La formazione finanziata permette alle organizzazioni di investire nell’aggiornamento delle competenze senza pesare sul budget: scopri i vantaggi e gli strumenti di questa opportunità
In un mondo del lavoro sempre più competitivo, dove le aziende richiedono una forza lavoro altamente qualificata e pronta a adattarsi ai cambiamenti, la formazione continua si fa strada come leva fondamentale per lo sviluppo delle risorse umane.
Gli HR lo sanno bene, tanto che secondo una recente indagine di Gility (education technology company ed ente formativo che punta a diffondere la cultura della formazione continua nelle aziende italiane), ad esempio, l’85% delle aziende considera molto importante o fondamentale fare formazione aziendale, in aggiunta a quella obbligatoria.
In questo contesto, la formazione finanziata rappresenta un’opportunità preziosa per le aziende che desiderano investire nello sviluppo delle competenze dei propri dipendenti senza gravare sul budget. Questo strumento consente di accedere a incentivi e agevolazioni che offrono rimborsi sulle spese sostenute per la formazione, offrendo un duplice vantaggio: crescita professionale dei dipendenti e sostenibilità economica per l’azienda.
Si tratta tuttavia di una risorsa che spesso le imprese, specialmente le PMI e le microimprese, faticano a sfruttare, per via di una serie di difficoltà e ostacoli che spaziano dai processi amministrativi alla burocrazia.
In questo articolo cerchiamo di far luce sulle opportunità della formazione finanziata e su come poterne usufruire.
La formazione finanziata è uno strumento che permette di accedere a bandi, incentivi e finanziamenti offerti da enti pubblici o fondi paritetici interprofessionali per sviluppare percorsi formativi con costi ridotti o addirittura gratuitamente.
Possono accedere alla formazione finanziata moltissime figure, dal personale dipendente a chi si trova in disoccupazione, passando per chi ha un lavoro autonomo oppure desidera cambiare professione. In questo articolo, però, ci concentriamo sulla formazione finanziata per le aziende.
Si tratta infatti di una risorsa estremamente utile per le organizzazioni, che possono offrire al personale, a costo zero o molto ridotto, dei percorsi di aggiornamento e sviluppo le proprie competenze.
Il finanziamento può avvenire in più modalità. Vediamo nel concreto alcuni esempi:
Meritano un approfondimento, in particolare, i fondi interprofessionali. Si tratta di associazioni ed enti giuridici privati costituiti dalle più importanti Organizzazioni Sindacali e Datoriali che hanno lo scopo di promuovere la formazione e l’aggiornamento professionale dei lavoratori.
Costituiti con la Legge 388/2000, questi fondi vengono finanziati dalle aziende stesse attraverso il versamento da parte del datore di lavoro dello 0,30% delle retribuzioni soggette all’obbligo contributivo INPS, e cioè l’assicurazione contro la disoccupazione involontaria.
In Italia i fondi paritetici interprofessionali sono 19. Alcuni sono dedicati a un settore specifico, come ad esempio l’artigianato o le cooperative, altri sono specifici per le PMI, altri ancora sono aperti a più settori industriali. In questo articolo li passiamo in rassegna indicando brevemente le caratteristiche principali di ognuno.
Fapi – Fondato con decreto del 12 maggio 2000, Fapi è dedicato alle piccole e medie imprese per promuovere la formazione continua. Supporta lo sviluppo delle competenze professionali, contribuendo al miglioramento competitivo nel mercato.
Fba – Fondo Banche Assicurazioni, istituito per sostenere la formazione nel settore finanziario, si concentra sull’aggiornamento e l’evoluzione professionale dei dipendenti in banche e compagnie assicurative.
FonARCom – Fondo interprofessionale, riconosciuto dal Ministero del Lavoro, incentrato sulla formazione continua in diversi settori, promuove l’aggiornamento delle competenze e il rafforzamento delle capacità lavorative.
Fon.Coop – Specializzato nel settore cooperativo, Fon.Coop sostiene progetti formativi mirati a rafforzare le competenze nel settore, contribuendo alla crescita e all’innovazione delle cooperative.
FondArtigianato – Fondo specifico per il settore artigianale, incentrato sulla formazione e lo sviluppo delle competenze artigiane, mira a promuovere l’innovazione e la competitività nel settore.
Fond.E.R. – Dedicato agli enti religiosi, il Fondo Enti Religiosi sostiene la formazione continua per promuovere lo sviluppo delle competenze e la professionalizzazione nel settore religioso.
Fondimpresa – Istituito ai sensi dell’articolo 118 della l.n.388/2000 e riconosciuto, con decreto del 28 /11/2002, dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali che su di esso esercita la vigilanza e il monitoraggio tramite l’Anpal, Associazione senza scopo di lucro, costituita da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil.
Fondir – Riconosciuto dal Ministero del Lavoro con decreto del 6 marzo del 2003, nasce con l’obiettivo di promuovere e finanziare Piani di Formazione Continua, tra le Parti sociali, per i Dirigenti delle imprese del settore del terziario, ai sensi di quanto previsto dall’Articolo 118 della Legge 388/00. Fondir offre l’opportunità di finanziare a costo zero politiche formative che qualificano la presenza sul mercato delle aziende e valorizzano la professionalità dei dirigenti.
Fondirigenti – Riconosciuto dal Ministero del Lavoro con decreto del 6 marzo 2003, Fondirigenti promuove la formazione continua per i dirigenti delle imprese del terziario, offrendo finanziamenti a costo zero per piani formativi che qualificano la presenza sul mercato e valorizzano la professionalità.
FondItalia – Fondo Formazione Italia, dedicato al sostegno della formazione a livello nazionale, promuove lo sviluppo delle competenze professionali attraverso vari programmi formativi.
Fondo conoscenza – Orientato verso la promozione della conoscenza e dell’apprendimento continuo, il Fondo Conoscenza supporta progetti formativi che mirano al miglioramento delle competenze professionali.
Fondo Dirigenti PMI – Specifico per i dirigenti delle piccole e medie imprese, questo fondo mira a potenziare le competenze manageriali e la leadership all’interno delle PMI.
Fondolavoro – Dedica risorse alla formazione e all’aggiornamento dei lavoratori, con l’obiettivo di migliorare le competenze e la produttività nel mercato del lavoro.
Fondoprofessioni – Focalizzato sulla formazione professionale continua, Fondoprofessioni supporta lo sviluppo delle competenze professionali in diversi settori lavorativi.
Fonservizi – Fondo formazione servizi pubblici industriali, si concentra sulla formazione nel settore dei servizi pubblici, promuovendo l’aggiornamento e la specializzazione dei lavoratori.
Fon.Ter – Dedicato al settore terziario, Fonter sostiene progetti formativi mirati a rafforzare le competenze professionali e a promuovere l’innovazione nel settore.
For.agri – Focalizzato sul settore agricolo, For.agri promuove la formazione e lo sviluppo delle competenze specifiche per questo settore, contribuendo alla sua modernizzazione e competitività.
FormAzienda – Orientato alla formazione aziendale, FormAzienda supporta lo sviluppo delle competenze professionali, con un focus sull’innovazione e l’aggiornamento nel contesto aziendale.
For.Te. – Specializzato nella formazione tecnica e professionale, For.Te. mira a potenziare le competenze specifiche in vari settori, promuovendo l’aggiornamento professionale e la competitività nel mercato del lavoro.
Le procedure di adesione variano, così come le modalità di utilizzo. Per questo motivo, la scelta e l’adesione al fondo interprofessionale più adeguato all’organizzazione vanno stabilite con esperti che si occupano di consulenza su questi temi. I fondi infatti non sono tutti uguali e spesso l’azienda è iscritta a un fondo non consono per il proprio settore o per la propria popolazione aziendale. Pertanto, per massimizzare il vantaggio dato dalla fondazione finanziata, l’aiuto di un consulente esperto è fondamentale.
Quello della formazione finanziata, in conclusione, è uno scenario pieno di opportunità da scoprire e da sfruttare. Ma attenzione: il percorso per accedere a questi finanziamenti può essere irto di difficoltà burocratiche e senza la consulenza di esperti può rivelarsi fallimentare.
A lato pratico, infatti, spesso le aziende faticano ad accedere ai fondi della formazione finanziata, per molti motivi. Il principale risiede nella complessità dei processi: le imprese devono produrre una serie di documenti, rendicontazioni e reportistica che richiedono tempo e risorse amministrative.
Infine, molte aziende hanno più fornitori per coprire le necessità di upskilling e reskilling, formazione obbligatoria e per gestire il finanziamento. Il mercato della formazione è infatti frammentato. Questo scenario spesso sfiducia gli imprenditori o i responsabili di area ad andare oltre la formazione obbligatoria.
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