In HRC gli HR e le aziende possono trovare risposte concrete alle loro esigenze, grazie al patrimonio che anima la community. Percorsi di formazione, eventi, e incontri online a disposizione tutto l’anno
Si chiama HRC, ed è tra le community dedicate all’ambito HR più attive e conosciute. Aggrega oltre 500 HR Director e Ceo delle principali aziende italiane e multinazionali operanti in Italia, ed è improntata allo scambio e alla condivisione di informazioni, attraverso il confronto tra realtà imprenditoriali. Obiettivo: trovare soluzioni innovative e modalità di lavoro flessibili, oggi più che mai funzionali ad uno scenario lavorativo in continuo cambiamento.
Una community nata dal desiderio di sostenere gli HR nel loro percorso professionale: «La mia lunga esperienza nel mondo dell’HR mi ha portato a sviluppare una forte consapevolezza del ruolo strategico che questa funzione è chiamata a ricoprire – sottolinea Giordano Fatali, Founder e President HRC –, impegnata a gestire ambiti tradizionali come organigrammi, relazioni sindacali, burocrazia pubblica e privata, attraverso modelli innovativi che tengano conto dell’evolversi dello scenario in cui le imprese si trovano ad operare. Da ciò è maturata la convinzione della potenza trasformatrice che risiede in questo compito. Se messa a sistema, essa può davvero portare le imprese ad anticipare e ad essere protagoniste del cambiamento, e non a subirlo».
Il focus e lo spirito sono rimasti quelli originari: «fornire alle funzioni HR uno strumento e un’opportunità di crescita della propria attività, partendo da fatti ed esperienze concrete».
Per far parte di HRC è prevista una quota di adesione, che permette ai membri della community di usufruire di una serie di servizi, e di prendere parte agli appuntamenti formativi che vengono organizzati quotidianamente da HRC, con il supporto di provider e specialisti attivi nei diversi ambiti che compongono la vita di un’impresa: organizzativo, legale, promozionale, formativo, e molto altro.
«HRC mette a disposizione delle aziende una serie di strumenti che facilitano lo sviluppo di sinergie, e il confronto in un’ottica win-win –, prosegue Giordano Fatali –. In essa ogni partecipante si arricchisce e fa tesoro delle esperienze dell’altro e, al tempo stesso, condivide le proprie modalità di gestione del business e della struttura aziendale».
Negli anni HRC ha sviluppato un vero e proprio brand, le cosiddette “Square”, ovvero delle “piazze” di confronto che, ogni giorno, vedono interagire chi è chiamato a gestire il cambiamento di fronte a cui si trovano le aziende, non solo in termini di organizzazione, ma anche culturale. Nel contesto delle “square” quotidiane, si approfondiscono le tematiche più diverse, dal “people care” alla “new normality”, “compensation e retention”, fino a “reward strategy”.
Rientra nel panorama degli eventi anche “Myhrgoal”: «è la più grande business community online dedicata a queste tematiche – spiega Giordano Fatali –, e tramite i confronti che avvengono al suo interno è possibile risolvere problemi, monitorare l’evoluzione del mercato del lavoro, e raggiungere gli obiettivi di crescita della funzione HR».
La tipologia di aziende che partecipano alle attività di HRC è molto diversificata, sia per settore, che per dimensione. «Ed è proprio lo scambio tra realtà diverse a rappresentare il vero valore aggiunto della community perché, a volte, alcune problematiche sono trasversali, e perché da modelli di business anche molto differenti, si possono trarre input utili per lo sviluppo della propria realtà».
Fin dall’inizio la community HRC è stata pensata per essere vissuta online, e per mettere a sistema esperienze professionali diverse. «Dal primo giorno di lockdown abbiamo arricchito la nostra programmazione di incontri per offrire ai membri della community contenuti di qualità – conclude Fatali –, e un supporto anche nella ridefinizione dei propri assetti organizzativi interni, e delle proprie modalità di interazione con gli utenti/consumatori. Mai come oggi, infatti, l’HR è chiamato ad essere un agente di cambiamento, il motore propulsivo che progetta, definisce e innesca alcuni processi indispensabili per far fronte alla crisi, ma soprattutto per disegnare le caratteristiche della cosiddetta new normality».