Lavorare in azienda in modo sicuro e piacevole. Riccardo Binotto, Global HR Director Sirmax

img 1: “Riccardo Binotto, Global HR Director Sirmax”
(In foto Riccardo Binotto, Global HR Director Sirmax)

La passione per le persone e la volontà di rendere attrattiva l’azienda guida l’attività manageriale di Riccardo Binotto, Global HR Director di Sirmax

Riccardo Binotto si è avvicinato fin dagli studi universitari al mondo HR, frequentando il corso in Organizzazione e Gestione delle Risorse Umane, e successivamente lavorando in alcune tra le più grandi multinazionali, come Ikea, e Morellato, per poi arrivare in Sirmax, azienda leader mondiale nella produzione e lavorazione di materie plastiche, per la quale riveste la funzione di Global HR Director.

Cosa significa occuparsi di Human Resources, e che importanza riveste per le aziendel’attenzione a quest’ambito?

«Occuparsi di human resources oggisignifica saper essere un partner strategico per lo sviluppo e la crescita dell’azienda. In particolare, per il Gruppo Sirmax, interessato da una crescita significativa negli ultimi 6 anni, si traduce nel disegnare dei processi di gestione delle risorse umane competitivi rispetto al mercato del lavoro, e attivare canali di reclutamento adeguati non solo a soddisfare le esigenze numeriche dell’azienda, ma anche e soprattutto a garantire l’assunzione di profili con attitudini e competenze utili allo sviluppo del Gruppo.

Non solo: l’azienda attenta all’ambito delle human resources è un’azienda che esprime valore. Da sempre Sirmax significa rispetto, integrità e innovazione; questi valori vengono declinati anche nell’ambito lavorativo, e nelle relazioni tra dipendenti. Il fine perseguito è quello di una collaborazione etica, di una cooperazione, un coinvolgimento “orizzontale” all’interno del Gruppo, per una organizzazione aziendale aperta, creativa e innovativa».

Qual è stato il tuo percorso di formazione e professionale? Come ti sei avvicinato all’ambito HR?

«Laureato in Economia e Commercio all’Università degli Studi di Padova, fin dall’elaborazione della tesi di laurea ho cominciato ad approfondire il mondo delle risorse umane. In verità, già durante gli studi, ho frequentato il corso di Organizzazione e Gestione Risorse Umane del Professor Giovanni Costa, che offriva il percorso accademico ed aveva attirato il mio interesse in questo ambito.

Ho avuto, poi, l’opportunità di toccare con mano che cosa significasse operare all’interno di una funzione HR molto strutturata, attraverso alcune esperienze in aziende multinazionali operanti nei settori GDO e Fashion. Mi sono poi, via via, avvicinato a realtà produttive fino ad arrivare ad abbracciare il progetto di importante sviluppo della funzione Risorse Umane all’interno del Gruppo Sirmax».

Come sei arrivato in Sirmax? 

«Ho avuto la possibilità di incontrare e conoscere l’Amministratore delegato, Massimo Pavin, in un meeting organizzato dall’Università di Padova e, in seguito, tornare con lui a ragionare nei mesi successivi, in altre occasioni, su come poter sviluppare la funzione HR in Sirmax, concretizzando poi il progetto ad inizio 2019».

Che complessità presenta il vostro settore relativamente alla gestione delle risorse umane? Che competenze richiede l’organizzazione dei ritmi di questo settore?

«Considerando la crescita significativa di Sirmax, e gli investimenti fatti, la maggior difficoltà risiede nella possibilità di riuscire a trovare personale con esperienze pregresse nel settore del compounding, data la sua specificità, e l’essere sostanzialmente un settore di nicchia, oltre al fatto che Sirmax è un pioniere e un leader europeo di questo settore.

Questo significa, nella maggior parte dei casi legati al mondo produttivo, assumere personale senza alcuna esperienza pregressa analoga, e provvedere internamente a tutta la formazione sul campo necessaria a rendere il conduttore di impianto autonomo nello svolgimento della propria mansione.

Anche nel caso di personale da inserire nei nostri uffici, in molte occasioni reclutiamo ottimi laureati dell’Università di Padova, ma anche degli altri atenei vicini ai nostri stabilimenti, come anche neo-diplomati degli istituti superiori del territorio, sempre con la logica di dare loro tutto il training necessario per farli crescere internamente, fornendo anche la possibilità di fare esperienze pluriennali in stabilimenti esteri.

Il Gruppo Sirmax è sempre alla ricerca di personale da inserire sia in ambiente produttivo, che a livello impiegatizio in tutti i suoi stabilimenti, proprio per, come detto prima, sostenere la crescita dei volumi e dei nuovi progetti di sviluppo».

Che caratteristiche deve avere, secondo te e in base alla tua esperienza, chi si occupa di Human Resources?

«Occuparsi di risorse umane significa essere flessibile, data la trasversalità della funzione e, di conseguenza, delle tematiche e dei problemi dei quali ci si può dover occupare nel corso della carriera. Ma, soprattutto, significa avere un profondo interesse per le persone, anche identificando attività e strumenti che rendano attrattiva l’azienda e sicuro e piacevole il posto di lavoro. A corollario di tutto questo vi è, ovviamente, la capacità di saper dare il proprio contributo e supporto a qualsiasi funzione aziendale, rendendosi di fatto un vero business partner».

Come avete tradotto il tema ‘smart working’ in Sirmax?

«La storia di Sirmax insegna che il lavoro di squadra è fondamentale, e un fattore di successo per la creazione di un team coeso, nonché per il raggiungimento di risultati importanti. Nonostante anche in Sirmax, a causa della pandemia, abbiamo fatto uso dello strumento dello smart working, la nostra scelta è controcorrente rispetto al trend del momento, e stiamo puntando e investendo per la creazione di spazi sempre più accoglienti.

Non credo che il tanto osannato “brainstorming alla macchinetta del caffè” nei decenni passati, sia da demonizzare a vantaggio dello “smart working”. Credo che si debba privilegiare, quanto possibile, l’interazione del personale in presenza, piuttosto che a distanza. Resta, comunque, la bontà dello strumento: lo smart working può essere utilizzato come modalità di lavoro flessibile, come una opportunità da utilizzare in caso di necessità».

Che interventi ha messo in atto Sirmax per potenziare la formazione e l’aggiornamento delle HR?

«Con il potenziamento della funzione Risorse Umane, l’azienda sta aumentando la propria offerta formativa attraverso la realizzazione di ulteriori corsi interni ed esterni, utili a colmare i gap necessari allo sviluppo dei nuovi progetti che il Gruppo Sirmax sta portando avanti.

Inoltre, l’offerta formativa ha come obiettivo far acquisire le nuove competenze richieste per supportare la crescita dell’azienda, e dare spazio ai giovani inseriti negli ultimi anni in azienda, affinché possano ricoprire nuovi ruoli, in nuove posizioni che si vengono a creare.

Sviluppiamo questi progetti sia con il supporto di partner esterni, sia utilizzando esperienze e competenze sviluppate all’interno dell’azienda in questi anni, mettendole a disposizione dei colleghi, proponendo in azienda dei corsi dedicati a specifiche esigenze di business».

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