In primo piano smart working, formazione e implementazione dell’It
La trasformazione in atto in Generali Italia va in due direzioni: l’innovazione del modo tradizionale di lavorare e l’implementazione dell’It.
Al centro del cambiamento c’è la cultura manageriale, per favorire lo sviluppo di progetti realizzati in team cross funzionali e spingere i manager alla delega e al feedback continuo.
In questo contesto sono stati implementati lo smart workingÈ una nuova modalità di svolgimento dell’attività lavorativa, introdotta dalla l. 81/2017 e caratterizzata dall’assenza di precisi vincoli di orario e di luogo di lavoro per il dipendente. More e un piano che nei prossimi tre anni porterà all’upskilling e al reskilling del 50% dei dipendenti.
Nel 2018 Generali Italia ha erogato un milione e mezzo di ore di formazione, ed entro il 2022 prevede un aumento del 30% di formazione su Analytics e Big dataÈ una enorme raccolta di dati che supera i limiti dei database tradizionali. Per essere analizzata necessita di tecnologie e metodi analitici specifici, in modo da estrarre valori e conoscenze, che, ad esempio, in un contesto aziendale possono essere d’aiuto nel prendere le decisioni migliori. More. Inoltre sono state inserite figure nuove, come quelle del data scientist e del designer.
Nell’headquarter di Citylife a Milano – dove a inizio anno sono stati riuniti i lavoratori di Alleanza, Country Italia, Banca Generali e Holding – non sono più previste postazioni fisse per i dipendenti, ognuno ha un pc portatile, senza scrivanie personali. Le postazioni si possono prenotare e dopo l’utilizzo vanno lasciate in ordine.
Gli spazi collaborativi sono costituiti da isole con lunghi tavoli e aree break. Ci sono zone insonorizzate dedicate alla conversazione riservata, un’area ristoro e un’area dedicata a spogliatoi e docce per chi fa sport all’esterno.
Dopo una fase sperimentale, oggi circa 2.900 persone, sulle 13.000 totali, possono usufruire del lavoro agile per due giorni alla settimana, lavorando al di fuori dell’ufficio.
L’impatto è stato positivo, l’assenteismo si è ridotto di una percentuale tra il 20 e il 30%, le persone sono state responsabilizzate, ed è aumentato il livello di engagement, che supera l’80%.
Per il 2021 l’obiettivo è di estendere il lavoro agile a tutti i dipendenti.
Da anni i dipendenti di Generali dispongono di un piano di welfare aziendaleÈ l’insieme di benefit e prestazioni che un datore di lavoro riconosce ai suoi dipendenti, in aggiunta alla normale retribuzione, con lo scopo di migliorarne la qualità della vita privata e professionale. More avanzato, soprattutto relativo a previdenza integrativa e rimborso spese sanitarie, che ora è stato allargato ai rimborsi per le spese di istruzione e all’assistenza dei familiari, servizi al dipendente in ambito formativo, culturale e per il tempo libero, per un totale di oltre 70 servizi.
In prospettiva di un welfare che sia anche wellbeing, è stato inserito all’interno del programma anche il percorso “My energy journey” che prevede check up medico sportivo, programma running, fisioterapia, percorsi di prevenzione e centri infermieristici polifunzionali.
In Welion, società di welfare integrato per famiglie, imprese e lavoratori di Generali Italia creata nel 2017, lavorano oggi 350 persone, molte di più delle 100 assunzioni previste dall’accordo con il sindacatoÈ un’organizzazione che ha il compito di rappresentare e difendere i diritti e gli interessi di categoria dei lavoratori o dei datori di lavoro. More nell’arco di due anni.
Entro il 2021 Welion investirà fino a 50 milioni di euro per innovazione dei servizi e del modello operativo.
È stato anche grazie alle esperienze fatte internamente insieme ai propri dipendenti, se Generali è riuscita a fare del welfare un business, ha precisato Gianluca Perin, direttore risorse umane e organizzazione di Generali Country Italia al Sole 24 ore. «Per fare bene sul mercato dobbiamo fare bene prima e innanzitutto in azienda. Il 70% di lavoratori soddisfatti, secondo quanto emerso dalla nostra ultima survey sul tema, a suo modo è un biglietto da visita».