La catena alberghiera ha avviato nel 2019 il primo progetto di inclusione. Entro giugno la possibilità di un tirocinio internazionale di 3 settimane
Tutto inizia nel 2019, con la settimana del volontariato aziendale: un’esperienza che apre al Gruppo NH Hotel le porte del network europeo ValuAble. Tre anni dopo la catena internazionale ha avviato tirocini e inserimenti in tutta Italia.
A livello europeo sta per lanciare un “Erasmus” che permetterà ai ragazzi con sindrome di Down aderenti di trascorrere 3 settimane di tirocinio, accompagnati dal proprio tutor, in un paese straniero dove la società sia presente. Ne parliamo con Beatrice Carlorosi, Talent, Learning and Development Director – HR Department Southern Europe & USA di NH Hotel Group, intervenuta nel corso del clubhouse dedicato all’inclusione promosso da SHR Italia.
«Nel 2019» spiega Calorosi, «in occasione della prima settimana del volontariato aziendale molte sedi avevano coinvolto associazioni locali impegnate nel mondo della disabilità.
Grazie a questo interesse siamo venuti in contatto con l’Aipd, l’Associazione Italiana Persone Down, che in quel periodo stava partecipando ad un progetto europeo, proposto dal network ValuAble, per supportare la formazione e l’inclusione delle persone Down principalmente nel settore Hospitality e Horeca, ma non solo. Così abbiamo iniziato a lavorare a più mani per studiare un progetto di inserimento, arrivando nel giro di qualche mese al primo “test”».
«La nostra prima tirocinante è stata Lucia, addetta alle colazioni all’NH Hotel di Bergamo, e non mi stancherò mai di raccontare quanto per noi sia stata un’esperienza positiva. Lucia è stata accolta con affetto dai colleghi, che l’hanno sempre considerata un membro del team alla pari di tutti gli altri.
E devo dire che anche agli occhi dei nostri ospiti la sua presenza non ha suscitato particolari reazioni, né positive né negative: questo per noi è un messaggio molto bello perché significa che la sua presenza era percepita come qualcosa di assolutamente normale».
Il primo passo, come spiega ancora Calorosi, è stato «capire e valorizzare le potenzialità di ognuno. Questi ragazzi sono bravissimo a ripetere schermi, instancabilmente. Tagliare verdura, apparecchiare la tavola, organizzare uno scaffale: in attività come queste sono incredibilmente bravi, riescono a ripetere la procedura sempre nello stesso modo. Ecco allora che per loro, nel nostro settore, si possono aprire moltissimi ruoli».
Il primo step è sempre la formazione: «con Lucia» continua Beatrice Calorosi «abbiamo usato delle foto, perché per lei erano molto più immediate rispetto a pagine e pagine scritte per spiegare la procedura. Al suo periodo di formazione è seguito un periodo di affiancamento con un tutor dell’associazione, che l’ha supportata nei suoi primi passi. L’ultimo step è l’autonomia.
La finalità dei nostri tirocini non è sempre l’inserimento: se possiamo ne siamo ben felici, ma qualora non in quel momento non si potesse aprire questa possibilità è comunque un’esperienza importante, che garantisce un buon livello di formazione fino al raggiungimento dell’autonomia. Esattamente come per tutti i giovani che si avvicinano per la prima volta al mondo del lavoro».
Ora che il progetto è ben consolidato, in NH Hotel si pensa già al passo successivo: una sorta di progetto Erasmus dedicato ai ragazzi con Sindrome di Down, che prevede tre settimane di esperienza all’estero. «Ogni ragazzo» illustra Calorosi «sarà accompagnato da due tutor e avrà la possibilità di svolgere il tirocinio in Italia o in un altro Paese.
Partiremo entro la metà dell’anno e sono convinta del fatto che sarà un’opportunità incredibile. Vivere lontano da casa, conoscere una cultura e una lingua diverse sono esperienze fondamentali per tutti i giovani, arricchiscono l’esperienza umana e professionale. E sarà ancora più bello e importante per questi ragazzi, per i quali ogni gradino da conquistare è più alto e ripido che per gli altri».