Per loro part time incentivato, welfare e premi di produzione
Venerdì 21 giugno il gruppo Luxottica e i sindacati (Femca, Filctem e Uiltec) hanno firmato il nuovo contratto aziendale, che permetterà a 1.150 dipendenti, che lavorano nei sette stabilimenti produttivi italiani, con contratti interinali e a termine, di essere assunti a tempo indeterminato.
L’accordo nasce nel contesto della fusione tra la società Luxottica e la francese Essilor, all’interno del quale sono in gioco dinamiche di vario genere: l’ingresso in azienda di nuove tecnologie che comporta un’organizzazione del lavoro diversa; la stagionalità del mercato dell’eyewear, che richiede flessibilità nella gestione dei flussi produttivi. E una particolare attenzione al bisogno di stabilità dei lavoratori, come spiega il presidente esecutivo di Luxottica Group (parte italiana della multinazionale EssilorLuxottica), Leonardo Del Vecchio. «La dignità del lavoro, la sua stabilità, l’attenzione costante alle famiglie, ai bisogni e al bilanciamento vita-lavoro delle nostre persone, sono tutti aspetti su cui continueremo a investire per alimentare il coinvolgimento emotivo e il senso di comunità che rendono uniche, piene di giovani e di vita, le nostre fabbriche italiane».
Il nuovo modello organizzativo, di durata triennale, prevede l’assunzione dei 1150 lavoratori in questione con un contratto di “part time incentivato” a tempo indeterminato (37 ore settimanali al posto delle 40 ore previste dal full time), con un orario lavorativo giornaliero di 8 ore nei sette mesi di lavoro più intenso e di 6 ore nel rimanente periodo dell’anno. I neoassunti, ma anche i dipendenti già in azienda, che aderiranno al nuovo part time, riceveranno un premio di incentivazione lordo annuo di 700 euro, frazionato in dodici mensilità. Inoltre potranno sfruttare un pacchetto di 30 ore di formazione professionale.
La nuova organizzazione del lavoro permetterà di ridurre gli straordinari e contrasterà le forme di disoccupazione tecnologica, insieme a formazione e investimenti sull’innovazione produttiva.
I sindacati, che hanno mostrato «grandissima soddisfazione» per l’accordo, hanno sottolineato come la «scelta coraggiosa» di Luxottica vada controcorrente, investendo sul capitale umano, in tempi in cui – secondo Sonia Paoloni, segretario nazionale della Filctem Cgil – con il decreto dignità «sono aumentati soltanto il turnover dei lavoratori precari e l’utilizzo dello “staff leasing”, il ricorso a lavoratori assunti stabilmente dalle agenzie del lavoro».
Quella di Luxottica sembra essere un’iniziativa interessante sotto diversi punti di vista: per il grande numero di dipendenti coinvolti nella rivoluzionaria (di questi tempi) conversione dal precariato alla stabilità. Per l’attenzione alla formazione sull’utilizzo delle nuove tecnologie. Per la scelta del lavoro flessibile, che agevola i dipendenti nel bilanciamento lavoro-vita privata. Per premi di produzione fino a tremila euro, forme di welfare aziendale e di coinvolgimento dei lavoratori (nei prossimi mesi i dipendenti potranno acquistare titoli di EssilorLuxottica con agevolazioni e nascerà un organismo di rappresentanza dei dipendenti, il Comitato aziendale europeo). E infine per la capacità dell’azienda di competere sulla scena internazionale senza delocalizzare la produzione, ma anzi, valorizzando il made in Italy.