In Sicilia si rilancia la raccolta della manna

(foto facebook.com/mannamadonita)

L’area di Castelbuono sperimenta un processo di sviluppo basato sulla partecipazione e la valorizzazione delle ricchezze locali. È nato un consorzio, sono stati recuperati 60 ettari di frassineti, e i giovani stanno tornando

A Castelbuono in provincia di Palermo le nuove generazioni hanno ripreso un antico mestiere: la raccolta della manna, una sostanza zuccherina che si ottiene praticando delle incisioni sulla corteccia dei frassini.

Dopo decenni in cui la produzione locale era stata sostituita da quella industriale, i frassineti in abbandono tra Castelbuono e Pollina nel Parco delle Madonie, hanno ricominciato a produrre la preziosa linfa, che viene fatta essiccare, raccolta nel periodo estivo, e messa in commercio sotto varie forme. 

La ripresa delle attività legate alla produzione della manna è stata resa possibile grazie al progetto “Manna nuovo benessere, quando la manna non cade dal cielo”, finanziato per oltre un milione di euro dall’ente no profit Fondazione con il Sud, che si occupa di iniziative di coesione sociale e creazione di buone pratiche di rete per favorire lo sviluppo del meridione.
L’obiettivo è quello di valorizzare le risorse dell’area, in un’ottica di sviluppo economico ed occupazionale del territorio.

UTILIZZI DELLA MANNA

La manna viene impiegata in pasticceria come dolcificante naturale, nella farmaceutica come purgante e detossinante, e nella cosmetica per il suo potere emolliente e cicatrizzante.

A seconda del grado di purezza della manna cambiano i costi: la manna usata nelle lavorazioni industriali per la cosmetica e la farmaceutica costa 40 euro al chilo, quella di drogheria venduta in scaglie sale fino ai 120 euro al chilo e la più pregiata, quella in cannolo, costa fino a 220 euro al chilo ed è Presidio Slow Food

IL CONSORZIO

Nel 2015 i produttori di manna si sono organizzati nel Consorzio Manna Madonita, che riunisce quattro cooperative di Castelbuono e Pollina (le cooperative sociali Oasi, La 50, il Girasole e la coop Nuova Alba), di cui tre danno lavoro a soggetti svantaggiati, per un totale di circa 40 collaboratori.

In un paese come Castelbuono, che tra il 2012 e il 2019 è passato da 9.152 abitanti a 8.619, hanno iniziato a tornare anche i giovani, in molti casi dopo aver fatto esperienze all’estero, per imparare il mestiere dai produttori più anziani.

Gli ettari di terreno incolti recuperati sono stati circa 60, e nel 2016-2017 sono stati prodotti più di 1.500 chili di manna, con una crescita del fatturato del 30% nel 2018

Il progetto prevedeva, oltre alla la rimessa in coltura di terreni con frassineti abbandonati, anche una fase formativa per il trasferimento di competenze dai produttori anziani ai giovani; attività di supporto del commercio della manna, di ricerca, marketing, promozione e diffusione.

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