La formazione aziendale come asset strategico nell’era del quiet quitting

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9 lavoratori su 10 sarebbero più motivati a rimanere in un’azienda che li coinvolga in piani di apprendimento e sviluppo. Ecco come realizzare un piano di formazione aziendale efficace

Una recente ricerca condotta dalla piattaforma di soluzioni di e-learning imc suggerisce che lavorare in collaborazione con i dipendenti per l’apprendimento e lo sviluppo potrebbe essere, in un clima di quiet quitting e di grandi dimissioni, la chiave per superare l’attuale crisi dell’engagement. 

Il sondaggio, condotto da imc su 2000 lavoratori del Regno Unito, ha rilevato un notevole interesse per lo sviluppo personale e professionale, cosa in contrasto con la diffusa credenza che molti lavoratori stiano diventando pigri o svogliati. 

Inoltre, l’86% dei lavoratori ha dichiarato che lavorerebbe più a lungo per il proprio datore di lavoro se gli venissero offerte maggiori opportunità di L&D (learning & development), mentre il 94% ritiene che la formazione aziendale porterebbe benefici a loro stessi e all’azienda in generale.

L’atteggiamento dei dipendenti nei confronti della formazione aziendale: un’indagine

Per comprendere le tendenze post-pandemia in relazione alla formazione aziendale, imc ha collaborato con la società di sondaggi indipendente Research Without Barriers, indagando l’atteggiamento dei dipendenti nei confronti della formazione aziendale

La società ha intervistato 2000 lavoratori, suddivisi a metà tra manager e non. Per il campione sono state selezionate aziende con un minimo di 15 dipendenti. I manager hanno tutti oltre 15 anni di esperienza lavorativa mentre gli impiegati non dirigenti ne hanno non più di tre. L’obiettivo di questi requisiti campionari era quello di fornire una migliore visione degli atteggiamenti a diversi livelli di anzianità. 

Il desiderio di crescere è sempre forte

Nel contesto attuale, di forte aumento delle dimissioni, i risultati sono stati sorprendenti e promettenti. Una convinzione comune, ad esempio, è che i dipendenti siano poco motivati perché svogliati e non abbastanza ambiziosi. La ricerca di imc suggerisce in realtà il persistere di un forte desiderio di crescita personale e professionale.

L’86% degli intervistati, infatti, ha espresso la volontà di rimanere più a lungo con il proprio datore di lavoro, se questo offre maggiori opportunità di crescita. I dipendenti, inoltre, non sono necessariamente interessati solo a ciò che l’azienda offre loro. 

Quasi tutti (94%) ritengono che l’azienda trarrebbe beneficio anche da un più ampio investimento sulla formazione aziendale. In altre parole, i lavoratori sono ancora disposti e interessati a impegnarsi, ma cercano la realizzazione e un rapporto reciprocamente vantaggioso con il proprio datore di lavoro. 

Questa conclusione trova conferma nel fenomeno delle Grandi Dimissioni, che ha visto un enorme numero di persone alla ricerca di un lavoro che migliorasse la loro vita.

Come realizzare un piano di formazione aziendale più coinvolgente per i dipendenti 

Eppure molte organizzazioni non riescono a sfruttare la L&d come strumento di engagement, fidelizzazione e miglioramento delle competenze. Solo il 29% dei manager, ad esempio, coinvolge attivamente i dipendenti nella selezione e nell’integrazione dei programmi di formazione per il loro sviluppo professionale. 

Il 42% dei dipendenti ha dichiarato di non essere coinvolto attivamente nella formazione aziendale, al di là della partecipazione. Questo suggerisce che molti datori di lavoro, pur essendo consapevoli dei benefici della formazione aziendale, si lasciano sfuggire i vantaggi che derivano dal coinvolgimento attivo dei lavoratori.

Esistono modi semplici per sfruttare i vantaggi dell’apprendimento e dello sviluppo guidato dai dipendenti. Tra questi, c’è quello di dare ai dipendenti la responsabilità personale della formazione, suggerendo corsi di formazione aziendale o argomenti e aiutandoli a reperire i contenuti didattici. Ma può anche estendersi al coinvolgimento dei dipendenti nei KPI di apprendimento o nello sviluppo di percorsi di sviluppo.

Secondo Russell Donders, direttore dei mercati internazionali di imc Learning, “il feedback dei clienti e la nostra ricerca suggeriscono risposte chiare: la formazione aziendale è un fattore chiave per il coinvolgimento dei dipendenti e lo sviluppo del business. Il 92% delle persone in cerca di lavoro considera le opportunità di L&d come un possibile fattore di rottura, per cui è logico che questo si rifletta anche sul coinvolgimento dei talenti esistenti.

La creazione di percorsi di apprendimento e sviluppo individuali è una soluzione semplice, ma efficace, per affrontare i cambiamenti di priorità e invertire, o evitare, la tendenza all’abbandono”.

 

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