I 3500 collaboratori della società di customer experience lavoreranno stabilmente dove vogliono e quando vogliono. Per garantire il contatto umano l’azienda ha aumentato il numero di Team Leader e degli incontri dal vivo
Il lavoro agile come filosofia permanente: è la scelta di MeglioQuesto, piattaforma di customer experience specializzata nella customer acquisition e management, che ha avviato a maggio scorso una sperimentazione che coinvolge tutti i suoi 3500 collaboratori a livello nazionale. Il progetto pilota si concluderà a ottobre e, se i risultati saranno quelli attesi, la nuova organizzazione d’impresa adottata in questi mesi diventerà quella ordinaria.
Con il primo lockdown, MeglioQuesto aveva avviato un sondaggio interno per indagare e valutare lo smart workingÈ una nuova modalità di svolgimento dell’attività lavorativa, introdotta dalla l. 81/2017 e caratterizzata dall’assenza di precisi vincoli di orario e di luogo di lavoro per il dipendente. More, vantaggi e svantaggi. Dall’indagine erano emerse opportunità di accrescimento del benessere individuale dei dipendenti/collaboratori, una maggiore comunanza di intenti tra il personale, oltre a evidenti miglioramenti nel raggiungimento degli obiettivi aziendali. Tuttavia, era stato evidenziato anche il bisogno di momenti più comunitari di confronto diretto. Di qui la necessità da un lato di fare tesoro della positiva esperienza sperimentata in tempo di Covid-19, dall’altro di una nuova organizzazione del lavoro in funzione di un maggiore coinvolgimento dei lavoratori.
«In generale» spiega Mina Missere, Hr Manager di MeglioQuesto, «il feedback dei nostri collaboratori sullo smart working è molto positivo. C’erano tuttavia alcune criticità sulle quali stiamo lavorando con il nuovo progetto. Per mettere i dipendenti a loro agio nel lavorare da casa abbiamo fornito gli strumenti di base, cuffie e computer, mentre per fare in modo che non mancasse il contatto umano abbiamo rivisto la nostra organizzazione. Ad esempio abbiamo aumentato il numero di Team Leader, prima ciascuno di loro coordinava anche 20 persone, ora una decina o 15 al massimo. Abbiamo investito anche sugli incontri dal vivo e sul training on the job, sempre dal vivo, in modo da offrire maggiori occasioni di incontro in presenza».
La nuova organizzazione ha suggellato anche la nascita di una nuova professione: l’ “angel” è un’evoluzione del tradizionale consulente, e segue il cliente proprio come un assistente personale.
La soluzione adottata da MeglioQuesto prevede flessibilità non solo per quanto riguarda il luogo di lavoro, ma anche l’organizzazione del lavoro. Ognuno, quindi, è libero di distribuire il proprio carico come meglio crede all’interno della giornata, gestendo i tempi di lavoro e vita privata. L’azienda monitora il raggiungimento degli obiettivi attraverso attraverso un costante contatto con i singoli consulenti, e per ora il metodo si sta rivelando funzionale
Il progetto si avvale della collaborazione di Chiara Bisconti, esperta di lavoro agile e già assessora del Comune di Milano nella giunta Pisapia. «Oggi» spiega Bisconti «il lavoro agile si è imposto come filosofia lavorativa in tutto il mondo e con MeglioQuesto abbiamo l’opportunità di sperimentare le formule più avanzate e innovative, condividendo con il personale le reali necessità operative e costruendo insieme un nuovo modo di lavorare che permetta a ognuno di raggiungere i risultati in piena autonomia, e con la massima soddisfazione».
«Questo progetto» conclude Felice Saladini, presidente di MeglioQuesto «coinvolge tutte le nostre basi operative in Italia, con l’obiettivo di definire assieme ai nostri collaboratori e collaboratrici nuove linee guida di organizzazione del lavoro, dei suoi orari e dei suoi spazi, condividendo il percorso con i nostri partner e clienti. Lo abbiamo pensato come un modello originale che nasce dal basso, grazie al contributo di tutti, per la definizione di quello che diventerà il Regolamento condiviso di MeglioQuesto in tema di lavoro agile».