studi di Torino con la partecipazione strutturata dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. La finalità è quella di preparare i frequentanti per gestire, con un approccio internazionale ed innovativo, la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti alimentari. Il corso è a numero chiuso (massimo 12 partecipanti) dura un anno accademico e si svolge interamente in lingua inglese. La quota di iscrizione è di 5 mila euro.